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Locke
Locke
Presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2013.
DATA USCITA: 30 aprile 2014
GENERE: Drammatico, Thriller
ANNO: 2013
REGIA: Steven Knight
SCENEGGIATURA: Steven Knight
ATTORI: Tom Hardy, Ruth Wilson, Andrew Scott, Ben Daniels, Olivia Colman, Tom Holland, Bill Milner, Alice Lowe, Danny Webb, Lee Ross, Silas Carson
FOTOGRAFIA: Haris Zambarloukos
MONTAGGIO: Justine Wright
MUSICHE: Dickon Hinchliffe
PRODUZIONE: IM Global, Shoebox Films
DISTRIBUZIONE: Good Films
PAESE: Gran Bretagna, USA
DURATA: 85 MinCITAZIONEIvan Locke (Tom Hardy) ha lavorato sodo per costruirsi la sua vita. Stanotte quella vita gli crollerà addosso. Alla vigilia della sfida più grande di tutta la sua carriera, Ivan riceve una telefonata che scatenerà una serie di eventi dagli effetti catastrofici per la sua famiglia, la sua carriera e la sua anima.
fonte ComingSoonTrailer
Edited by Angelica90 - 5/5/2016, 15:57. -
Ferro 3.
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Locke è un film interessante per via dell'unità di spazio, azione e tempo. Tutto il film si svolge in un'ora e mezza all'interno dell'unico spazio dell'automobile con un solo personaggio/protagonista. Tom Hardy è magnifico e per la prima volta si toglie le "maschere" che l'avevano etichettato (si pensi a Bane e a Bronson). . -
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Questo film è bellissimo, l'avevo visto al cinema e se si riesce a entrare in quella macchina, non ci si pente assolutamente! . -
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Ci sono film che hanno una trama particolare, vasto assortimento di personaggi colpi di scena a non finire, ma non riescono a coinvolgere fino in fondo; poi c'è Locke, trama lineare, un unico personaggio, un unico luogo, l'interno di una macchina, e ti coinvolge come pochi film riescono.
Quando Ivan Locke sale sulla sua macchina ha una famiglia, un lavoro e il giorno dopo dovrà occuparsi della più grande colata di cemento che l'Europa abbia mai visto, ma le cose stanno per cambiare. Ivan infatti si sta dirigendo a Londra, dove sta per diventare padre da una donna che non è sua moglie. Inizia cosi un lungo giro di chiamate che lo porterà a perdere il lavoro e a perdere la moglie, ma lui non si vuole tirare indietro, a differenza del padre, e vuole portare avanti la costruzione del palazzo e vuole raggiungere il nuovo nascituro.
Proprio quando tutto si sta facendo difficile e Ivan sta quasi per mollare, gli arriva l'ultima telefonata dove sente il pianto del neonato e ritrova la forza di continuare.
La grande prestazione di Tom Harry mi ha piacevolmente sorpreso, riesce perfettamente a trasmettere le emozioni del protagonista e ti ci fa immedesimare. Il film ti fa entrare in quella macchina e ti fa vivere in "prima persona" tutta la vicenda, come se stessimo accompagnando ivan a Londra.
Il film fa riflettere, ognuno di noi ha fatto un errore nella vita, e come ci comporteremo se questo ci facesse crollare la nostra vita? Saremo in grado di affrontarlo di petto cercando di risolvere tutto? Beh io in un'ora e mezza di film non sono stato in grado di dare riposta...
