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Macbeth
Un film di Roman Polanski. Con John Stride, Francesca Annis, Jon Finch, Martin Shaw, Terence Bayler, Nicholas Selby, Stephan Chase, Paul Shelley.
Titolo originale Macbeth. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 140 min. - Gran Bretagna 1971. -CITAZIONEAnno mille, Scozia. Macbeth assassina il re e prende il suo posto. Poi uccide tutti i testimoni, infine i parenti e gli amici. La spirale finisce soltanto quando Macbeth viene, a sua volta ucciso.
fonte MyMoviesTrailer
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Questo è un film che io adoro e che è sempre in grado di provocarmi dei brividi alti tre metri!
Piccola parentesi: il film è del 1971; se andate a vedere la filmografia di Polanski noterete che per un periodo di quattro anni (ovvero dal 1968 al 1971) non ha più fatto film, a causa della tragedia accaduta alla moglie, Sharon Tate, e al loro figlio non ancora nato. La Tate è stata assassinata a pugnalate in casa sua dai membri della setta dellaCharles Manson's Family. Questo fu il primo film che Polanski diresse dopo la tragedia successa alla sua famiglia. Infatti i toni del film sono cupi, lugubri e molto crudi. Il film contiene scene abbastanza brutali e non cerca di mistificare minimamente l'orrore. È un film veramente molto bello. Tratto dall'omonima opera shakespeariana, (forse anche una delle mie preferite tra le tragedie di Shakespeare) affronta temi come la stregoneria, l'invidia, la follia, il rimorso e la brama di potere.
Polanski è riuscito perfettamente a rappresentare una tragedia, nel vero senso della parola! Il cast è strepitoso: Jon Finch (Macbeth) riesce ad unire le espressioni di tormento a quelle bramose di potere, dando così una caratterizzazione indimenticabile al proprio personaggio. Francesca Annis (Lady Macbeth) ha fatto anche lei la sua parte, mettendo in scena l'unica Lady Macbeth che non scada nel ridicolo. Infatti ne ho viste altre che, con le loro interpretazioni teatrali, riuscivano sempre a caratterizzare il personaggio in modo sì tragico, ma un po' forzato... lei invece è riuscita a mediare tra il tragico e la follia senza sembrare finta. Ho adorato anche il breve scorcio sulla coppia felice e l'idea che farà scaturire poi l'intera tragedia, andando anche a logorare il loro rapporto.
Il tutto incorniciato dalla fotografia cupa, la quale rende ancora più vivida nello spettatore l'angoscia di Macbeth. Le uniche scene luminose infatti sono quelle iniziali (ovvero quando Macbeth torna a casa dalla moglie) e l'incoronazione, nella quale scena il colore predominante è il bianco, come quello del vestito di Macbeth, che si staglia su il cielo lattiginoso che fa da scenografia alla scena.
E' stata particolare la scelta di Polanski di ritornare sugli schermi cinematografici e di voler rappresentare proprio una tragedia, dopo quello che gli era successo, e sopratutto il volerla condire con così tante scene schiette e crude. In questo modo è riuscito, senza grandi fronzoli, a creare un pathos accentuato dalla crudezza e la dimensione fortemente tragica di certe scene è probabile che derivi dal dramma appena subito e si riflettono molto bene nell'opera registica. Ho letto tantissime recensioni dove si lamentavano proprio di questa caratteristica del film. Ma io dico: non poteva scegliere un soggetto migliore e un modo migliore di rappresentarlo, altrimenti non si sarebbe chiamata tragedia e non sarebbe stata inserita nel genere di film drammatici. A volte la gente fa proprio delle congetture stupide e inconcludenti... per non parlare dei miei compagni di classe che continuavano a lamentarsi che il film fosse noioso e lento. Noioso e lento? NOIOSO E LENTO?? Stendiamo un velo pietoso.
I ritmi del film sono assolutamente incalzanti e studiati, dando ad ogni scena la sua importanza.
Film stupendo, che va assolutamente guardato in religioso silenzio e lontano dagli stolti!
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Macbeth (1971)Roman Polanski - 1971 |
