Infernal Affairs 3

Andrew Lau - 2003

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    Infernal Affairs 3



    Un film di Andrew Lau. Con Andy Lau, Tony Leung, Kelly Chen, Dao Ming Chen, Edison Chen, Sammi Cheng, Leon Lai, Lam Ka Tung, Carina Lau, Dao Ming Chen.

    Titolo originale Wu jian dao 3. Thriller, durata 110 min. - Cina, 2003.


    CITAZIONE
    Un noir in cui si spara pochissimo. Un poliziesco che trascende nel fatalismo e nell'elegia dell'eroe (Yan-Tony Leung, un poliziotto infiltrato in crisi di identitą) e nella condanna della sua nemesi (Ming-Andy Lau, anch'egli infiltrato ma nel senso opposto). Infernal Affairs III non potrebbe vivere senza il capostipite della saga, al quale si intreccia in maniera quasi simbiotica; ma quello che potrebbe sembrare un limite, ovvero la sua mancanza di autonomia, lo rende al contrario un esperimento di cinema senza precedenti, che apre e poi socchiude squarci profondi nella complessitą dell'animo umano.

    fonte MyMovies

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    Questo film rappresenta l’ending stilisticamente ideale della serie di culto il cui primo capitolo avrebbe ispirato nel 2005 Martin Scorsese alla realizzazione di The Departed.
    Sono pochissimi gli innesti della trama che lo differenziano dai suoi precedenti, poiché si presenta come un midquel, e quindi da episodio intermediario tra i due capitoli, questo si prefigge l’obiettivo di approfondire attraverso uno stile allucinato e onirico alcuni punti della storia dei due poliziotti. Facendo da perfetto collante il numero 3 si inserisce perfettamente, come una pistola nella sua apposita federa, alla dipartita dell’eroe interpretato da Tony Leung mostrandoci i rimorsi, la crisi e il dramma della sua nemesi, Andrew Lau.

    Il tutto è a mostrarcelo un montaggio alternato, è un film che vive di flashback mai didascalici, apparendo piuttosto chiarificatori e rivelatori sicchè non sono privi di quegli scorci del passato che spiegano anche il rapporto tra il poliziotto buono e i loschi uomini con cui a suo tempo entrò in affari.
    Più che un semplice corollario dei due rivali, cosa a cui fortunatamente si scampa e non era facile visti i connotati di molti film di questo tipo, una sceneggiatura intelligente e piena di idee si impegna, con l’incentivo della psicanalista e moglie di Lau da cui poi divorzierà dopo il fattaccio, di approfondire volta per volta le personalità dei poliziotti e di quella stessa donna che in un certo modo li teneva legati.
    Anche questo essere un po’ sperimentale fa’ sì che Infernal Affairs 3 si discosti dall’identità da noir poliziesco inventando un genere la cui regia esalta impregnandolo di un certo romanticismo che è in antitesi con la violenza iperbolica e cruda degli altri due.
    Le scene del primo capitolo, virate qui in un bianco e nero caustico, suonano infatti come dei trilli allarmanti di ciò che è già successo o succederà a breve, si contrappongono ad una messa in scena che fa della lentezza uno dei suoi dettagli, è chiaramente un film che ci mette un po’ a decollare ma non è detto che ciò rappresenti un punto a sfavore, semplicemente aderisce allo spirito combattuto di un uomo che ha perso praticamente la moglie e a quanto pare anche il lavoro trovandosi a fare i conti coi suoi errori. E’ bene che questo frangente sia drammaticamente più elevato e di certo aspettarsi un film diverso non può giovare allo scorrere di due ore che ho trovato comunque intense e capaci di far riflettere sullo scorrere inesorabile del tempo.
    Un film molto bello che racchiude un’importante “triade” di attori cinesi tra i più talentuosi della loro generazione.

    Voto 7.5
     
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1 replies since 29/10/2016, 16:01   46 views
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