Rollerball

Norman Jewison - 1975

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    Rollerball



    GENERE: Fantascienza
    ANNO: 1975
    REGIA: Norman Jewison
    SCENEGGIATURA: William Harrison
    ATTORI: James Caan, John Houseman, Maud Adams, John Beck, Moses Gunn, Pamela Hensley, Barbara Trentham, Nancy Bleier, Ralph Richardson, Shane Rimmer, Burt Kwouk, John Normington, Robert Ito
    FOTOGRAFIA: Douglas Slocombe
    MONTAGGIO: Antony Gibbs
    MUSICHE: André Previn
    PRODUZIONE: NORMAN HARRISON
    DISTRIBUZIONE: UNITED ARTISTS - WARNER HOME VIDEO (MINI SCUDI) - DVD MGM/20TH CENTURY FOX (2002)
    PAESE: USA
    DURATA: 125 Min
    FORMATO: NORMALE

    CITAZIONE
    Nel mondo del futuro, cessata ogni guerra con quella delle Corporazioni, tutta l'umanità è pianificata da un "Sistema" retto dalle indicazioni di un Cervello Elettronico e dai "Direttori Corporativi". L'esecutivo, pago di guidare politica ed economia, offre ai cittadini ogni mezzo di sussistenza e di svago. Esiste persino un Giuoco, il Rollerball che, drammatico e violento, ha lo scopo di incanalare negli stadi le potenziali energie degli individui. Popolarissimo campione mondiale di questo gioco è Jonathan, che, capitano della squadra di Houston, si appresta nel decimo anno della carriera ad affrontare le squadre di Madrid, di Tokio e di New York. La sua fama, tuttavia, e la sua tendenza all'indagine nonchè alla riflessione personale è pericolosa per il Sistema; e, di conseguenza, l'esecutivo gli fa pervenire l'ordine di ritirarsi solennemente dopo la prima delle tre decisive partite.

    fonte ComingSoon

    Trailer

    Video



    Edited by Viky017 - 24/1/2016, 15:57
     
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    Farò un commento breve non-spoiler, poiché mi sembra di aver capito che poca gente lo abbia visto.

    Premetto: questo film non è un capolavoro, i capolavori sono altri, però ho trovato più di un elemento interessate e una trama che, secondo me, reggeva abbastanza bene.
    Ho trovato molto interessante questa specie di gioco distopico, ovvero il Rollerball, si tratta di una pista circolare su cui gli atleti delle due squadre, muniti di pattini a rotelle e elmetti, girano in tondo cercando di buttarsi giù a vicenda, prendere la palla e buttarla in una specie di "canestro". Il tutto condito con motociclette per permettere loro di riprendere velocità e regole abbastanza leggere su quanto riguarda il contatto tra squadre. Insomma... è un gioco abbastanza violento e la dinamica di questo gioco mi ha fatto entrare subito in sintonia con il film.
    Mi è piaciuta molto la motivazione del perché la gente sia così affascinata e attratta da questo gioco, infatti è il gioco che più apprezza il mondo distopico di Rollerball, proprio perché tutte le violenze nel mondo erano state soppresse e vietate. Andare a vedere questo sport per loro era per loro l'unica valvola di sfogo per tutta la violenza che era stata repressa.
    E' anche abbastanza interessante il solito rapporto società-individuo-potere. Anche se in questo caso specifico è meno approfondito rispetto ad un “Mondo nuovo” o a “1984”, però è stato interessante vedere le reazioni di alcuni personaggi, sopratutto quella di Jonathan, che farà di tutto per non sottomettersi al potere, nonostante la Corporazione userà più di un trucchetto sporco per portarlo dalla sua parte.
    Lo so, sono stata parecchio vaga, ma non volevo fare spoiler ma nello stesso tempo volevo riuscire ad incuriosire qualcuno xD Non so quanto ci sarò riuscita... ma io ci ho provato xD
     
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    Futuro come lo immaginavano negli anni '70,distopia ed uomo contro il sistema...come poteva non piacermi questo film?Bello.
     
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    adorissimo questo film!!!
     
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    Film veramente bello.
    Ennie ha detto bene, non è un semplice film sportivo inserito in un contesto fantascientifico (nel 2018 precisamente :lol:), ma un film che vuole indagare i rapporti tra individuo e potere che condiziona anche i legami affettivi, proprio come nelle migliori distopie.
    L'individuo, la star del Rollerball impersonata da James Caan è inquieto. Il tipo umano su cui una dittatura corporativa ma soft come quella del film ha meno presa, proprio per la sua indole dubbiosa e critica. E' un personaggio esistenzialista e ribelle, molto ben scritto. Ricorda un po' il Guy Montag di Farenheit 457 di Ray Bradbury, di uomo perfettamente integrato nel sistema ma che per un motivo o per un altro comincia a nutrire sospetti sulla società in cui vive, anche se in questo caso la scintilla scatta quando al protagonista viene imposto di ritirarsi e lasciare la squadra per motivi commerciali (rendere epocale la serie tv che stanno girando sulla sua carriera), quindi la matrice della ribellione ha tratti individualistico-edonistici e non social-intellettuali come il più profondo Montag. L'evoluzione del personaggio avviene gradualmente, attraverso una serie di interrogativi: il più interessante è il dialogo che intrattiene con la sua prima moglie
    palesemente in combutta con le Corporazioni per persuaderlo a ritirarsi

    a proposito della libertà. Si domanda "cos'è la libertà?" e si dà anche una risposta piuttosto solenne e filosofica "la libertà non ha a che fare con il benessere".

    Come Sidney Poitier ne La calda notte dell'ispettore Tibbs (capolavoro di Norman Jewison) anche qui il protagonista si trova a doversi scontrare contro una società ostile, un microcosmo da rivoltare come un guanto ma saldamente in balia dei propri preconcetti che da razziali si fanno socio-economici come si converrebbe ad un film di questo genere.

    Anche il discorso sul Rollerball come sport è tutto dire: un mix di football americano, hockey, pallacanestro e con il cambio di regole deciso a tavolino per la finale, abbiamo anche il wrestling all'ultimo sangue. Tutto in perfetto stile americano, tutto come è ovvio che sia rimanda all'antico schema del panem et circenses.
    Il film ha un remake uscito nel 2018, l'anno in cui è ambientato l'originale, che è assolutamente consigliato.

    voto 7.5
     
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    Per fortuna del regista del film originale (a cui preferisco 'Death Race 2000' o 'The Running Man'), quello del remake (John McTiernan) si è fatto invece tre anni di carcere per dirigerlo.
     
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6 replies since 13/6/2015, 10:45   77 views
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