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Posts written by sick69boy

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    Mi sono dimenticato di scriverlo XD ho commentato 12 anni schiavo per il genere a scelta
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    Caspita viky mi hai fatto incuriosire...penso che lo guarderò presto
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    Nel 1841 Salomon Northon, violinista di colore e uomo libero, viene rapito con la scusa di un'offerta di lavoro da due uomini. Questi dopo averlo privato dei documenti che attestavano la sua libertà, picchiato e maltrattato, lo portano in Louisiana, dove lo vendono come schiavo sotto l'identità di Plat.
    Da questo momento inizia la sua odissea, tra interminabili giornate di lavoro, umiliazioni e maltrattamenti vari. Salomon però non demorde e si sforza di sopravvivere senza perdere la sua dignità, nella speranza di provare il suo status di uomo libero e di riabbracciare la sua famiglia.
    Dopo dodici anni di schiavitù, Salomon incontra Samuel Bass, un carpentiere abolizionista, che appena venuto a conoscenza della storia della sua vita, aiuta il violinista a recuperare la libertà.
    Terzo film di McQueen con ancora come tema centrale la prigionia e l'oppressione, descritta questa volta attraverso le pagine più buie e tristi della storia americana, la schiavitù.
    Due ore intense, dove i dialoghi passano in secondo piano e da padrone la fanno le immagini, crude, forti (durante la frustrazione degli schiavi si prova un senso di disagio come se si stesse vivendo in prima persona), ma anche emozionanti e commoventi (una su tutte il finale con la tanto sognata libertà finalmente ritrovata).
    McQueen riesce in pieno a trasmettere l'umiliazione e la violenza subita da questa povera gente, trattata come esseri immondi,oggetti, disprezzati, usati, privati di ogni diritto e di ogni dignità, frutto tutto della follia,della voglia di supremazia e della feroce crudeltà impersonificata dal perfido mercante di schiavi interpretato da Michael Fassbender.
    Con un anno di distanza posso dire che il premio oscar è meritato.
    Cast degno di nota con alcune prove superbe, tra cui quella di Fassbender, calatosi alla perfezione nei panni di Edwin Epps, crudele schiavista sotto cui Salomon ha passato maggior parte della sua prigionia, e quella di Lupita Nyong'o (a me sconosciuta prima di questo film) nei panni della schiava Patsey.
    Anche la scelta di Chiwetel Ejiofor nei panni di Salomon è stata azzeccata, si è calato alla perfezione nella parte.
    In definitiva devo dire che questo è un ottimo film, degno di tutti i premi ricevuti. Voto 9
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    vi segnalo 3 giorni di grandi film sulla mediaset:
    oggi su rete 4 alle 21:00 L'esorcista e a seguire L'esorcista 2: l'eretico
    domani su italia1 alle 21:00 Trainspotting e a seguire Arancia meccanica
    dopodomani su italia1 alle 21:00 Seven e a seguire Zodiac
    in due giorni fanno i miei tre film preferiti (forse) :m26:
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    ho commentato Ti ricordi di me? per il cinema italiano
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    Commentato Locke per il genere thriller
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    Ci sono film che hanno una trama particolare, vasto assortimento di personaggi colpi di scena a non finire, ma non riescono a coinvolgere fino in fondo; poi c'è Locke, trama lineare, un unico personaggio, un unico luogo, l'interno di una macchina, e ti coinvolge come pochi film riescono.
    Quando Ivan Locke sale sulla sua macchina ha una famiglia, un lavoro e il giorno dopo dovrà occuparsi della più grande colata di cemento che l'Europa abbia mai visto, ma le cose stanno per cambiare. Ivan infatti si sta dirigendo a Londra, dove sta per diventare padre da una donna che non è sua moglie. Inizia cosi un lungo giro di chiamate che lo porterà a perdere il lavoro e a perdere la moglie, ma lui non si vuole tirare indietro, a differenza del padre, e vuole portare avanti la costruzione del palazzo e vuole raggiungere il nuovo nascituro.
    Proprio quando tutto si sta facendo difficile e Ivan sta quasi per mollare, gli arriva l'ultima telefonata dove sente il pianto del neonato e ritrova la forza di continuare.
