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Chi c'è in fondo a quella scala...
Un film di Sandor Stern. Con Terry O'Quinn, Cynthia Preston, David Hewlett Titolo originale Pin. Horror, durata 92 min. - Canada 1988
CITAZIONEIl dottor Linden dispensa consigli e lezioni di vita ai suoi due figli piccoli, Leon e Ursula, tramite un manichino anatomico del suo ambulatorio. Ursula intuisce già dopo alcuni anni che è il padre ventriloquo a dargli voce, mentre Leon progressivamente sviluppa un legame patologico col pupazzo e, ormai adolescente, dopo la morte dei genitori causata da un incidente stradale, continua a comunicare con esso, instaurando un rapporto morboso con la sorella e scivolando rapidamente nella follia.. -
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lo voglio vedereeeeeeeeeeeeeeeee . -
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su youtube non c'è il trailer, ma c'è tutto il film. -
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molto bene, ottima notizia . -
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Aloneinthedark
Ma non l'avevi richiesta tu questa scheda per commentare il film?. -
.Aloneinthedark
Ma non l'avevi richiesta tu questa scheda per commentare il film?
Sì Pen hai ragione, rimedio subito.
Sì
Mi piace molto, un genere horror particolare, molto tenue, il fattore psicologico è predominante, è il vero protagonista del film, se non sbaglio è stato tratto da un libro dal titolo Pin, che è anche il nome del manichino nel film.
Il manichino sembra vivo o posseduto, ma in realtà sembra lo specchio della psiche disturbata del fratello.
ve lo consiglio, come detto da Sid, si trova su Youtube in lingua italiana.. -
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molto bene credo che lo vedrò!!! yeeeeeeeeeeeeeee . -
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So che è quasi impossibile trovarlo, ma ci provo.
Qualcuno possiede la copia italiana di "Pin", libro scritto da Andrew Neiderman e da cui è stato tratto il film del thread?. -
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Mi sa che nemmeno è stato tradotti. Non trovo nemmeno altri suoi libri in italiano . -
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PENELOPE29 eccolo . -
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Grazie mille!
visto ieri sera su consiglio di Alone.
davvero bello. mi è piaciuto un sacco.
pensa non ricordavo che me lo avevi consigliato, ma ricordavo di aprirlo su youtube.
la mia mente: questa grande sconosciuta.
è un pò lento, ma non mi è dispiaciuto affatto.
il finale è parecchio interessante. soprattutto se contestualizzato al 1988, però anche adesso potrebbe benissimo essere un film godibile secondo me, è invecchiato bene. ai tempi era geniale!!!
complimenti:
-alla madre dell'anno
-al padre dell'anno
-ma anche all'infermiera dell'anno
ps. anche io da domani incellophanerò il mio divano.. -
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Visto e mi è piaciuto molto anche a me.
Scriverò presto di più ma l'ho apprezzato davvero tanto, peccato che il romanzo da cui è stato tratto sia inedito in Italia.. -
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sono contenta che ti è piaciuto yeeeeeeeee!!! . -
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Chi c'è in fondo a quella scala? Sandor Stern. 1988.
Thriller psicologico venato di horror molto interessante e dal titolo che con il film non c'entra una beneamata mazza(complimenti come al solito ai traduttori italiani), una storia inquietante e morbosa che si rifà a Psycho e che crea un certo disagio grazie soprattutto all'angosciante presenza di PIN, manichino anatomico con il quale il giovane protagonista crea un legame morboso, una storia che fa riflettere su un interessante messaggio di fondo, una critica alla mancanza di educazione e soprattutto di dialogo da parte dei genitori che comporta nei figli, una volta divenuti adulti, ad avere delle gravi lacune psicologiche.
La regia di Stern è buona così come la colonna sonora e ottima è l'atmosfera malsana che si respira nella casa.
Ottimo anche il cast, David Helwett perfetto nella parte del bravo ragazzo deviato(Anthony Perkins docet) così come Terry O'Quinn che nei panni di PIN fa paura soltanto a guardarlo(e ad ascoltarlo grazie alla bravura del suo doppiatore).
Ci sono due scene per me altamente disturbanti().SPOILER (clicca per visualizzare)l'amplesso tra PIN e un'infermiera e la scena nella camera da letto della zia, davvero terrorizzante
Il finale invece è per me ambiguo(.SPOILER (clicca per visualizzare)la sorella Ursula distrugge il manichino e Lion ne prende il suo posto, perdendo così definitivamente quel poco di sanità mentale che gli era rimasta)
Una misconosciuta chicca horror/thriller, peccato per il titolo italiano assolutamente fuorviante e soprattutto peccato che il romanzo da cui è stato tratto sia credo inedito in Italia.. -
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Il fatto che il libro non sia mai stato edito in Italia e che il film sia sconosciuto in Italia è già una garanzia che abbia degli ottimi contenuti.
Il libro poi l'ho trovato in formato elettronico, in inglese..