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Fuocoammare
Un film di Gianfranco Rosi. Con Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana, Pietro Bartolo, Giuseppe Fragapane, Maria Signorello, Francesco Paterna, Francesco Mannino, Maria Costa.
Documentario, durata 107 min. - Italia, Francia 2016. - 01 Distribution e Luce Cinecittà uscita giovedì 18 febbraio 2016.CITAZIONEianfranco Rosi racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che va a scuola, ama tirare sassi con la fionda che si è costruito e andare a caccia di uccelli. Preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che quel mare, negli ultimi vent'anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome trovandovi spesso, troppo spesso, la morte.
fonte MyMoviesTrailer
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io francamente non griderei al capolavoro, anche se mi è piaciuto. I sottotitoli ci volevano per tutto il film (invece che solo in alcuni punti). Nonostante sia un documentario è riuscito a coinvolgermi parecchio la scena finale è da brividi . -
.I sottotitoli ci volevano per tutto il film (invece che solo in alcuni punti).
Non per me
Ma i sottotitoli c'erano in tutte le parti in dialetto, volerli anche durante i dialoghi in italiano mi pare esagerato
In ogni caso è un bellissimo documentario, non quel tipo di film però che ci si aspetterebbe sotto tale genere. Il regista si limita a mostrare ciò che avviene durante e dopo l'arrivo dei barconi diretti a Lampedusa. Non da informazioni, non da statistiche o bilanci, mostra nella più totale semplicità cosa si ritrovano a vivere coloro che arrivano e coloro che devono aiutarli, con tutte le difficoltà del caso per gli uni e per gli altri.
È un esempio lampante di come le sole immagini possano valere più di mille parole o discorsi ridondanti, inoltre pone l'accento sul fatto che prima di essere immigrati queste persone sono innanzi tutto esseri umani, come lo siamo noi e gli addetti ai lavori che se ne prendono cura con una solidarietà infinita che pare quasi surreale nel clima d'odio che spesso si crea alle notizie dell'arrivo di un ennesimo barcone.
Parrallelamente, ed in contrapposizione, viene mostrata la tranquillissima vita di un ragazzino che non ha altri pensieri se non quello di studiare e giocare.
Dopo averlo visto ed essendo per me un documentario a tutti gli effetti capisco e condivido il pensiero di Sorrentino a proposito della possibile candidatura come miglior film straniero. La vedo difficile che venga premiato, semplicemente perchè è più un film da festival che da Oscar. Avendo sfornato nell'ultimo anno diversi film validi, sarebbe stato più furbo proporne un altro e lasciare a questo tutta la libertà di concorrere per il miglior documentario, con possibilissima vittoria.
Per me è uno dei più belli che abbia mai visto.. -
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non erano in tutte le parti in dialetto...per questo dicevo. -
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Per chi come me se lo fosse perso:
http://www.raiplay.it/video/2016/09/Fuocoa...97823423b4.html. -
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Non ricordo, ma non mi pare d'aver notato ciò...boh.