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Nosferatu - Il Principe della Notte
Nosferatu: Phantom der Nacht
GENERE: Drammatico, Horror
ANNO: 1978
REGIA: Werner Herzog
SCENEGGIATURA: Werner Herzog
ATTORI: Klaus Kinski, Isabelle Adjani, Bruno Ganz, Roland Topor, Walter Ladengast, Dan Van Husen, Jan Groth, Carsten Bodinus, Martje Grohmann, Rijk de Gooyer, Clemens Scheitz, Lo van Hensbergen, John Leddy, Margiet van Hartingsveld, Jacques Dufilho
FOTOGRAFIA: Jörg Schmidt-Reitwein
MONTAGGIO: Beate Mainka-Jellinghaus
MUSICHE: Popol Vuh
PRODUZIONE: WERNER HERZOG FILMPRODUKTION, ZDF, GAUMONT
DISTRIBUZIONE: 20TH CENTURY FOX (1979) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT, DE AGOSTINI, L'UNITA' VIDEO
PAESE: Germania, Francia
DURATA: 105 Min
FORMATO: VISTAVISION 35 MM (1:1.85) - EASTMANCOLOR
TRAMACITAZIONEJonathan Harker, incaricato di trattare con il richiedente Conte Dracula l'acquisto di una vecchia casa di Wismar, lascia l'Olanda e si dirige verso la Transilvania nonostante l'opposizione della giovane moglie Lucy che nel contempo ha sofferto paurosi incubi. Anche gli abitanti del villaggio rumeno e gli zingari accampati nelle vicinanze del castello diroccato fanno il loro possibile per trattenere lo straniero che testardamente prosegue. Il vecchio Conte Dracula non ha quasi più nulla di umano, firma senza trattative l'atto di acquisto e ben presto aggredisce Jonathan e lo vampireggia. Ciò fatto, il "principe della notte" si imbarca per raggiungere Lucy della quale ha ammirato l'effige su di un medaglione del marito e che vuole conquistare. Il signor Harker, mentre ha ancora dei barlumi di coscienza umana, comprende la situazione e si avvia verso Wismar a cavallo. Dracula e Jonathan raggiungono la meta quasi contemporaneamente. Il primo, seminata la peste nera nel paese, si appresta a conquistare Lucy. Il secondo, invece, ormai fuori di sé, non può difenderla. Lucy, scoperto il segreto del Conte su di un vecchio libro, lo annienta offrendosi a lui e trattenendolo presso di sé sino a che il gallo ha già annunziato il sorgere dell'alba. Jonathan, presa conoscenza della propria condizione di "Nosferatu", parte furiosamente per continuare l'opera di Dracula.
fonte ComingSoonTrailer
Video
Edited by Angelica90 - 12/2/2016, 12:24. -
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Al classico di Bram Stoker viene dedicata una o forse più trasposizioni cinematografiche mediamente ogni 10 anni, parodie incluse. Alcune di queste sono divenute tasselli immortali del cinema come Nosferatu (1922) che ha consacrato universalmente la maestria di F. W. Murnau, o altre che hanno reso immortali interpretazioni di grandi attori protagonisti come Bela Lugosi in Dracula (1931) e Christopher Lee (scomparso da poco 
) in Dracula il vampiro (1958).
Un posto speciale è doveroso riservarlo alla collaborazione più importante tra l'istrionico Klaus Kinski e il visionaro Werner Herzog, che da buon tedesco e da buon amante del cinema, riserva con Il Principe della Notte un tributo al capolavoro ridondante di Murnau, anche con una bellissima fotografia pastellata non trascura mai l'essenziale taglio espressionista, dando vita ad un horror metaforico e filosofico.
Non posso prima manifestare il mio sconforto nell'aver scoperto che la scheda di un film simile fosse stata assente fino ad ora e di quanto poco si parli di questo film e di questo regista in generale per dare piuttosto tanta visibilità a che so... Dracula Untold che dal trailer sembra Batman, ma va beh...
La storia è quella che tutti sanno: un borghesuccio di Wismar, Jonathan Harker, agente immobiliare del XIX secolo intraprende un viaggio di lavoro che lo porterà alla corte del conte Vlad, o Dracula, o che dir si voglia Nosferatu, per convincere questi ad acquistare un bene immobile. Nel venire a conoscenza della bellezza della consorte di Harker, l'oscuro signore si fionderà ad insaputa del protagonista dalla sua bella moglie, lasciata sola ed inerme tra le mura di casa propria.
