David Cronenberg

Toronto, 15 marzo 1943

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  1. .Ava Adore.
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    David Cronenberg


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    David Paul Cronenberg (Toronto, 15 marzo 1943) è un regista, sceneggiatore, attore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, montatore e scrittore canadese. È uno dei pochi esponenti nonché pioniere del genere cinematografico spesso indicato come body horror, che esplora il terrore dell'uomo di fronte alla mutazione del corpo, all'infezione e contaminazione della carne, intrecciando l'elemento psicologico della storia con quello fisico.
    Nella prima metà della sua carriera Cronenberg ha esplorato questi temi soprattutto attraverso l'horror e la fantascienza, sebbene i suoi lavori si siano successivamente spinti al di là di questi generi approdando anche al noir.

    Biografia
    Cronenberg è nato a Toronto, nell'Ontario, il 15 marzo del 1943, figlio di Milton Cronenberg, uno scrittore ed editorialista statunitense originario di Baltimora (nel Maryland), e di Esther Sumberg, una musicista canadese, entrambi nati da famiglie ebraiche di origine lituana. Cresciuto in un ambiente politicamente progressista, Cronenberg si dichiara ateo: "Molte sono le cose che ci aiutano a evadere dalla realtà del corpo umano che per me, ateo che non crede a una vita ultraterrena e allo spirito che vive separatamente dal corpo, è un'evasione dalla realtà della condizione umana." Si laurea in lettere all'Università di Toronto, e attraverso i suoi studi ha detto di aver trovato ispirazione per il suo cinema da letture filosofiche e dagli autori della Beat Generation, come William Burroughs e da altri come Vladimir Nabokov.
    Dopo aver scritto una gran quantità di racconti fantascientifici, comincia a dedicarsi al cinema realizzando quattro cortometraggi ed i suoi primi due lungometraggi a bassa distribuzione: Stereo (1969) e Crimes of the Future (1970). Nel 1975 scrive e dirige Il demone sotto la pelle, primo film ad avere una regolare distribuzione e ad essere portato anche in Italia. Attraverso tutto l'arco della sua carriera, il cinema di Cronenberg ha seguito una progressione definita, muovendo da tematiche sociali verso un'analisi dell'interiorità umana.
    I suoi primi film si incentrano sulla modifica del corpo umano da parte di scienziati, e si risolvono in un'anarchia sociale (Il demone sotto la pelle, Rabid - Sete di sangue). Più avanti Cronenberg cominciò ad interessarsi all'angoscia interiore dei protagonisti frutto dello sconsiderato progresso della scienza (Brood - La covata malefica, Scanners, Videodrome). In un periodo più tardo lo scienziato stesso è trasformato dalla sua stessa arroganza nel film più famoso del regista, La mosca. Questo percorso culmina in Inseparabili, in cui due gemelli ginecologi condividono ogni cosa nella vita e si lasciano trascinare in una spirale di codipendenza e uso di droga. La successiva produzione di Cronenberg si rivolge maggiormente a temi psicologici come il contrasto fra realtà soggettiva e oggettiva: Il pasto nudo, dal romanzo di William Burroughs, sull'arte come esplorazione dei meandri mentali, in questo caso sotto l'effetto di allucinogeni; eXistenZ, sull'illusione, il gioco, il moltiplicarsi dei livelli di realtà; M. Butterfly, sull'amore impossibile e sul desiderio come elaborazione cerebrale; Spider; sul tormentato mistero della malattia psichica.
    Cronenberg stesso ha detto che i suoi film dovrebbero essere visti dal "punto di vista della malattia", ovvero dal punto di vista del personaggio che, una volta entrato in contatto con il morbo, diventa simbolo della malattia stessa. Questa prospettiva, che assegna un punto di vista neutrale al morbo e non tenta di demonizzarlo, è illustrata chiaramente ne La mosca in cui il protagonista scopre di essersi geneticamente fuso con un insetto. Piuttosto che dire "La macchina del teletrasporto ha sbagliato", dice "La macchina del teletrasporto è diventata un fusore di geni": l'infezione e il disastro, nel cinema di Cronenberg, sono più agenti della trasformazione personale che problemi da risolvere. Allo stesso modo, in Crash (1996), persone che sono già state coinvolte in incidenti d'auto, ricercano nuovamente quest'esperienza vedendola come "un evento fertilizzante più che distruttivo". In questo senso a Cronenberg, autore filosofico, interessa esplorare le diverse possibilità percettive e le derive apparentemente patologiche derivanti dalla disfunzione del principio di realtà.