    La grande prestazione di Tom Harry mi ha piacevolmente sorpreso, riesce perfettamente a trasmettere le emozioni del protagonista e ti ci fa immedesimare. Il film ti fa entrare in quella macchina e ti fa vivere in "prima persona" tutta la vicenda, come se stessimo accompagnando ivan a Londra.
    Il film fa riflettere, ognuno di noi ha fatto un errore nella vita, e come ci comporteremo se questo ci facesse crollare la nostra vita? Saremo in grado di affrontarlo di petto cercando di risolvere tutto? Beh io in un'ora e mezza di film non sono stato in grado di dare riposta...
    Per me è n film stupendo, voto 8!
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    ahahahaha va bene me la sono cercata :m30: ero consapevole di quello che poteva succedere ma ormai ero deciso a commentare :m17:
    Purtroppo per fare un quarto film dopo che la saga poteva finire benissimo con il terzo ci deve essere una storia pazzesca che mi deve lasciare così :m23: .....e non è stato questo il caso purtroppo. Quindi sono stato abbastanza duro con le critiche perchè ,come ho scritto sopra, ci ho visto solo scopo di lucro e niente altro.
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    Transformers 4 - L'era dell'estinzione Per il genere fantascienza
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    5 anni dopo la guerra di Chicago la situazione sulla terra è completamente cambiata La CIA, alleatasi con il transformers cacciatore di taglie Lockdown, da segretamente la caccia agli autobot, con lo scopo di ricavare il trasformino per produrre transformers artificiali.
    In questo sequel-reboot non troviamo più il cast dei tre film precedenti ma uno completamente nuovo: Mark Wahlberg nel ruolo di un muscoloso inventore reo di aver aiutato optimus prime, Nicola Peltz nel ruolo della figlia e Jack Reynor nel ruolo del fidanzato segreto di quest'ultima.
    Io da fan di questa saga devo dire che questo è quello che mi è piaciuto meno per vari motivi. Per prima cosa la durata e la trama: troppo lungo e la trama non mi ha coinvolto a pieno, non mi è piaciuta l'introduzione di questi creatori. Questo tutti contro optimus lo vedo fozato: gli umani che li cacciano, dopo essere stati salvati da essi; l'introduzione di questo cacciatore di taglie che nulla c'entra con gli altri tre (optimus ricercato? Mah...) e la riscossa dei decepticons (basta dopo essere stati mazzolati per tre film). Poi i 3 protagonisti umani li ho visti un po' piazzati li, la storia sarebbe potuta andare Avati anche senza di loro diciamo.
    Forse era meglio terminare la saga con il terzo, ho avuto l'impressione che questo film sia stato fatto solo per gli incassi, anche la location mi fa pensare ciò (la Cina è un mercato emergente per l'industria del cinema).
    Unico miglioramento che ho trovato è stato negli scontri: secondo me sono stati più chiari, fluidi e meno confusionari rispetto al passato.
    Purtroppo però robot giganti, scene a rallentatore,qualche gag e migliaia di esplosioni non fanno di un film di fantascienza un buon film. Voto 5,5
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    Lone survivor per il genere azione :)
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    inizio subito con la premessa che è un film americano di guerra e quindi è sottinteso che, come la maggior parte di essi, è molto celebrativo e fa una netta distinzione tra eroi e villains, rispettivamente soldati americani e talebani.
    La storia è la trasposizione del romanzo autobiografico di Marcus Luttrell, Navy Seal statunitense, unico sopravvissuto di un'imboscata da parte di talebani.
    Una squadra di Navy Seals viene mandata in missione per catturare ed uccidere un capo talebano responsabile di innumerevoli omicidi di marines . Una volta identificato i 4 soldati attendono nascosti nuovi ordini che a causa di problemi di comunicazione tardano ad arrivare, ma vengono scoperti da un gruppo di pastori in stretto contatto con i talebani stessi. Una volta catturati i tre pastori, i 4 soldati sono subito avvolti dal dilemma etico e morale su cosa farne di essi: ucciderli per il bene della missione oppure lasciarli liberi con la consapevolezza di venire scoperti dai talebani stessi. Scelgono la seconda opzione e in men che non si dica la l'isolata montagna afgana diventa luogo di una cruenta caccia all'uomo, con orde di talebani che si scagliano sulla piccola truppa americana. Alla fine l'unico sopravvissuto, Marcus, viene aiutato da alcuni afgani che, mettendo a repentaglio la loro vita lo salvano da morte certa.