Il primo riferimento che Herzog compie al venerato collega degli anni '20 sta già nel titolo, ricordo che Murnau si vide costretto, date necessità di diritti, a cambiare nome scegliendo appunto Nosferatu che in Lituano significa Immortale/Non morto.
E' chiaro fin da subito nel vedere il protagonista rapportarsi agli zingari della Transilvania, che dietro il viaggio del protagonista, che dovrebbe essere una comune impresa lavorativa, si celano significati molto più profondi, quelli di una borghesia incosciente, radicata nella propria casa e nei propri affetti, capace di rapportarsi solo goffamente a quanto il mondo di fuori ha da offrire.
Il Conte Dracula, in tutto questo rappresenta la sublimazione di quella stessa borghesia, dalle ricchezze inestimabili e un'immortalità che sa più di condanna che di benedizione, un uomo solo intrappolato in un castello grande e isolato, un microcosmo funebre e desolante ritratto da ottimamente da Herzog che nei dialoghi riesce ad imprimere un'esistenzialismo che in un contesto gotico quale è quello raccontato da Stoker, almeno cinematograficamente, non ha eguali.
Il Dracula che Kinski ci regala spaventa suscitando quasi compassione, nel suo essere affranto riesce a far odiare l'immortalità e qualsivoglia ricchezza, cose che farebbero gola a chiunque. Del tutto privo ormai di un minimo senso dell'ospitalità, l'unica cosa capace ancora di dargli una botta di vita è la bellezza di una donna che non gli appartiene ma con cui sarebbe desideroso di condividere l'eternità.
Ecco perchè questo film non è solo un horror ma anche un dramma della solitudine che naviga incessantemente tra vita e morte, giorno e notte, bene e male, amore e indifferenza, scienza e fede, noto e ignoto.
Alcuni critici hanno ipotizzato addirittura una correlazione tra la peste provocata dai ratti, e il nazismo, ma a me sembra la solita retorica da imbrattatori anche se personalmente trovo questo climax molto suggestivo, sicuramente uno dei punti di maggior rilievo artistico raggiunti da Herzog nello stravolgere diametralmente Wismar, quella che nella prima metà del film pareva essere una Venezia del Nord, una fogna animata da ratti infetti e un vampiro che se ne va a spasso come niente fosse. Non esistono forze dell'ordine e la gente se ne sta barricata in casa come se un perenne coprifuoco fosse stato appena attuato. La scena del banchetto di una famigliola rassegnata all'aperto è memorabile, come memorabile dal punto di vista estetico è un po' tutto il film: l'arrivo di Herker al castello, il viaggio del conte in nave, l'attracco di quest'ultima al molo, il personaggio di Roland Topor, il breve piano sequenza con camera a spalla che insegue Herker nel corridoio, e il concitato finale, tutto curato nel dettaglio, con continui rimando pittorici. La colonna sonora dei Popol Vuh e le musiche di Wagner danno un ulteriore tocco in più che giova anche sul piano orrorifico e lirico dell'opera.
La suzione da parte del Conte Kinski ai danni dell'eterea Adjani con la mano sinistra che preme sui seni di lei è assai ben fatta, certo non raggiunge l'eros del Dracula di Bram Stoker di Coppola ma è quel tipo di frame che non si dimentica.SPOILER (clicca per visualizzare)
Mi è piaciuto anche Bruno Ganz, in uno dei suoi ruoli chiave, per l'occasione doppiato da Ferruccio Amendola. Uno dei punti deboli è forse rappresentato dal Dottor Van Helsing, che Hollywood ci ha abituati a vedere come un esperto cacciatore di mostri, magari anche playboy, in questo film però è una figura abbastanza debole, un anziano scettico che ripone ogni assoluta verità nella razionalità della scienza. Una nota un po' stonata.
Guardatelo e ammiratelo.
Voto 9
Edited by Paranoyd - 10/7/2015, 13:10. -
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Ti dirò. .. All'università nemmeno ce lo hanno nominato questo! Ecco perché non lo si conosce xD
Insomma probabilmente non ha dato nulla di più a quello che già c'era, nessuna innovazione..... -
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Mi avete fatto venire una curiosità pazzesca!! 
Confesso la mia ignoranza,non conoscevo l'esistenza di questo film prima di aprire il forum adesso!
Amo il personaggio di Dracula e ho visto alcuni film al riguardo.
Ho guardato quello degli anni 30 con Bela Lugosi.Mi è piaciuto,film molto fascinoso!
Ne ho guardato un altro con Frank Langella protagonista,ma al contrario non mi è piaciuto.Mi è sembrato quasi una caricatura!Boh..