    Escludendo La zona morta (1983) e La mosca, Cronenberg non ha mai lavorato con grandi budget, alla maniera hollywoodiana, sebbene non gli sia mancata la possibilità di farlo. Infatti, in un primo momento, era stato preso in considerazione da George Lucas come possibile regista de Il ritorno dello Jedi, ma egli stesso declinò l'offerta. Cronenberg lavorò anche per circa un anno ad una versione di Atto di forza ma, una volta comprese le "divergenze creative" con il produttore Dino De Laurentiis e con lo sceneggiatore Ronald Shusett, abbandonò il progetto; una versione differente dello stesso film venne realizzata da Paul Verhoeven. Alla fine degli anni novanta, Cronenberg venne annunciato come regista di un seguito del film di Verhoeven, Basic Instinct, ma anche questo andò a monte.
    A History of Violence (2005), interpretato da Viggo Mortensen, è uno dei suoi lavori a più alto budget. Cronenberg ha dichiarato che la decisione di dirigerlo era stata influenzata dalla necessità di finire di pagare alcuni stipendi per il suo precedente film Spider, ma è comunque stato uno dei suoi film più acclamati dalla critica. A settembre 2007, trionfa a Toronto con La promessa dell'assassino aggiudicandosi il premio dei fan. Il film rappresenta un'insolita incursione nel noir in cui Mortensen si conferma feticcio del nuovo corso intrapreso dal regista canadese. Tanto A History of Violence quanto La promessa dell'assassino si rivolgono a un pubblico più vasto. La qualità artistica di questi due nuovi film non è comunque inferiore rispetto a quella delle sue precedenti opere, un fatto confermato anche dalla critica internazionale.
    Fin da Inseparabili del 1988, David Cronenberg ha sempre lavorato con il direttore della fotografia Peter Suschitzky, che ha diretto la fotografia de L'Impero colpisce ancora, di cui Cronenberg era stato invitato a girare il sequel. Cronenberg ha affermato più volte che il lavoro di Suschitzky in Episodio V lo ha reso il miglior film di fantascienza che abbia mai visto, e questo fu uno dei principali motivi per cui lo scelse come suo collaboratore in Inseparabili.
    Cronenberg ha fatto anche alcune apparizioni in film di altri registi come attore. La maggior parte di queste apparizioni sono dei cameo, come in Tutto in una notte di John Landis e nella serie TV Alias. Ma occasionalmente ha anche recitato parti di maggior importanza, come in Cabal e Last Night. Non ha mai interpretato ruoli significativi nei suoi film, ma ha fatto una breve apparizione ne La mosca come uno dei ginecologi e può essere intravisto nella folla di "indemoniati" ne Il demone sotto la pelle.
    Nel 2008 Cronenberg realizza due progetti extra-cinematografici: la mostra "Chromosomes" al Palazzo delle Esposizioni di Roma e l'opera "The Fly" a LaOpera di Los Angeles e al teatro Châtelet di Parigi.
    Abbandonato il progetto di The Matarese Circle, nel 2010 Cronenberg ha girato A Dangerous Method, che racconta la travagliata vicenda riguardante Sigmund Freud (Viggo Mortensen), C.G. Jung (Michael Fassbender) e l'affascinante paziente Sabina Spielrein (Keira Knightley). Nel 2012 sceneggia e dirige Cosmopolis, tratto dall'omonimo romanzo di Don DeLillo con protagonista Robert Pattinson e presentato in concorso al 65simo Festival di Cannes. Due anni dopo Cronenberg torna a Cannes presentando Maps to the Stars, film ambientato nel mondo hollywoodiano analizzandone i lati più controversi, con protagonisti Julianne Moore, John Cusack e sempre Pattinson.
    Sempre nel 2014, esce nelle librerie il primo romanzo scritto dal regista canadese, Divorati, storia di una coppia di giornalisti che viene coinvolta in violenze e cospirazioni internazionali dopo essere giunti in Europa per investigare su una serie di delitti. Il libro, scritto da Cronenberg in otto anni, vede i classici elementi che caratterizzano le opere del regista, come il sesso estremo, la violenza e le ossessioni.

