L'età barbarica

Denys Arcand - 07 dicembre 2007

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    L'età barbarica

    locandina


    Un film di Denys Arcand. Con Marc Labreche, Diane Kruger, Sylvie Léonard, Caroline Neron, Rufus Wainwright. Macha Grenon, Emma De Caunes, Didier Lucien, Rosalie Julien, Jean-René Ouellet, André Robitaille, Hugo Giroux, Christian Bégin, Gilles Pelletier, Pierre Curzi, Dominique Michel, Yves Jacques, Louise Portal, Remy Girard.

    Titolo originale L'Âge des ténèbres. Commedia, durata 111 min. Canada 2007. Bim Distribuzione. Uscita venerdì 7 dicembre 2007.



    CITAZIONE
    Jean Marc è un impiegato ministeriale del Quebec impegnato presso l'Ufficio dei reclami. Sua moglie è un'agente immobiliare in costante ascesa professionale. Le sue due figlie vivono in un mondo fatto di video e di ipod e non comunicano con lui. Non gli resta allora che sognare. Sognare di avere solo per sè una donna bellisima e pronta ad offrirglisi quando lo desidera, oppure di essere un noto scrittore o intellettuale sempre in grado di trovare una fans che straveda per lui. L'equilibrio tra sogni e realtà sembra in qualche modo far funzionare la vita di Jean Marc rendendola malinconica ma accettabile. Finchè un giorno, dopo che la moglie si è trasferita a Toronto per inseguire il top del successo, incontra a uno speed date una donna che il sogno lo ha fatto divenire realtà: vuole credere di essere una dama medioevale e, insieme a un consistente gruppo di altre persone, partecipa a incontri e tornei in costume.
    Denys Arcand non sbaglia un colpo nella sua analisi della società canadese che finisce poi con l'estendersi a quella dell'Occidente in genere. Dopo Le invasioni barbariche anche con questa commedia, inizialmente spassosa ma destinata a virare nell'amarezza della presa di coscienza, riesce a porre lo spettatore dinanzi alla profonda solitudine che pervade le coscienze di uomini e donne del mondo contemporaneo. Se inizialmente sembrerebbe quasi suggerire che l'evasione possa essere la vera soluzione, ben presto lo spettatore si accorge di quanto il regista miri a un altro obiettivo. Lo fa grazie a un derisorio non rispetto per il politically correct (ci sono almeno due scene imperdibili in materia) e a un'acuta messa in scena delle dinamiche che presiedono alle relazioni interpersonali sia all'interno della famiglia che nel mondo del lavoro. Non manca anche qualche strale per i vicini americani anche se, a differenza di Michael Moore, Arcand che ci vive non pensa che il Canada sia il Paradiso.

    Giancarlo Zappoli

    fonte Mymovies

    Trailer

    Video



    Voci correlate:

    Le invasioni barbariche

    Edited by Angelica90 - 6/4/2016, 13:32
     
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  2. TitaDujourFatale
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    L'ho visto per caso l'altro giorno su sky ma alla fine, pur non avendomi nč esaltata nč lasciato gran che, l'ho apprezzato moltissimo. C'č quel "je ne sais quoi" dei film francesi, quel modo di recitare, quel doppiaggio particolare..splendido, assolutamente splendido l'incipit con i titoli di testa mentre Rufus Wayneright in veste lirica in atmosfere da mille e una notte canta dolcemente ed il suo viso si alterna a quello del protagonista..ben trattato l'alternarsi della pesantezza della crisi di un uomo triste ed insoddisfatto e la magia, ben giustificata ed inserita nella realtā, delle sue fantasie nelle quali si rifugia per non cadere del tutto in depressione. Molto carina anche la maniera in cui l'autore spiega le motivazioni di quelle persone spesso emarginate perchč ritenute strambe dal momento che trovano consolazioni in hobbies che poi spesso, per colpa della routine quotidiana che li affligge, diventano manie (mi riferisco naturalmente ai cosplayers fantasy). Lui č bravissimo ed affascinante e la fotografia in certi momenti verso la fine č splendida.
     
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1 replies since 25/11/2007, 21:54   534 views
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