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MIA
Un film di Ivano De Matteo. Con Greta Gasbarri, Edoardo Leo, Milena Mancini, Riccardo Mandolini. «continua Alessia Manicastri, Giorgia Faraoni, Giorgio Montanini, Vinicio Marchioni Drammatico, durata 108 min. - Italia 2023. - 01 Distribution uscita giovedì 6 aprile 2023.
CITAZIONEMia è un'adolescente alle prese con un amore malato. Sergio è un padre premuroso che non si dà pace nel non vederla felice e, sopraffatto dalla disperazione, medita vendetta.
Il cinema di Ivano De Matteo non lascia scampo. Mette in scena storie crude, durissime, intrise di realismo, spesso disperate, a volte scioccanti, puntualmente capaci di mettere in questione chi guarda. Un cinema senza compromessi, da prendere o lasciare, dove tutto odora di vero, le facce, le case, le strade, le dinamiche tra i personaggi, le loro emozioni. Fino alle più estreme, esplosive e devastanti.
fonte MyMoviesTrailer
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In questo dramma psicologico famigliare funziona tutto: la progressione narrativa incalza senza mai perdere la sua dimensione di lentezza introspettiva né il suo sguardo neorealista su una Roma di periferia popolata da gente comune, tossici, giovani che vivono il bello e il brutto della loro adolescenza. La protagonista, Mia, è una quindicenne che vive la sua vita come tante adolescenti, tra uscite con gli amici e post su Instagram, ma le sue insicurezze la portano a rimanere invischiata in una relazione tossica che avrà un impatto devastante su di lei e sulla sua famiglia. La forza del film sta a mio avviso soprattutto nella capacità di rappresentare il dramma famigliare, pur con grande suggestività cinematografica, presentando dei personaggi verosimili, complessi, psicologicamente molto approfonditi, veraci, con cui è molto facile empatizzare. Il cast è al meglio e spicca soprattutto Edoardo Leo nei panni del papà un po' geloso ma buono e amorevole che si ritrova a vivere una terribile crisi personale non riuscendo a darsi pace, in balia dei sensi di colpa perché sente che la sua incapacità di comunicare con la figlia e di comprenderla sia l'origine delle vicissitudini. È un film che con grande intelligenza e intensità emotiva tocca tanti aspetti cruciali molto attuali sulla condizione degli adolescenti e sulle difficoltà di essere padri e madri nei tempi moderni, padri e madri che farebbero qualunque cosa per i figli ma che a volte si sentono come se fossero alieni separati da un muro, mondi diversi che non si riescono a compenetrare causando frustrazione e incomprensione. L'analisi si fa quasi politica e sociologica, mostrando senza essere mai giudicante, e procede sopratutto grazie ai dialoghi convincenti e molto naturali che mettono a nudo quelle dinamiche e quelle difficoltà relazionali che coinvolgono tutte le famiglie nella loro quotidianità, sensibilizzando rispetto a problemi che ai più sembrano tanto distanti ma che potrebbero in fondo capitare a chiunque, perché la linea che separa una vita tranquilla - la normalità - da uno sconvolgimento è molto sottile e, anche se ci illudiamo di poter avere sempre tutto sufficientemente sotto controllo, dentro di noi c'è un'angoscia sottostante che ci abita quasi in ogni momento perché, lo sappiamo, la nostra condizione è di fragilità e, per quanto possiamo impegnarci ad avere cura di quello che ci succede e dei nostri cari, è il caso che che gioca il ruolo più importante nelle nostre vite.
Edited by welleccetera - 11/4/2023, 13:12. -
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Per me è stato bravissimo anche il ragazzo che interpreta Marco (tra l'altro l'attore è il figlio di Nadia Rinaldi), che riesce ad essere assolutamente detestabile.
Anche la giovane protagonista è molto naturale.
La trama apparentemente si rifà ad alcuni tristissimi casi di cronaca nera, come quello di Carolina Picchio e la conseguente legge sul cyberbullismo.
Manca una vera e propria giustizia, come ahimé finora manca anche nella vita vera.
Alla fine sembra proprio che i più forti si rifacciano sempre sui più deboli e che i soldi e i rapporti di potere reggano il mondo.
Fa una bellissima apparizione una canzone di Noemi, durante una scena disperata e nel finale.
PS: oh poi questo film pur essendo italiano ha il grande bonus di non avere Favino (scherzo).. -
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Straziante la scena in cui il papà canta quella canzone.
Sì, l'ingiustizia è un grande tema del film.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi ha fatto un po' pensare a Ladri di biciclette il fatto che nel finale il protagonista cerchi di darsi da solo quella giustizia negata dallo Stato fallendo però miseramente e passando lui dalla parte del torto.PS: oh poi questo film pur essendo italiano ha il grande bonus di non avere Favino (scherzo).
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