    La poetica
    Il fatto che Cronenberg si sia spesso definito "filosofo esistenzialista" fa pensare che al centro delle sue tematiche vi sia l'uomo, con le sue aspirazioni, le sue appendici animali e patologiche, il suo rapporto con gli altri e con la morte. Con uno stile tra i più sconvolgenti del panorama cinematografico (tanto che un cineasta navigato come Martin Scorsese si è detto perfino sorpreso di aver incontrato in lui una persona di grande serenità ed equilibrio, dopo essere rimasto tanto scosso dalla visione dei suoi film), partendo da una visione surreale del corpo, Cronenberg si è spinto verso tematiche metafisiche: in lui amore per il potere creativo dell'uomo e l'angoscia nichilista paiono combinarsi con risultati sempre stimolanti per lo spettatore.
    Seppur a partire da Spider si sia sempre affidato a sceneggiature non scritte direttamente da lui, Cronenberg non ha mai rinunciato al proprio stile e alle proprie tematiche controverse, attirandosi gradualmente un'avversione dall'ambiente Hollywoodiano che ha sempre respinto e con cui, nei casi di produzioni importanti, ha sempre avuto molte discussioni.

    Filmografia

    Regista

    Cortometraggi

    • Transfer (1966)

    • From the Drain (1967)

    • Tourettes (1971)

    • Letter from Michelangelo (1971)

    • Jim Ritchie Sculptor (1971)

    • Winter Garden (1972)

    • Scarborough Bluffs (1972)

    • Lakeshore (1972)

    • In the Dirt (1972)

    • Fort York (1972)

    • Don Valley (1972)

    • The Victim, episodio della serie TV canadese Peep Show (1975)

    • The Lie Chair, episodio della serie TV canadese Peep Show (1975)

    • The Italian Machine (1976) - Film TV

    • Faith Healer, dodicesimo episodio della prima stagione di Venerdì 13 - La Serie (1987)

    • Camera (2000)

    • At the Suicide of the Last Jew in the World in the Last Cinema in the World, episodio di Chacun son cinéma (2007)

    • The nest (2014)

    Lungometraggi
    Sceneggiatore
    Soggetto
    Attore

    • Tutto in una notte (Into the Night), regia di John Landis (1985)

    • La mosca (The Fly), regia di David Cronenberg (1986)

    • Cabal (Nightbreed), regia di Clive Barker (1990)

    • Blue, regia di Don McKellar (1992) - Cortometraggio

    • Boozecan, regia di Nicholas Campbell (1994)

    • Henry & Verlin, regia di Gary Ledbetter (1994)

    • Il verdetto della paura (Trial by Jury), regia di Heywood Gould (1994)

    • Da morire (To Die For), regia di Gus Van Sant (1995)

    • Blood & Donuts, regia di Holly Dale (1995)

    • Moonshine Highway, regia di Andy Armstrong (1996) - Film TV

    • The Stupids, regia di John Landis (1996)

    • Extreme Measures - Soluzioni estreme (Extreme Measures), regia di Michael Apted (1996)

    • The Grace of God, regia di Gérald L'Ecuyer (1997)

    • Last Night, regia di Don McKellar (1998)

    • Resurrection, regia di Russell Mulcahy (1999)

    • Il giudice (The Judge), regia di Mick Garris (2001) - Film TV

    • Jason X - Il male non muore mai (Jason X), regia di James Isaac (2002)

    • Alias, episodi 3x09-10 (2003) - Serie TV

    • Barney's Version, regia di Richard J. Lewis (2010)

    Produttore
    Direttore della fotografia

    • Stereo, regia di David Cronenberg (1969)

    Montatore

    • Stereo, regia di David Cronenberg (1969)

    Romanzi

    • Divorati (Consumed) (2014)


    fonte wikipedia

    Edited by Tom_11 - 15/10/2021, 13:01
     
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  2. M.Wolf
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    videodrome è davvero bello..non è molto distante dalla situazione che c'è ora in italia alla fine dove la tv cerca di plagiare l'uomo...cronenberg è davvero bravo i suoi film allucinati mi piacciono molto!
     
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  3. giuli@*
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    si, videodrome rappresenta un pò quello che l'italia diventerà tra non molto...
     
