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La colorizzazione è una tecnica cinematografica digitale che permette l'aggiunta di colore a filmati in bianco e nero; è stata sviluppata nella seconda metà del ventesimo secolo ed è stata al centro di controversie nel campo cinematografico.
Non riesco a capire perchè la cinematografia si opponga alla colorizzazione. Io trovo invece sia una tecnica moderna per far rivivere le stesse emozioni dell'epoca.Secondo me non dovrebbero più trasmettere film in B/N,che dovrebbero invece vedere solo gli appassionati...
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Perché è vandalismo. Nel 90% dei casi l'illuminazione, scenografia e costumi vengono rovinati dall'aggiunta del colore quando non era stato originariamente inteso dal regista.
Poi c'è il discorso morale, è giusto cambiare opere d'arte un secolo dopo la loro creazione perché "ormai ci siamo aggiornati"? Dove sta l'ascensore nel Colosseo insomma? No.
Scendendo nella tecnica non è che sia una pratica proprio precisa, stando ore e ore su una foto si può ottenere un risultato vero-simile se chi esegue il processo conosce molto bene la teoria del colore e la fotografia. Su UNA foto. Ora per 24-25 foto al secondo per la durata di 1/2 ore... ovviamente diventa un processo che consuma tempo e non si può pretendere che ogni frame sia perfetto.
Considera poi che molti di questi registi son morti quindi chi è che decide se il film viene colorizzato o no? Se la fotografia si adegua bene all'aggiunta del colore? Se non si rovina completamente l'atmosfera? Queste decisioni creative andrebbero prese dal regista e dop in fase di pre-produzione, non da un tizio a caso 50 anni dopo in una sala buia.
Poi il colore esiste dal 39 (anche prima in realtà) ma si è continuato a girare in bianco e nero per anni dopo, vuoi per i costi, vuoi per preferenze stilistiche, vuoi perché per molti il colore era solo un effetto speciale. Ci sono casi di film RECENTI intesi in bianco e nero e rovinati dall'insistenza della produzione di averli a colore, vedi The Mist o la versione europea alternativa de L'uomo che non c'era, perché dovremmo andare a rovinare anche i film che l'hanno scampata? Orson Wells scelse di girare i suoi film in bianco e nero e dubito che la fotografia molto contrastata e che punta tutto sul chiaroscuro funzionerebbe allo stesso modo con l'aggiunta del colore, che proprio distrae l'occhio e non ci fa percepire allo stesso modo le varie sfumature di grigio. Fotografia è dipingere con la luce dopotutto, il bianco e nero ne è la forma più pure.
E infine cosa dovremmo fare appunto di tutti i film nuovi intesi in bianco e nero? Che dovremmo fare di chi gira volutamente i propri film in pellicola 16mm o in 4:3 per avere un look nostalgico?
Va bene per i documentari, nulla più.
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1 replies since 29/3/2020, 11:37 77 views
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