    Film molto ben riuscito coinvolgente, appassionante. Riesce a trasmettere a pieno le emozioni dei protagonisti, la tranquillità e la spensieratezza iniziale, il dubbio della decisione da prendere, l'angoscia, la paura di morire, il dolore da loro provato,trasmesso non tanto dai colpi di proiettili quanto dalle cadute nei dirupi in cerca di salvezza. A metà film, in contrasto con le scene viste all'inizio dove viene mostrato un solo sopravvissuto mezzo morto, arrivano gli elicotteri americani e lo spettatore, tanto quanto i protagonisti si sentono sollevati, per poi ricadere nella disperazione quando vengono abbattuti.
    Ottima la regia che tenendo fisso l'obiettivo sui Navy Seals coinvolge molto, facendoci immedesimare molto nella loro situazione. Molto buono il sonoro e buone anche le interpretazioni di Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch e Ben Foster che si trovano a proprio agio nel ruolo dei 4 soldati.
    Unica pecca, se si può definire tale, è che i talebani vengono usati come "carne da macello" per osannare lo spirito e il sacrificio degli statunitensi, ma da un certo punto di vista è anche normale visto che il film è un omaggio alla vita di quest'ultimi.
    Ho apprezzato il pudore e il senso etico che è stato dato hai soldati (non si vede spesso nei film di guerra) e l'idea che da il film nel finale che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, che anche tra le fila del fantomatico nemico c'è gente buona e giusta. A me è piaciuto, voto 8!
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    commentato Il centenariò che saltò dalla finestra e scomparve per il genere avventura
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    "Corri Allan, corri!"...è si...già dopo pochi minuti dall'inizio del film è subito ben visibile l'analogia con il ben più quotato (e aggiungo meritatamente!) Forrest Gump.
    La trama è abbastanza simile. Il centenario Allan Karlsson, il giorno del suo compleanno, scappa attraverso un finestra dalla casa di riposo. Arrivato ad una stazione di autobus, decide di partire per una meta indefinita, ed è "obbligato" a rubare una valigia piena di soldi ad un criminale. Questo da inizio ad una strana avventura, ricca di gag e situazioni inverosimili, durante la quale Allan ci racconta la sua vita.
    Inizialmente ha un'infanzia difficile provenendo da una famiglia povera e diventando orfano e solo molto presto, ma la sua ingenuità e la passione per gli esplosivi lo porteranno a vivere in prima persona o a contribuire involontariamente a molti eventi di rilevanza storica (la rivoluzione spagnola, il progetto Manhattan, la guerra fredda, la caduta del muro di berlino) e ad avere rapporti con importanti figure storiche ( Franco, Stalin..). Durante tutto il film "l'idiota" viene scambiato per genio ed in ogni momento riesce a rompere l'importanza della situazione e creare situazioni paradossali.
    Sono proprio queste situazioni paradossali che danno al film quel lato comico e spensierato, ma ad esse si aggiungono molte scene lente in cui la trama del film va avanti e il protagonista non riesce a interagire con essa, a farsi coinvolgere. E così l'enorme intreccio di personaggi e storie a lungo andare un pò stanca.
    Il film da qualche spunto per riflettere sulla vecchiaia, su come ci si arriva e quante cose ognuno di noi fa e vive prima di arrivarci. Da anche spunto sulle scelte personali, sul modo di vivere la vita stessa e sull'impossibilità a volte di controllare situazioni più grandi di noi e su come la casualità ha un ruolo importante.
    Ma purtroppo hanno già girato Forrest Gump e il confronto non lo regge proprio. Voto 6-
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    Ho commentato per il genere catastrofico noah
58 replies since 18/1/2015
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