Per me è n film stupendo, voto 8!. -
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Questo film è un gioiello! Se non lo avete visto, fatelo. Un'ora e mezza all'interno di un auto con un uomo al telefono alle prese con problematiche familiari e lavorative. Un film vero e realistico, perché racconta della vita, degli errori che si commettono, del tentativo di redimersi, delle frustrazioni quotidiane. Un film che non è assolutamente claustrofobico nonostante l'ambientazione ristretta e raccolta. Ottimi il gioco di inquadrature tra interno ed esterno del veicolo e gli stratagemmi visivi utilizzati, tra cui la ripresa degli specchietti della macchina che regalano dinamicità alle scene. I dialoghi ed i monologhi sono ben scritti, avvincenti e coinvolgenti. Lo spettatore rimane incollato davanti allo schermo per tutta la durata del film, come se divenisse parte delle conversazioni di Locke o fosse al suo fianco durante il viaggio. Locke in effetti sembra rivolgersi direttamente agli spettatori quando parla da solo con se stesso, ma lo sguardo fugace allo specchietto retrovisore pare un mezzo per ricercare un interlocutore. Quest'opera cinematografica è una di quelle prove che ogni attore dovrebbe voler affrontare. Da soli a reggere tutta la narrazione. Impresa non semplice che molti attori potrebbero fallire. Ma Tom Hardy è spettacolare. Coinvolge, emoziona, intrattiene. Riesce a regalare tutte le sfumature delle sensazioni umane riuscendo ad essere estremamente credibile. Non tentenna mai ed è sempre perfettamente immerso nel personaggio. Una prova questa che dimostra le sue indubbie qualità, non solo fisiche, ma anche recitative. E lui è vermente un grande attore. Uno dei più bravi della sua generazione e con questo film ne ha dato dimostrazione. Insomma mi aspetto grandi cose da lui e dategli un premio va, che se lo merita!
Consigliato a tutti. Un film per riflettere, per lasciarsi trasportare da Locke lungo le strade inglesi e per ricordarsi che il buon cinema vive ancora.. -
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Buon film. Originale l'idea di girarlo tutto in auto, con un solo attore (Tom Hardy che regge benissimo la scena) e in tempo reale. Al di là di queste premesse, non annoia affatto, anzi forse la situazione "stringente" aiuta il coinvolgimento. Ci sono tutti i vari personaggi con cui interagisce Locke attraverso il suo cellulare e c'è anche la storia della "colata di cemento più grande di Europa" di cui si deve occupare in quanto capo-cantiere, che da movimento al film e quel minimo di "brivido". Però non capisco perchè questo film sia nel genere dei thriller, mi sembra un film drammatico in tutto e per tutto.
Devo poi dire una cosa: Locke dice che si è portato a letto la donna che ora aspetta il suo bambino praticamente per pietà
Ora con tutto che siamo tutti diversi, unici e speciali eccetera eccetera io questa cosa anche nel film non me la potevo proprio bere, mi rifiuto, va contro non solo ogni logica, ma ogni istinto animale (e fisiologico) XD Questo pensiero mi ha impedito di godermi appieno buona parte del film.
Poi penso che l'abbia detto per giustificarsi di fronte alla moglie e alla sua coscienza (infatti poi dice che si sentiva tanto solo e c'era la complicità del vino... e questo già lo posso capire ).
Però quell'aria da martire che aveva per tutto il film e che gli han voluto dare gli autori mi ha un pò infastidito, sebbene non trovi che quella cosa che abbia fatto sia assolutamente grave.
Dunque: tecnicamente è ben fatto, bella fotografia, scorre, originale. A livello di storia, il fatto che un solo errore che può distruggerti la vita è interessante e fa riflettere. Anche se mi chiedo se fosse veramente necessario quel viaggio... Tutto si ricollega infine alla figura del protagonista che non mi ha molto convinta, lo ammetto.
Anche il doppiaggio mi ha lasciato un pò perplessa, soprattutto la voce di Bethan, che non mi dava l'idea di quarantenne depressa, ma di giovane donna attraente, ma sono dettagli alla fine.
Forse le mie aspettative erano un pò troppo alte, forse mi ha un pò deluso per questo. Oppure ho utilizzato una chiave di lettura sbagliata. Fatto sta che mi aspettavo meglio, sotto il punto di vista emotivo.
Quindi, escludendo questa mia riflessione, assolutamente soggettiva e dettata dalle esperienze personali e dalla mia visione delle cose, questo resta un buon film con un'ottima interpretazione dell'attore protagonista, che in un certo senso mi ha suscitato una certa risposta, anche se diversa dagli altri che l'hanno commentato. In fondo lo consiglio, se non altro perchè sono curiosa di conoscere altri pareri.
