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Life: Non oltrepassare il limite
Life
DATA USCITA: 23 marzo 2017
GENERE: Thriller, Fantascienza
ANNO: 2017
REGIA: Daniel Espinosa
ATTORI: Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson, Ryan Reynolds, Hiroyuki Sanada
SCENEGGIATURA: Rhett Reese, Paul Wernick
FOTOGRAFIA: Seamus McGarvey
MONTAGGIO: Frances Parker, Simon Burchell
MUSICHE: Jon Ekstrand
PRODUZIONE: Columbia Pictures, Nvizage, Skydance Productions
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
PAESE: USACITAZIONEIl film racconta la storia dell'equipaggio di una stazione spaziale internazionale in procinto di fare una delle scoperte più importanti della storia: raccogliere la prima prova di una vita terrestre su Marte. Quando l'equipaggio inizia a svolgere le prime ricerche sul campione, capirà di trovarsi di fronte una forma di vita più intelligente del previsto.
fonte ComingSoonTrailer
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Visto ieri in lingua originale. Non aspettatevi un capolavoro della fantascienza. Se invece vi accontentate di un filmetto un po' b-movie, con tinte horror, può andare bene. "Il cattivo", chiamiamolo così, non è abbastanza carismatico per arrivare ai livelli di Alien e La cosa, anche per quanto riguarda il semplice aspetto e per il fatto che viene mostrato troppo spesso, a mio parere, perdendo di fascino e mistero. La recitazione in dei punti l'ho trovata eccessivamente drammatica. Comunque ci sono scene che visivamente mi sono piaciute poi c'è il fascino dell'ambientazione nello spazio. Inoltre un po' di ansia me l'ha messa. Quindi in generale posso dire che mi è piaciucchiato a metà, perché ha delle pecche che non lo fanno essere all'altezza di altri film dello stesso genere. . -
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allora tutto spoiler.
non mi sono addormentata ma poco c'è mancato, non mi sono piaciute le morti, tutte come dire passate un po' come se fosse palese che dovessero morire, questo è andato, bene chi è il prossimo? tutti molto efficienti a chiudere sportelli, tranne Rory che invece li apriva, e ha fatto una morte del Cassius, da povero coglione, intelligenzia dovrebbero avere sti 'stronauti come primo requisito o sbaglio?
poi occhi belli, tale dottoressa che mi sbaglia l'andamento delle due capsule finali, e quindi mi spara il mostrazzo sulla terra, abbarbicato attorno al suo caro collega al quale ha fatto mille promesse e non ne ha mantenuta una, e lei si è autosparata nello spazio più profondo....vabbè....
e il povero dottore di colore che giocava con 'a creatura, come un bimbetto, senza preoccuparsi delle più banali norme di sicurezza, ma va bene così....
carina la sequenza iniziale con tutta la panoramica gravitazionale dell'interno dell'astronave.
mi sono mancate tante troppe cose, prima fra tutte l'aggressività, ce n'era poca nella creatura, e poche scene ad hoc, e poi sti scienziati, manco uno che mi ha fatto provare dispiacere, ah si, il jappo che doveva tornare alla moglie che aveva appena partorito, di lui mi è spiaciuto, tutti gli altri meteore.
la creatura era fatta bene. simpatica fino a prova contraria, ma pareva ancora da vetrino, non completa insoma.
tinte horror dei miei zebedei. scusa Lola. drammaticità dove?
io sono de panza, e quindi m'è mancata la sostanza
questa rece la dedico alla gina Sid, che tantamente voleva che io postassi qui anziché su telegrammo.
Edited by PENELOPE29 - 29/4/2017, 10:44. -
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Stavo preparando la finestra spoiler, ma a quanto pare questa volta non servirà.
Sono d'accordo con molte cose dette da voi: trama un po' monotona, morti troppo simili (un po' di fantasia, perdincibacco!), ma il fascino dello spazio e l'aspetto psicologico (dramma + senso di impotenza di fronte a questa creatura, con l'aggiunta di una spruzzatina ci claustrofobia) tengono a galla il film. Il finale, poi, è davvero spettacoloso: un po' inquietante, molto tragicomico.
Un film tutt'altro che imperdibile, ma nonostante i difetti, si lascia guardare.. -
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La pellicola, nonostante nuoti nella finzione più pura, fa riflettere, e anche di molto, per via di semplici fattori facilmente comprensibili.
Di sicuro non siamo le uniche forme di vita presenti in tutta la Via Lattea e oltre: è probabile, anche se non ancora certificata, la presenza di organismi monocellulari reagenti agli stimoli, anche se non, in qualche modo, alieni.
Il finale spaventa di molto, anche perché, se mai succedesse uno scenario del genere nella realtà, l'umanità, così come noi siamo abituati a conoscerla, rischierebbe davvero l'estinzione: Calvin, il nome dell'alieno proveniente da Marte, è un essere notevolmente intelligente, e lo è così tanto da non possedere alcuna debolezza, o, almeno, codesta non è mai stata scoperta dagli sventurati protagonisti, perciò tutto viene reso estremamente raccapricciante dal clima di estrema desolazione e futuro crepuscolo umano che il finale cela inesorabile..