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Chiamatemi Francesco - Il Papa della gente
Un film di Daniele Luchetti. Con Rodrigo De la Serna, Sergio Hernández, Muriel Santa Ana, José Ángel Egido, Alex Brendemühl, Mercedes Morán, Pompeyo Audivert, Paula Baldini.
Commedia, Ratings: Kids+13, durata 94 min. - Italia 2015. - Medusa uscita giovedì 3 dicembre 2015.CITAZIONEJorge Bergoglio è uno studente come tanti nella Buenos Aires degli anni Sessanta, con amici e fidanzatina, quando decide di entrare a far parte dell'Ordine dei Gesuiti. Vorrebbe diventare missionario in Giappone ma non gliene viene data l'opportunità, perché da subito deve apprendere la virtù dell'obbedienza: sarà proprio questa a porlo di fronte alle scelte più importanti della sua vita, perché dovrà distinguere fra i doveri verso la propria coscienza e la sottomissione al regime dittatoriale di Videla e allo strapotere dei proprietari terrieri in una terra polarizzata fra grandi ricchezze e grandissime povertà.
fonte MyMoviesTrailer
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Lo sto guardando. Domani vi so dire. . -
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Poi qualcuno mi spiegherà il senso di fare un film biografico su una persona che è famosa solo da un paio d'anni. Se per caso rimanesse in carica una ventina d'anni, quando muore che si fa? Una saga di 10 film?
Detto questo il film in sé e per sé non è malaccio, ai miei occhi ha il pregio di non scadere nel melodrammatico-patetico come il 99% dei film biografici (eppure i pretesti per farlo c'erano, ma Luchetti non ha ceduto alla tentazione di suscitare la lacrima facile). Inoltre non era facile fare un film laico sul Papa, ma Luchetti ce l'ha fatta. La religione viene lasciata in secondo piano, anche se ogni tanto fa capolino ma mai prepotentemente, dunque è un film per tutti e non solo per i chierichetti della domenica.
Poi è interessante lo scorcio che viene offerto dell'Argentina in quegli anni così delicati. Ci sono milioni di film sul nazi-fascismo, sul comunismo e sugli ebrei, ma praticamente nessuno sul peronismo, sulla dittatura di Videla e sui desaparecidos. È una ricostruzione molto ben fatta, oggettiva, chiara.. -
.Poi qualcuno mi spiegherà il senso di fare un film biografico su una persona che è famosa solo da un paio d'anni. Se per caso rimanesse in carica una ventina d'anni, quando muore che si fa? Una saga di 10 film?
Detto questo il film in sé e per sé non è malaccio, ai miei occhi ha il pregio di non scadere nel melodrammatico-patetico come il 99% dei film biografici (eppure i pretesti per farlo c'erano, ma Luchetti non ha ceduto alla tentazione di suscitare la lacrima facile). Inoltre non era facile fare un film laico sul Papa, ma Luchetti ce l'ha fatta. La religione viene lasciata in secondo piano, anche se ogni tanto fa capolino ma mai prepotentemente, dunque è un film per tutti e non solo per i chierichetti della domenica.
Poi è interessante lo scorcio che viene offerto dell'Argentina in quegli anni così delicati. Ci sono milioni di film sul nazi-fascismo, sul comunismo e sugli ebrei, ma praticamente nessuno sul peronismo, sulla dittatura di Videla e sui desaparecidos. È una ricostruzione molto ben fatta, oggettiva, chiara.
99%, percentuali importanti eh, sei sicuro?
Se mia mamma mi paga il biglietto quando va lei, lo vedrò. -
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Mi è piaciuto molto come film. E poi mi piace che sia stata raccontata la dittatura di Vileda, un periodo della storia che mai si racconta, e che i libri spesso sottovalutano. Nemmeno a scuola si nomina, eppure è stato un periodo drammatico per l'alrgentina.
Ho trovato bravo l'attore che interpreta il giovane Bergoglio, e ho apprezzato anche le immagini reali della fine: le sequenze dell'elezioni di Papa Francesco del 2013. Mi ha fatto ricordare l'ansia di quella sera, quando eravamo tutti incollati alla tv ad aspettare "abemus Papa".
Solo una cosa mi viene da dire: di solito la biografia di una persona celebre la si fa dopo la sua morte...io se fossi in lui mi preoccuperei.
Comunque guardatelo perchè non è male.. -
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Premetto di essere ateo e che sono contrario al clero e alla chiesa pertanto non conoscevo la storia di Papa Bergoglio e non so quanto il film sia fedele. Quindi mi limiterò a giudicare il film che c'entra poco con la chiesa e con 'dio' (non aspettatevi il solito film da far vedere nelle ore di religione)
Un film mediocre che parte molto bene e che suscita subito un pò di curiosità.
Oltre alla vita di Bergoglio ci sono scorci dell'Argentina di quei tempi sotto la dittatura di Videla (uno dei pochi motivi per vedere questo film) che rendono più interessante il film, altrimenti piatto persino noioso.
Sceneggiature e riprese comuni per la tipologia di film.
Saggia la scelta del cast, sebbene poco famoso in Italia, nel quale ci sono molti elementi nativi di quei luoghi.
Ho apprezzato il film solo per la storia che fa da sfondo alla vita di Bergoglio.
Si può fare a meno di vederlo.
VOTO 4/10.
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Chiamatemi Francesco - Il Papa della genteDaniele Luchetti - 03 dicembre 2015 |