Il mio preferito è quello di Coppola!Bellissimo,non ne fanno più di film così!!Mi è capitato di riguardarlo giorni fa e l'ho anche commentato.Insuperabile Gary Oldman.
Ho avuto modo di guardare al cinema Dracula Untold,e un pò di ragione a Paranoyd gliela devo dare.
E' vero,per come è stato rappresentato,il personaggio sembra quasi un supereroe!Gli hanno tolto alcune caratteristiche tipiche,prima fra tutte la "sensualità".Il film non ammalia,non "seduce".O almeno,a me ha fatto questo effetto.Ma in compenso c'è tanta azione e devo dire che mi è piaciuto lo stesso!Hanno voluto rappresentare un qualcosa di diverso,e secondo me se la sono cavata bene.Temevo in un qualcosa di molto peggio sinceramente!
Tornando a Nosferatu,ho guardato la scena che avete postato su,e mi ha molto colpita!Tanto che sono andata a cercarmene altre sul web.Lo guarderò tutto per bene appena mi è possibile!!!
Non credo riuscirà a farmi dimenticare il Dracula di Coppola,ma sembra davvero un bel film!!. -
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Finalmente sono riuscita a vedere questo film dall'inizio alla fine, infatti avevo visto qualche pezzo senza però riuscire mai a vederlo per intero. I ricordi che avevo di alcuni pezzi del film e il commento professionale e appassionato di Paranoyd mi hanno spronata ulteriormente a volerlo riconsiderare e a gustarmelo integralmente.
Per quanto riguarda la fotografia pastellata credo che faccia da cornice perfetta e che si sposi benissimo con tutta l'atmosfera angosciante che è riuscito a creare il regista durante il film. Il taglio espressionista direi che è il pilastro portante del film, infatti si concentra molto sul lato emotivo dei personaggi piuttosto che su quello oggettivo, rappresentandoli in modo grottesco con una recitazione che ha basi teatrali più che cinematografiche, infatti le reazioni a volte sembravano forzate, esagerate anche grazie ai gesti ampli.
Il film ha un taglio decisamente inquietante, nonostante non ritengo si possa (più) definire un horror, la fotografia era assolutamente azzeccata, mi sono piaciute molto le scene sulla spiaggia deserta dove il colore predominante era il bianco il che la rendeva estremamente gelida e quella del Conte Dracula che accoglie nel suo castello (alquanto pittoresco) il suo ospite, scena arricchita da una fotografia più buia e paurosa e impreziosita con particolari raccapriccianti, come il singolare orologio a cucù, lo strano banchetto con un particolarissimo bicchiere e i gargoyle scolpiti sul caminetto. Le ambientazioni isolate, i paesaggi rustici e rigogliosi riuscivano a renderlo ancora più sinistro e tenebroso.
Trovo molto interessante il personaggio di Nosferatu proprio per la sofferenza che prova per la condanna del dover vivere per l'eternità, che come diceva giustamente Paranoyd, egli considera più come una condanna che una benedizione. I dialoghi sono essenziali e ridotti all'osso ma racchiudono tutto quello che c'è da dire, senza scadere in inutili ripetizioni e spiegazioni. I silenzi sono una parte fondamentale per la riuscita del film, infatti si ripetono più di una volta durante il corso del film.CITAZIONEIl Dracula che Kinski ci regala spaventa suscitando quasi compassione, nel suo essere affranto riesce a far odiare l'immortalità e qualsivoglia ricchezza, cose che farebbero gola a chiunque. Del tutto privo ormai di un minimo senso dell'ospitalità, l'unica cosa capace ancora di dargli una botta di vita è la bellezza di una donna che non gli appartiene ma con cui sarebbe desideroso di condividere l'eternità.
Ecco perchè questo film non è solo un horror ma anche un dramma della solitudine che naviga incessantemente tra vita e morte, giorno e notte, bene e male, amore e indifferenza, scienza e fede, noto e ignoto.
Quoto ogni singola parola. Non potevi descriverlo meglio.
Riporto due frase che dice Nosferatus nel film, che sono un po' il ritratto abbozzato del personaggio:
“Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri.”
"La mancanza di amore è la più crudele e abietta delle pene."
Insomma le atmosfere, la fotografia, la musica, i silenzi e la recitazione mi hanno più che convinta. Nonostante il personaggio di Nosferatu ogni tanto ti strappi un sorriso o una risata, per alcune particolari posizioni che assume o per come corre nella piazza deserta o per come trasporta indisturbato le bare dal molo (?) al cimitero, però penso che il suo personaggio mantenga una certa dignità e che fondamentalmente sia un personaggio veramente drammatico, triste e tormentato.