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    Francesca

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    Tra i registi contemporanei, Cronenberg mi sembra appartenere a quella manciata di autori che hanno un proprio stile, marcato, riconoscibile e inimitabile. Per raccontare utilizza le immagini e tutti gli artifici visivi che il cinema gli concede... Pur essendosi affermato come regista di film "di genere", i suoi film non si possono definire propriamente commerciali. Cronenberg è uno che ama rischiare, uno che si sceglie storie di anime tormentate, in crisi, anime sdoppiate sempre in conflitto con i propri mostri, personaggi a confronto con il proprio specchio. Gran parte dei suoi film ruotano attorno al tema del doppio, alla storia di maschere e realtà, di sogno e vita, di finzione e verità...

    La svolta avvenuta con A history o violence ha ridato a Cronenberg un nuovo impulso e una nuova strada anche nel panorama hollywoodiano. Ormai troppi registi lo copiano, troppi fanno le cose che faceva lui vent'anni fa, e quindi è giusto cambiare.
    Le sue storie, ora meno fantascientifiche e più urbane, proprio per questo sono ancora più inquietanti. C'è il terrore del quotidiano, il dubbio, una riflessione sull'oscurità della natura e dell'animo umano che prenda una strada meno orrorifica e quasi più intimista.
    Come nel caso di Eastern promises, sembra di trovarsi davanti ai Fratelli Karamazov...

    Trovo scandaloso che l'Academy si ostini a ignorare registi come Cronenberg... Ma d'altra parte sappiamo che i registi destinati a entrare nella storia del cinema quasi mai hanno vinto l'Oscar, e che per arrivare a questo traguardo anche un autore originale come Danny Boyle molto (ma molto!) ha dovuto mollare del proprio talento...
     
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  5. KeeperOfThe7Keys
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    UN FOLLE GENIO! ;)
     
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  6. claire23
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    belli i suoi film
    mi e' piaciuta la zona morta
     
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  7. Dogg Nomis
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    Grandissimo! ma ancora ho visto poco di cronenberg!
    Ho visto "la mosca", "history of a violence" e "eXistenZ" che è quello che mi è piaciuto di piu, nonche uno dei miei film preferiti.

    ora mi sono procurato "videodrome", "inseparabili" "scanners", e "la promessa dell'assassino, cosi mi farò una visione piu completa del regista.
     
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  8. Juppiter1991
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    Io di lui ho visto solo La Zona Morta e non mi dispiacque per niente!
    Forse penso sia arrivato il momento di vedere qualcos'altro diretto da lui! ^_^
     
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  9. Ciro_theLost
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    A History Of Violence mi è piaciuto molto
     
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  10. giuli@*
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    ma non potete giudicarlo solamente dalla zona morta!! non l'ha scritto manco lui il soggetto, è una storia di stephen king!
     
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  11. Dogg Nomis
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    Videodrome è un capolavoro, fin'ora il suo miglior film. Me ne mancano molti altri però
     
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  12. Juppiter1991
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    CITAZIONE (giuli@* @ 4/6/2009, 08:54)
    ma non potete giudicarlo solamente dalla zona morta!! non l'ha scritto manco lui il soggetto, è una storia di stephen king!

    Lo so, ma avendo visto solo questo film posso esprimere un giudizio su questo regista solo relativamente a questo film ^_^
    Poi io sono di parte perchè sono una lettrice accanita di King e per me questo film non è fatto male. ^_^
     
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  13. Hannibal Lecter
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    Grande regista, ho visto la zona morta, History of violence, A dangerous method e La promessa dell'assassino...lo adoro!!!
     
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  14. why78
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    Per me è una certezza andare a vedere un suo film,è un regista indipendente,molto lucido che realizza dei film indubbiamente interessanti,sotto un'ottica originale e inusuale!Ho visto "Crash","La promessa dell'assassino"(bellissimo!!)"History of violence","Spider","La mosca" ed "Existenz" e mi sono piaciuti tutti moltissimo!

    Edited by why78 - 15/6/2014, 18:46
     
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  15. Ferro 3
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    Cronenberg è un visionario, su questo non ci piove. Indipendente, profetico, controcorrente è il mix di aggettivi per descrivere al meglio lo spirito del regista canadese, cantore per eccellenza della pesantezza/leggerezza della carne e della metamorfosi (La mosca), del conflitto interiore (A Dangerous Method), della malattia mentale (Spider), del potere della psiche (Scanners), della violenza nuda e cruda (A History of Violence). Chapeau di fronte a cotanta genialità!
     
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14 replies since 24/3/2008, 12:49   549 views
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