Spero che qualcuno di voi mi chiarisca le idee
Edited by lola92 - 14/6/2015, 11:41. -
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Io ho pensato che gli autori e il regista volessero rendere Locke un uomo normale ma, tutto sommato, buono. Un uomo che ha avuto un padre assente e menefreghista e che, per reazione, ha cercato di dare sempre il meglio di sé in tutte le situazioni. Però anche un uomo che cerca di essere tutto d'un pezzo e moralmente giusto sbaglia e commette errori. La relazione con l'altra donna, secondo me, è dovuta ad una sbronza triste, la pietà per lei la prova dopo, al momento del parto, perché lei è sola e non ha nessuno. Decide di starle vicino anche perché non vuole lasciare questo bambino senza un padre, come è successo a lui. L'aria contrita che ha per tutto il film l'ho imputata alla scelta del regista di mostrare un uomo a cui crollano tutte le certezze. Con questa chiave di lettura non mi ha deluso ed anzi mi ha colpito positivamente. . -
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Gli crollano tutte le certezze, certo, ma è inevitabile a seguito di quella serie di decisioni che prende.
A un certo punto lui dice proprio che la voleva consolare. Ora un uomo può anche avere le stimmate ed essere in odore di santità , ma la cosa gli sarà comunque impossibile, pur volendolo e non capisco perchè qualcuno dovrebbe volere qualcosa di simile per consolare qualcuno.
Locke è fondamentalmente buono ed è vero che per quanto onesti e per quanto cerchiamo di dare il meglio tutti commettiamo degli sbagli, in quanto profondamente esseri umani. Allora perchè non andare fino in fondo? Mi è sembrato che l'autore volesse far "peccare" Locke, ma anche nel peccato renderlo un santo uomo, non so se mi spiego.
Paradossalmente avrei avuto maggiore compassione di lui se fosse stato con e avesse messo incinta una spogliarellista rumena, l'avrei trovato più credibile e umano
E' il volerlo rendere un superuomo ad ogni costo che me l'ha fatto un pò scadere.
Per il resto sono d'accordo sul fatto che aver avuto un padre del genere lo porti ad agire in modo contrario a lui e a voler fare la cosa giusta e stare vicino a questa donna sola.
In ogni caso questa è inutile sottolineare che questa è solo una mia idea. Forse sono troppo cinica.
Edited by lola92 - 13/6/2015, 10:45. -
RogerDodger.
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Un vero uomo alfa, sbaglia, ma non scappa, anzi affronta con grande dignita' le catastrofiche conseguenze del suo errore che vedranno la sua vita andare in pezzi. Il fatto che la donna, per come viene descritta, non sia bella, ma molto fragile, come e' d'altronde anche il nascituro, fa capire che la reazione di Locke non avviene a causa di uno spirito di autodistruzione ma per puro senso di protezione dei piu' deboli. E' sicuramente piu' vittima della natura umana che carnefice. E' un film che adoro perche' non si cerca una giustificazione ad un errore (la solita pappardella del politically correct), ma di un essere umano assolutamente "affidabile" che "cede" per una notte all'attrazione del sesso senza sentimento (o per citare Prima dell'alba "a cio' che c'e' nello spazio fisico tra un uomo e una donna, il posto dove Dio risiede") e decide di tenere in mano il timone fino alla fine.
E comunque non e' un thriller ne' un poliziesco, e' un film drammatico.. -
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Bellissimo, la prova tangibile che per fare un grande film basta una buona idea, semplice e ben sviluppata. Il rischio di creare un mattone devastante era alto, ma la combo di un’ottima sceneggiatura, regia e attore fortunatamente non è stata sprecata.
Non so voi, ma io durante tutto il viaggio mi sentivo mancare l’aria, avrei voluto suggerirgli di aprire il così detto “dito di finestrino” per fare entrare un po’ d’aria perchè faceva proprio caldo lì dentro. Scelta geniale per accentuare il fattore stress e oppressione.
Tom Hardy straordinario, non vorrei sbagliarmi ma credo sia il primo film che vedo con lui protagonista e di certo non mi è dispiaciuto. Ha una gestualità e delle espressioni semplici ed efficaci. E poi vabè ne avete discusso per giorni si, è un bel pezzo di suinello.
Se proprio devo trovare qualcosa di negativo proprio assurdamente, a volte si nota l’effetto di computer grafica nei riflessi del finestrino o nella strada che scorre all’esterno, però roba impercettibile e assolutamente ignorabile. Vorrei trovare il backstage, per vedere un po’ come l’hanno girato, perchè attenzione non credo sia banale.
Il finale l’ho gradito parecchio, altro tocco di classe a chiudere un film già confezionato perfettamente negli 80 minuti precedenti.
