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Jodorowsky's Dune
Un film di Frank Pavich. Con Alejandro Jodorowsky, Michel Seydoux, H.R. Giger, Chris Foss, Brontis Jodorowsky. Richard Stanley.
Documentario, durata 130 min. - USA 2013.CITAZIONENel 1975 dopo il successo di nicchia di El Topo e quello più clamoroso (specie in Europa) di La montagna sacra Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi di Frank Herbert. Il suo Dune, doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto (e ottenuto!) la partecipazione di un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss oltre all'esperto di effetti speciali Dan O'Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. A preproduzione finita e storyboard completo però è mancato il completamento del finanziamento da Hollywood e il film non si è mai fatto. Almeno non nella maniera in cui Jodorowsky l'aveva immaginato.
fonte MyMoviesTrailer
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Uno dei più grandi rimpianti della storia del Cinema, nonché una delle idee più saccheggiate da Hollywood dagli anni '70 ad oggi.
Siamo a metà degli anni '70, l'ambizione di Jodorowsky per realizzare la trasposizione cinematografica del capolavoro fantascientifico di Frank Herbert, Dune, era smisurata.
Era riuscito a raccogliere attorno a sé un cast ed uno staff stellare, che comprendeva, tra gli altri, Salvador Dalì (a cui avevano promesso un compenso da 100.000$ al minuto, senza però dirgli che la sua parte consisteva in tutto di 3/4 minuti), Amanda Lear, Mick Jagger, Orson Welles, David Carradine, Pink Floyd, Magma, Dan O'Bannon, Chris Foss, Jean "Moebius" Giraud e H.R. Giger.
Aveva preparato storyboard e sceneggiatura (impressionanti e curatissime, a quanto si può vedere durante questo documentario, e che presupponevano ad un film di una durata di quasi 10 ore), le aveva mandate a tutti i principali produttori hollywoodiani ma nessuno ebbe il coraggio di finanziarlo e il progetto naufragò.
Ma pochi anni dopo gente come Giger e Foss, che non aveva mai lavorato nel cinema, venne chiamata a collaborare a vari progetti. Ed è impressionante notare come film quali Alien, I predatori dell'arca perduta, la trilogia originale di Star Wars, Prometheus, Contact, Blade Runner e via dicendo presentino somiglianze con quanto c'era nello storyboard di Dune e nelle intenzioni di Jodo.
Era decisamente troppo avanti per l'epoca, troppo ambizioso - e forse lo è ancora oggi - ma pur senza essere mai stato realizzato, il Dune di Jodorowsky ha influenzato gran parte del cinema degli ultimi decenni. E la speranza è che un giorno o l'altro qualcuno finalmente abbia il coraggio di dar vita a quest'idea; d'altronde come afferma Jodo stesso nel finale del documentario, sceneggiatura e storyboard sono ancora lì, a disposizione di chiunque volesse realizzarli, anche dopo la sua morte.. -
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Aggiungo che poi Jodorowsky è un personaggio tale che anche solo stare a sentirlo raccontare aneddoti è tempo ben speso. Insieme a Herzog credo sia uno dei registi viventi più eccentrici e interessanti da ascoltare (anche gli accenti fanno la loro parte). . -
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Jodo è matto come un cavallo, altroché. Piace pure a me starlo a sentire, anche perché le sue passioni le vive intensamente e quando ne parla riesce a trasmettere il suo entusiasmo e il suo modo di vedere le cose. È anche un provocatore, e lo dimostra pure in questo documentario in alcune occasioni come nella scena dei soldi. E a me piacciono i provocatori.
Però il suo inglese è terribile, farebbe meglio a parlare solo spagnolo..
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Jodorowsky's DuneFrank Pavich - 2013 |
