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Chiamami col tuo nome
Un film di Luca Guadagnino. Con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois.
Titolo originale Call me by your name. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 132 min. - Italia, Francia, USA, Brasile 2017. - Warner Bros Italia uscita giovedì 25 gennaio 2018.CITAZIONEEstate 1983, tra le province di Brescia e Bergamo, Elio Perlman, un diciassettene italoamericano di origine ebraica, vive con i genitori nella loro villa del XVII secolo. Un giorno li raggiunge Oliver, uno studente ventiquattrenne che sta lavorando al dottorato con il padre di Elio, docente universitario. Elio viene immediatamente attratto da questa presenza che si trasformerà in un rapporto che cambierà profondamente la vita del ragazzo.
fonte MyMoviesTrailer
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AlessandroVG.
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La storia d'amore omosessuale fra un giovane e un professore in villeggiatura viene trattata con sensibilità,ma il tutto sa di già visto e i personaggi,che citano filosofia e parlano lingue diverse senza problemi,sono decisamente troppo snob per il contesto della storia. Ma Guadagnino rappresenta spesso la borghesia snob e su questo forse dovrebbe lavorarci un po'. Film non da Oscar e mi stupisce la candidatura nella categoria principale.
Voto 5
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Non sono molto d’accordo 
L’ho visto al cinema proprio qualche giorno fa, l’ho trovato davvero meraviglioso. Non conosco gli altri lavori del regista, ma qui per me è stato molto bravo a gestire qualsiasi aspetto, non guardavo un film così emozionante da un bel po’! Si racconta la nascita dell’amore tra questi due ragazzi in modo molto sensibile sì, e pure con romanticismo e con tanta passionalità, il regista osa e lo fa benissimo, c’è un bell’eros! E tra le altre cose poi, è molto toccante il discorso finale che fa il padre del protagonista, che può sembrare magari una cosa scontata da buttare lì, ma assolutamente non lo è...
Il tutto si svolge nella nostra Italia, fotografia ed ambientazioni bellissime, e c’è stata anche una certa bravura nel ricostruire il periodo storico in cui è raccontata la vicenda, nei più minimi particolari! Specialmente la colonna sonora mi è piaciuta, è molto mirata e precisa. Ho apprezzato davvero tutto di questo film, mi ha emozionata moltissimo, a mio avviso la candidatura all’oscar è meritata. Come è meritata anche quella a Timothée Chalamet come miglior attore! E aggiungo che mi dispiace un sacco che invece sia stato completamente snobbato Armie Hammer, mi ha davvero sorpresa! Come attore devo dire che l’ho sempre trovato inutile
non mi aspettavo proprio fosse capace di essere così intenso, ed anzi... secondo me, è stato ancora più incisivo di Chalamet in alcuni frangenti, l’ho completamente rivalutato!
Film bellissimo, tenero, sensuale, struggente e romantico, come pochi altri nel suo genere hanno saputo essere.. -
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Bel commento. Sono attratta da questo film che tra l'altro dovrebbe essere il terzo e ultimo film della "trilogia del desiderio" sempre dieetta da Guadagnino.
Mi piacerebbe vedere gli altri due prima di questo. -
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Nemmeno Melissa P.?
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Anche a me ispira (sulla carta almeno).
Edited by lola92 - 11/2/2018, 10:50. -
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Ma sai che l'avevo completamente rimosso??? mi era proprio sfuggito quel film, una ciofeca XD Ecco perché non me lo sono più filata questo regista Incredibile il salto di qualità che ha fatto! E in giro sto leggendo che avrebbe già in mente i sequel di Chiamami col tuo nome.... Vedremo!
Però non ero a conoscenza della trilogia del desiderio di cui parla Sidney, appena mi riesce li recupero anche quelli, sono curiosa adesso!
Edited by Angelica_ - 5/2/2018, 17:44. -
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Visto finalmente e mi ha colpito in positivo.
Anche a me è piaciuta l'ambientazione, l'affresco di un piccolo paese italiano in un'estate anni '80, tra la natura e gli elementi più "folkloristici" (tipo quei barretti che ci sono solo in Italia e sono aperti esclusivamente durante l'estate, dove trovi giusto il Calippo e le sigarette), sembrava tutto molto bucolico e idilliaco.
Lo sviluppo della storia tra Elio e Oliver l'ho trovato molto delicato e incredibilmente erotico.SPOILER (clicca per visualizzare)povera pesca però
Forse qualche elemento da cartolina di troppo (tipo la vecchina sconosciuta a cui chiedono un bicchiere d'acqua, non so quanto fosse molto plausibile anche negli anni '80 andare nel cortile di uno sconosciuto e non essere accolti con il fucile spianato, piuttosto che con comprensione), che strizza non poco l'occhio ad Hollywood, ma glielo perdono.
Anche a me la cultura sconfinata della famiglia e di Elio stessa mi ha lasciato perplessa, quante caspita di lingue parlano?
Il film è incentrato sul primo amore, visto con lo sguardo di Elio, appannato da Eros e dalla nostalgia e quindi ha tutto i contorni sfumati dell'idealizzazione.
Il senso è racchiuso nel discorso finale del padre di Elio:.SPOILER (clicca per visualizzare)il nostro cuore con gli anni si "svuota" e diventiamo sempre più disillusi e ci doniamo (e ci crediamo, come Oliver forse) sempre meno, nonostante ciò Elio è stato molto fortunato a vivere questa storia, perché non capita a tutti e anche perché allora una cosa del genere era più proibita di ora e ai tempi del papà - che sospetto sia segretamente gay, ditemi la vostra- ancora di più
Nel complesso gli do un bell'
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Ecco discorso di accettazione di James Ivory in seguito alla vittoria dell'Oscar per la categoria Miglior Sceneggiatura Non Originale: CITAZIONE"Tutti noi - spero- abbiamo vissuto una storia d'amore importante che è finita male e alla quale comunque siamo sopravvissuti. È una situazione universale. È la storia del primo amore e di come ti fa sentire e di come ti lascia. Tutti possiamo identificarci in essa".
Ivory ha inoltre aggiunto che scrivere la storia di un amore così giovane a quasi 90 anni l'ha fatto ringiovanire.. -
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Grazie Lola per averlo postato. Si è stato molto bello... E comunque una piccola soddisfazione per noi italiani anche se di Italiano c'era solo il regista Sono sempre più curiosa di vedere questo film che purtroppo al cinema vicino a me non l'hanno proiettato...
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Molto bello e ben fatto. La storia é semplice e non fa una piega.
Il corso della trama è il solito di altre storie d'amore già viste, con due protagonisti che sono uno l'opposto dell'altro. Il ragazzino alle prime armi e vittima dell'insicurezza data dall'inesperienza e il più grande più consapevole di ciò che fa senza troppe paranoie.
Grazie però all'ambientazione e tutto ciò che ne deriva, trasmette una certa spensieratezza rispetto alle vite di chi ci sta dentro. Effetto nostalgia assicurato, specialmente per chi è cresciuto in paesini o ci ha passato qualche volta le vacanze.
Che si tratti di una relazione omosessuale non influisce significativamente, a parte il timore che si venga a sapere, accentuato dal periodo e ambiente sociale in cui si svolge il tutto.
Il finale tristissimo era l'unico possibile (tanto l'ha già spoilerato Ivory nel suo discorso, che troll), anche perché spesso funziona meglio del lieto fine.. -
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Chiamami col tuo nomeLuca Guadagnino - 25 gennaio 2018 |
