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| Ben ritrovati, dopo una lunga assenza.
Per chi non mi conoscesse ancora mi piace l'horror la fantascienza, la física, i viaggi, le lasagne, Marvel, Fast&Furious e le polemiche |
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| Il Film é meraviglioso dall'inizio alla fine, anche oltre la eccelente interpretazione.
Il personaggio é costruito senza fretta : non cade in una tinozza di sostanze tossiche ne viene morso da un mostro ma cresce organicamente mentre la societá declina.
Un film sul declino che é ben rappresentato insegnando prima gli effetti su un individuo (il taglio all'assistenza sanitaria, la disoccuppazione), poi sulla societá.
Ed alla fine le due realtá si fondono e tutto acquisisce significato, abbastanza pessimista direi, ma che rappresenta bene una visione molto diffusa [non posso non associarlo ad Infinity war/Endgame in questo senso, per quanto Joker va ben oltre]
É un cazzotto allo stomaco ben piazzato, ma che comunque puó strappare piú di un sorriso. |
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| Questi giovani d'oggi! |
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| Akira, Katsuhiro Otomo 1988
A metá strada tra Ken il guerriero, Neo Genesis Evangelion, Ghost in the Shell e Classe 1999. (il manga é anteriore a tutti questi)
Non male, ma bisogna tenere in conto la data di uscita. Sicuramente ispiratore dei mangaka di Fantascienza dell'epoca.
Non ne ho trovato la scheda. |
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| Green Book Lo Consiglio a tutti |
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| Ottima recensione! Bradbury é tra i miei autori preferiti. (p. S.: Non si vede l'immagine) |
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| QUOTE (El Indio @ 7/8/2019, 18:42) Maps to the Stars (2014), regia di David Cronenberg. Abbastanza disturbato, no? |
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| Manca una trama solida a un film di superpersonaggi che si picchiano... Ma dove si sará cacciata!!!
A parte l'ironia é vero che non siamo davanti ad un capolavoro della settima arte, il ché é curiosamente paradossale visto che é il film che ha raccolto piú incassi nella storia, ad adesso.
Sicuramente si puó considerare un gran pezzo di cinema popolare, un fenomeno dell'entertainment. E non molto di piú.
Sulle sotto trame sono d'accordo con Zio, anche perché forse siamo tra i pochi che abbiamo visto ogni singolo episodio della saga e ce ne ricordiamo. Per chi non lo ha seguito magari certi aspetti rimangono un po' campati in aria, come il finale di Cap.
Nel mio caso é anche ancora diverso perché da piccolo ero un accanito lettore Marvel. Vedere insieme Dr Strange, Spidey, Tony, Cap, Hulk, Thor e Thanos giá mi bastava.
Mi piacerebbe vedere prossimamente Galactus, Gor o piú Kree. |
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| Non so se é stato segnalato ma per chi fosse interessato il castello di Ladyhawke si trova in Abbruzzo, Rocca Calascio, ed é visitabile. |
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| Appena visto. Il drammone famigliare é propio il suo, e anche qui ce n'é abbondanza. Aster introduce cose nuove nel genere e a chi piace conviene continuare a seguirlo,ma non é per tutti e non piacerá a tutti. La storia in questo caso.
Ritroviamo con un peso importante (oltre alla famiglia) il simbolismo, la religione, i rituali, la morte, la casa di legno.
Di nuovo luoghi e rapporti umani sono il nucleo attorno a cui gira il film in una spirale concentrica fino all'estrema sintesi, cioé la distruzione. La violenza in questo caso non ha il connotato di un gesto passionale e malvagio ma é piuttosto un corollario che il regista vuole farci accettare. |
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| Molto divertente. Ideale per passare un paio di ore spenzierate. Anche i nostalgici avranno soddisfazione.
Molto gradito il cast con relative citazioni di se stessi (un must per chi ha amato Ragnarok: lo amerete ancora di piú!) , e il plot che in certi punti riflette le conseguenze del MeToo senza appesantire, il ché di per se lo rende interessante sociologicamente comparandolo con i primi 3.
Il personaggio comprimario di Pedino/Pawny é fantastico.
Qualcosa stona qua e lá ma per quello che deve essere il film c'é fin troppa qualitá.
A distanza di anni le idee rubacchiate al primo MIB quasi ti sembrano nuove, o magari passano per ammiccamento, peró potrebbero far storcere il naso a taluni piú difficili da accontare, ai quali si consiglia di astenersi.
Per tutti gli altri buon divertimento! |
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| QUOTE (PENELOPE29 @ 26/7/2019, 01:47) Ah non cominciamo eh! Ahahahahah |
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| Benvenuto J!
Non avere fretta che di tempo tu ne hai parecchio!! |
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| La triologia é fantastica ed é alla base della cultura cinematográfica della mia generazione. Puó non piacere, si capisce, ma sarebbe un po' superficiale ignorarne il valore intrinseco.
Questa triologia é uno sguardo dell'America su stessa. Negli anni 80 si stá logorando giá la sua potenza (in Ropocop III i giapponesi sarebbero giá padroni di mezzo paese), e la Hill Valley degli 80 presenta una famiglia benestante peró non una situazione idilliaca (la decadenza si accentua nel secondo episodio nel futuro di Marty, nel 2015) .
Per "ritornare grande" deve guardare indietro, all'apice della sua potenza, nei raggianti anni 50. Lí c'era l'origine della decadenza.
Recuperata un po' di "forza" rimangono persi i "valori" per mantenere insieme una societá vuota che si possono recuperare andando ancora piú indietro, nel 1885. L'epopea americana delle generazioni colonizzatrici (l'irlandese immigrato) e esploratrici, uno spirito incarnato nella passione di Doc per Jules Verne.
Il finale quindi : tornare al futuro con rinnovato ottimismo. Fantascienza !
Edited by EdwardNewG - 4/7/2019, 14:37 |
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69 replies since 11/11/2018
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