Bruno Ganz, che nel film interpretava Jonathan Harker, ci ho messo tutto il film per capire che era l'attore che aveva interpretato Hitler ne “La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler”!!
Bel film.
Edited by Enny - 11/7/2015, 02:20. -
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Finalmente sono riuscita a guardare questo film!!Ne avevo la scimmia da quando ho scoperto questa scheda!!
Mi è piaciuto moltissimo!!Mi ha coinvolta e catturata!Vi basti sapere che non ho sentito il caldo!!Ebbene si,c'erano 6.342 gradi Celsius là fuori,ma per due orette me ne sono scordata!
Affascina sin dalle prime immagini,con una colonna sonora bellissima,spesso riproposta durante il film,che aiutava molto a rendere la sensazione di "timore".
Bellissimi gli spazi aperti in cui sono state girate alcune scene!Scenografie stupende,in particolare il castello del Conte!
Questo film è diretto e recitato benissimo!Kinski...devo confessare che non conoscevo questo attore,e mi sono andata a cercare qualche altro suo film,perchè mi ha troppo incuriosita!!E' stato bravissimo!
Ci sono due scene che mi hanno particolarmente attirata:
-quella della cena tra il Conte e Harker!Quando Jonathan si taglia il dito e il Conte smania per quella gocciolina di sangue.Da lì fino a quando non finiscono vicino al camino la mia faccia era questa O.O (voglio anche io quell'orologio a cucù!);
-la scena in cui il Conte si intrufola in camera di Lucy e lei lo "rifiuta".Kinski in quel frangente è stato quasi viscerale.Mi ha trasmesso tutta la solitudine e disperazione del personaggio.
Quanto mi è piaciuto Bruno Ganz!E anche la Adjani è stata bravissima!Ha recitato con gli occhi,non le è servito altro.Mi trovo d'accordo su quanto è stato detto sul personaggio di Van Helsing.Oltre al fatto che non mi è piaciuto come è stato rappresentato,secondo me è un personaggio che avrebbe meritato più rilievo.L'ho trovato un pò anonimo.
Concludo confessandovi che Dracula di Bram Stoker di Coppola rimane il mio preferito.Quel film ha una verve particolare che me lo fa mettere un gradino sopra a tutti quelli che ho visto.
Ma Nosferatu di Herzog è un gioiellino che consiglio a tutti di guardare!Specie a chi è amante del personaggio di Dracula come me.E' una versione che non potete perdervi.
Edited by Angelica90 - 21/7/2015, 10:51. -
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Ciò che ho trovato più bello è la fotografia, la capacità di cogliere e trasmettere la bellezza naturale di certi panorami e di saperla contestualizzare all'interno dei temi del film. Meravigliosi, in particolare, gli scenari montuosi che fanno da sfondo alla camminata del protagonista verso il castello nella prima parte del film, si coglie perfettamente quell'idea romantica/ottocentesca del "Sublime", la natura che sovrasta nella sua immensità l'uomo, lo meraviglia e lo atterrisce, e che riesce efficacemente a trasmettere il senso del mistero, dell'attesa verso un male che al momento non si rivela in pieno, ma si avverte come dietro un velo trasparente. C'è un momento in cui sembra davvero di star dentro al celebre dipinto di Friedrich "Viandante sul mare di nebbia". La storia di per sé non è particolarmente originale, e nel finale appare perdere un pò di mordente. Forse eccessivamente lento nel ritmo, ma in certe parti è una lentezza che non annoia ma funzionale alla comunicazione dell'attesa, quel senso crescente di tensione, nella nave di Nosferatu che man mano si avvicina alla città. Poco dialogico, tanti silenzi, che se da un lato contribuiscono a questo senso di attesa (però più efficace nella prima parte, dove ancora l'elemento maligno ancora non si è svelato del tutto, che nella seconda, dove i fatti appaiono ormai esplicitati), dall'altro non rendono giustizia al sempre affascinante doppiaggio italiano di Ferruccio Amendola. Affascinante l'eterea bellezza di Isabelle Adjani nei panni di Lucy, perfetta incarnazione della purezza femminile, unica possibile resistenza al male. . -
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Mi è piaciuto talmente tanto che me lo sono visto in tedesco e inglese oltre che in italiano naturalmente e poi l'ho anche comprato, il comparto audio del dvd è scarso purtroppo, ma attendo un bluray rampante restaurato (non quello uscito di recente), non perdo la fede!!!!
Per me questo film è poesia....Kinski è drammaticità e melanconia, e l'Adjani è sublime ed eterea delicatezza..
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