Non aprite quella porta - L'inizio

John Liebesman - 7 dicembre 2006

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    Non aprite quella porta - L'inizio



    Un film di John Liebesman. Con Jordana Brewster, Taylor Handley, Matthew Bomer, R. Lee Ermey, Andrew Bryniarski. Lee Tergesen, Terrence Evans, Kathy Lamkin, Marietta Marich, L.A. Calkins, Tim de Zarn, Allison Marich, Marcus H. Nelson, Lew Temple, Cyia Batten, Diora Baird.

    Titolo originale The Texas Chainsaw Massacre: The Beginning. Horror, durata 100 min. USA 2006. Eagle Pictures. Uscita giovedì 7 dicembre 2006.



    CITAZIONE
    Due ragazzi, in procinto di partire per il Vietnam, accompagnati dalle rispettive fidanzate, si concedono una breve vacanza: durante il viaggio, hanno però un incidente e, nel chiedere aiuto, s'imbattono in una famiglia alquanto bizzarra. Per loro inizia così un incubo senza fine.
    Che l'industria americana dell'horror abbia il fiato corto lo dimostra il fatto che questo film è il "prequel di un remake". E tanto basterebbe a descriverlo. L'ennesimo tentativo di sfruttare un brand conosciuto e il richiamo di un mito del genere "slash’em all", riproponendo di fatto le stesse situazioni già viste e straviste in mille altre pellicole. Il grosso difetto di Non aprite quella porta: l'inizio è proprio la sua cronica mancanza di originalità: poco dopo l'incipit, comincia un'estenuante caccia tra gatto e topo, la cui sorte sembra già segnata in partenza e l'indicibile dose di violenza sullo schermo appare come un mero tentativo di distogliere l'attenzione dalla banalità e assoluta assenza di creatività dello script. La sceneggiatura, col passare dei minuti, spreca anche le felici intuizioni iniziali (il background dei ragazzi, in procinto di partire per la più sanguinosa delle guerre combattute dagli americani dopo il secondo conflitto mondiale) e finisce per produrre protagonisti tristemente bidimensionali (anche gli attori ci mettono del loro però…) il cui unico compito sembra essere quello di urlare, scappare, cadere e fare una brutta fine. A salvare il film dalla mediocrità concorrono però tre fattori: il fascino perverso e malvagio di Leatherface, la cui "genesi" è descritta in maniera interessante, la fotografia, capace di rendere alla perfezione lo squallore di certe location e lo stile visivo del film, che alterna effetti vintage, che richiamano l'originale degli anni '70 ad altri tipici dei videoclip attuali, creando un riuscito mix di vecchio/nuovo. Solo per appassionati del genere o fans di Leatherface.

    Andrea Chirichelli

    fonte Mymovies

    Trailer

    Video



    Voci correlate:

    Non aprite quella porta (2003)
    Non aprite quella porta 3D

    Edited by Angelica90 - 6/2/2016, 11:10
     
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  2. 70r3n4
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    questo film facevano prima a chiamarlo..."ennesimo remake"
    è la stessa identica storia di sempre con la differenza che ci sono tre minuti iniziali in più...
    SPOILER (click to view)
    pensavo avrebbero fatto vedere più cose sul passato di faccia di cuoio...
    l'infanzia..le prese in giro dei compagni...come ha inziato a fare ciò che fa...invece niente!
    solo la nascita in tre minuti di film!


    deludente... :4:
     
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  3. RIki_87
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    io essendo un'appassionato del genere e della serie mi è piaciuto, ancora più splatter dell'altro con jessica biel xD, però si sa ormai è sempre la solita frittata girata e rigirata, la storia è sempre quella :P
     
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    CITAZIONE (RIki_87 @ 21/8/2009, 21:38)
    io essendo un'appassionato del genere e della serie mi è piaciuto, ancora più splatter dell'altro con jessica biel xD, però si sa ormai è sempre la solita frittata girata e rigirata, la storia è sempre quella :P

    si infatti quello che dicevo era questo...dato che è sempre la solita frittata...avete tra le mani un bel titolo su cui poter costruire qualcosa di diverso...fatelo!
    se vuoi lo splatter vediti "schizzacervelli"...io ho smesso di mangiare il mio buonissimo gelato all'amarena :wacko:
     
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  5. RIki_87
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    il migliore per me è l'originale quello del '73, e pensare che ero un pò scettico, dicevo mah secondo me non fa per niente paura, invece mi sono ricreduto, e non è per nulla splatter, ma quella pellicola ha qualcosa che sembra reale mi sono immedesimato molto nella protagonista, quando è terminato avevo un'angoscia incredibile :blink:
     
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  6. dani296
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    molto carino... ma preferisco quello con jessica biel... e poi in questo mi dispiace che muoiono tutti "anche se era scontato"
     
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    lo preferisco al remake con Jessica Biel ;)
     
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  8. HKL
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    a me i film horror del passato mi piacciono piu di quelli di adesso li trovo spettacolari
     
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  9. fox1990
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    carino anche se preferisco quello con jessica biel...
     
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  10. Hannibal Lecter
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    L'ho visto proprio ieri sera, avendo visto qualche giorno fa quello di Nispel, con la Biel, volevo vedere anche questo: innanzitutto non ho capito bene perche' chiamarlo cosi, era molto piu' giusto e appropriato The Texan Chainsaw massacre, rendeva sicuramente maggiormente l'idea dei fatti, ahime, terribilmente veri ma, a parte questo, io ho preferito questo di film al remake di Nispel: certo questo e' decisamente piu' truculento ma piu' vero , gli ambienti ricreati perfettamente danno la giusta idea degli eventi e l'inquietudine e il senso di macabro regnano sovrani; devo altresi dire che i due film si assomigliano parecchio, non capisco perche' chiamarlo "L'inizio" quando in realta' la nascita di Thomas Hewitt si concentra in qualche minuto iniziale nella scena del parto....sarebbe stato decisamente meglio concentrarsi sulla sua adolescenza e infanzia, per vedere il contesto in cui questo personaggio ha vissuto e cosa lo ha portato ad essere il mostro che e' diventato. Tutto sommato comunque un buon fiml horror aggravato dal fatto che gli eventi essendo reali rendono il tutto ancor piu' angosciante. Decisamente insulso invece l'ulteriore ultimo remake , quello in 3d, che ho visto tempo fa , che , ora che ho visto anche gli altri due, mi risulta ancora piu' insulso e fuori luogo nella ricostruzione dei fatti.
     
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    CITAZIONE (Hannibal Lecter @ 16/7/2014, 10:36) 
    non capisco perche' chiamarlo "L'inizio" quando in realta' la nascita di Thomas Hewitt si concentra in qualche minuto iniziale nella scena del parto....sarebbe stato decisamente meglio concentrarsi sulla sua adolescenza e infanzia

    Anche io l'ho rivisto di recente questo film e concordo su quello che hai detto, avrei voluto vedere di più la storia di Thomas , concentrarsi sulla sua vita prima di diventare il mostro che è ! Il film in sè non mi è dispiaciuto molto solo che ho preferito l'altro ,come ambientazioni ci siamo solo che non so mancava qualcosa, non mi ha trasmesso ansia come il film precedente!!
     
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