[Recensione] Predestination

A cura di Ellie02

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3   Like  
     
    .
    Avatar

    Attore non protagonista

    Group
    Critico
    Posts
    4,371
    NSC Top Player
    +1,206

    Status
    Offline

    Predestination



    Il tempo. Quante volte scrittori, poeti, artisti hanno trattato il tema del tempo? Moltissime. Questo particolare argomento sembra stimolare le menti di ciascuno di noi; forse perché è proprio il tempo a scandire lo scorrere delle nostre giornate o perché i misteri che porta con sé sono affascinanti e, allo stesso tempo, oscuri. Come molti intellettuali, anche numerosi registi hanno cercato di sviscerare tutte le variabili di quella che spesso viene definita quinta dimensione. Ci si è occupati del tempo passato, del ricordo e della memoria, del tempo futuro, della possibilità e dell’utopico (o più frequentemente distopico) evolversi dei nostri destini; si è descritto il tempo lineare ed il tempo ciclico, il tempo storico e quello interiore. Ma ciò che negli anni ha maggiormente incantato gli estimatori della fantascienza e non sono i viaggi nel tempo ed i paradossi temporali.

    Nel 2015, con un anno di ritardo rispetto all’uscita in altri Paesi, si è affacciato sui nostri schermi un film apparentemente di poco conto ed interesse, passato un po’ in sordina tra le grandi produzioni hollywoodiane; un film svantaggiato anche per la sua distribuzione durante una torrida estate, in cui la calura ha ostacolato l’uscita fuori di casa, anche se nelle sale cinematografiche c’è l’aria condizionata. Il film in questione è “Predestination”, diretto dai fratelli Michael e Peter Spierig, una “piccola” produzione australiana, che ha saputo realizzare un’opera di rilevo, basandosi sul racconto “Tutti voi zombie” di Robert A. Heinlein del 1959.
    Questo film racconta di un uomo, un investigatore, alle prese con un pericoloso attentatore seriale; la sua missione è quella di scovarlo e fermarlo, prima che le stragi da lui causate si ripetano nuovamente. Il termine “nuovamente” non è casuale, in quanto il protagonista fa parte di un’agenzia che si avvale dei viaggi nel tempo per contrastare la criminalità. L’investigatore, dopo essersi lasciato sfuggire il terrorista per un soffio ed essere rimasto gravemente ustionato, si lancia nella sua ultima missione, la sua finale corsa contro e attraverso il tempo. Il suo viaggio inizia nel passato alla ricerca degli indizi necessari per la risoluzione del caso.

    P_00809



    Sulla trama di “Predestination” non è possibile dire altro; ci si può soffermare solo sui primi minuti, in quanto questo film è un’esperienza narrativa che va vissuta in prima persona, senza lascarsi influenzare o condizionare in alcun modo. Ciò che si può aggiungere, però, è che questo non è un film d’azione in senso classico e nemmeno un film di fantascienza puro. E’ un racconto, una narrazione, che si dipana, a poco a poco, attraverso le immagini confuse che appaiono sullo schermo. Lo spettatore diviene una novella Arianna, che, come lei, segue il filo fornitogli da un esterno benefattore alla ricerca della verità.
    Questo è un film dove non prevale esclusivamente la dimensione contorta e complessa dei paradossi temporali, spesso trattati dalla moderna cinematografia, ma è forte, invece, la componente umana. Si impara a conoscere la travagliata storia dei protagonisti, facendo propri i loro turbamenti e le loro difficoltà; si cresce e si cambia insieme a loro; si comprende sempre più la loro eterogenea natura con il confondersi della dimensione temporale. “Predestination” è una di quelle storie che porta a domandarsi se ci sia un destino, se sia tutto scritto nelle nostre vite, se una nostra azione o decisione possa cambiare le sorti della nostra ed altrui vita.

    Da un punto di vista della struttura narrativa il film può risultare complesso nella prima parta, ma più si fanno proprie le dinamiche dei viaggi e dei loop temporali, più la trama si chiarisce nella sua linearità. A supporto della comprensione viene anche la sceneggiatura, molto ben scritta, in cui prevalgono i monologhi ed i dialoghi, rispetto alle scene d’azione pure e semplici; proprio in questo senso è un film che può accontentare i gusti di un largo pubblico. Alcune particolari tematiche trattate potrebbero turbare o disturbare i più, ma, se analizzate nell’ottica del paradosso, troveranno sicuramente il loro senso di esistere all’interno del racconto. L’amore, il senso di giustizia, la moralità sono tutti aspetti che in questo film vengono distorti, così come la distorsione porta il tempo a ripiegarsi su se stesso. Ed anche in questo si ritrova la potenza dell’opera.

    Predestination



    Ethan Hawke e Sarah Snook regalano una buona prova attoriale, anche se in “Predestination” è la storia complessiva la vera protagonista; il lavoro dei singoli diviene funzionale alla narrazione, un fondamentale contribuito nello sbrogliare la matassa di questo particolare racconto.

    Sono molti i film che hanno trattato le tematiche dei viaggi nel tempo e dei paradossi temporali, dalla famosa trilogia “Ritorno al futuro”, ai recenti “Looper”, “Source Code”, “Triangle” e alla serie “Day Break”, fino al capolavoro di Terry Gilliam “L’esercito delle 12 scimmie”. Nonostante in ciascuna di queste opere si possano apprezzare diverse sfaccettature di queste tematiche, dalla dimensione scientifica a quella grottesca, da quella distopica a quella della lotta contro il tempo, non mi era, personalmente, mai successo di trovare un film, appartenente a questo filone, in cui la dimensione umana fosse preponderante rispetto alla struttura fantascientifica della storia. Proprio questo aspetto mi ha fatto maggiormente apprezzare questo film, annoverandolo tra quelli che più mi hanno convinta del passato 2015.

    Lasciatevi invischiare nelle trame del tempo e guardate “Predestination”.

    Edited by Sidney - 30/4/2016, 18:12
     
    .
0 replies since 19/4/2016, 16:25   93 views
  Share  
.