L’ho spostato in drammatici, grazie per averlo segnalato, era in thriller perchè svariati siti lo catalogavano così e adesso che l’ho visto posso dire che hanno sicuramente gravi problemi nel riconoscere i generi.
Comunque visto che avete parlato nello specifico del personaggio di Locke vi dirò la mia. Parto dall’idea che secondo me una persona non può nascere essendo caratterialmente in un modo e morire esattamente uguale, sarebbe innaturale. Questo perchè menomale durante la vita ci succedono cose e facciamo esperienze che condizionano il nostro modo di essere. Detto ciò, la frase che Locke sente ripetersi più spesso è “in 10 anni che ti conosco non hai mai fatto una cosa del genere, 20 anni fa non l’avresti fatto,” ecc ecc.. Pirandello ci insegna che ognuno di noi indossa una maschera, noi non ci mostriamo mai per come siamo realmente agli occhi degli altri (e in fondo neanche a noi stessi), per questo quando magari avviene qualcosa che ci segna profondamente gli altri non capiranno, ma noi sappiamo in fondo che se è successo è perchè è nella nostra natura e ci comporteremo in modi che nessuno avrebbe immaginato. Questo è ciò che secondo me succede a Locke. Un uomo che se l’è sempre cavata da solo, tutti hanno sempre contato su di lui e lui non ha mai chiesto niente, ma proprio nel momento “l’unico in 10 anni” nel quale lui ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto si ritrova solo, fine.
Poi sulla questione “per pietà”, a parte il fatto che questa parola non si sente mai, io il suo comportamento non l’ho interpretato sotto quest’ottica. L’idea che io mi sono fatta del personaggio è che sia un uomo fondamentalmente buono e c’è una parola chiave che si sente una sola volta una e che per me ha dato senso alla faccenda del tradimento: solitudine. Non so se sia un sentimento o come è definita, ma la solitudine è qualcosa che solo chi la prova può capire. Si può essere sposati ed avere cinque figli e sentirsi soli, si può avere una famiglia di venti persone che ci vogliono bene e sentirsi soli comunque, è in questo contesto che io credo vada inserito l’atteggiamento del protagonista. Altri film e la vita stessa ci insegnano che il modo più gettonato ed illusorio per alleviare la solitudine è quello di andare a letto con qualcuno, per sentirsi almeno per un po’ voluti e meno soli, ed è questo ciò che è successo secondo il mio punto di vista.
Poi per quanto ne sappiamo (cioè niente) lei potrebbe anche essere una un po’ psicolabile, che magari è andata a letto con questo e quello e l’unico “fesso” che le ha dato retta è stato lui, se proprio vogliamo allargarci e sperimentare nuove ipotesi (anche perchè un pochino folle sembrava), comunque vabè, atteniamoci ai fatti concreti.
Semplicemente, per non dilungarmi oltre, secondo me Locke è il personaggio di un uomo straordinario circondato da gente mediocre, stop.
Il fatto che parlasse solo mi ha fatto un pochino storcere il naso, ma non avrebbero potuto fare altrimenti e non è una cosa che fa urlare all’assurdità.
Se non fosse stato già consigliato abbastanza io ve lo riconsiglio, dovete proprio sbrigarvi.
P.S. Voglio quella macchina.. -
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Viky ti adoro! bellissimo commento!
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Visto anche io! Inutile ripetere ciò che avete già ampiamente detto. Mi è piaciuto molto, un viaggio che ci spiega tutto. Come dice Ivan Locke "fai un solo piccolo errore. . Alla fine appaiono le crepe. E si allargano"
Lui ha fatto un unico errore : sposare sua moglie
quella è una str...a! L'altra una psicopatica bipolare. E lui prova a fare ciò che è giusto!
Anche se nelle sue riflessioni si rispecchia nel padre!
Il lavoro va a rotoli, lui cerca di sistemare tutto... Lo spettatore viene letteralmente catapultato in auto insieme a lui e, grazie alla sua grandiosa interpretazione di Tom Hardy, si vivono le sue emozioni!
Gran film, ovviamente consigliato. -
RogerDodger.
User deleted
E quindi Tom batte Vin... in attesa di Fass !
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Assolutamente non lo batte, chi lo ha detto mai? Fass non mi piace comunque. ... Dire che uno è bello e bravo non significa che lo sia più di Vin! .
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LockeSteven Knight - 30 Aprile 2014 |
