La rabbia giovane

Terrence Malick - 1973

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    La rabbia giovane
    Badlands


    locandinapg1



    GENERE: Drammatico
    ANNO: 1973
    REGIA: Terrence Malick
    SCENEGGIATURA: Terrence Malick
    ATTORI: Martin Sheen, Sissy Spacek, Warren Oates, Ramon Bieri, Alan Vint, Gary Littlejohn, John Carter, Bryan Montgomery, Gail Threlkeld, Terrence Malick, Howard Ragsdale, John Womack Jr., Dona Baldwin, Ben Bravo, Charles Fitzpatrick
    FOTOGRAFIA: Brian Probyn, Tak Fujimoto, Stevan Larner
    MONTAGGIO: Robert Estrin
    MUSICHE: George Tipton
    PRODUZIONE: BADLANDS COMPANY, JILL JAKES PRODUCTION, PRESSMAN-WILLIAMS
    DISTRIBUZIONE: PIC
    PAESE: USA
    DURATA: 90 Min
    FORMATO: 35 MM (1:1.85, da negativo: 1:1.37) - TECHNICOLOR

    TRAMA
    CITAZIONE
    La 15enne Holly, orfana di madre, con papà si trasferisce dal Texas in una cittadina del Sud Dakota. Il primo giovane che l'avvicina è Kit, senza arte né parte, attualmente raccoglitore di immondizie. Licenziato dal Comune per riduzione di quadri, il ragazzo pensa di avere soddisfatto i desideri del padre dell'amichetta che lo ha esplicitamente scartato come partito per la figlia. Kit e Holly, viceversa, diventano inseparabili e amanti. Quando il genitore si oppone decisamente a questa amicizia, Kit lo uccide e ne brucia la casa con il cadavere. Da quel momento i due giovani fuggono verso il Canada, lasciandosi alle spalle i cadaveri di inseguitori o di sospetti delatori, come il povero Cato, amico di Kit come raccattaimmondizie. Giunti nel Montana, proprio mentre Holly decide di lasciare Kit, stanca del vagabondaggio e sempre più impressionata per i facili omicidi dell'amico, i due vengono raggiunti dalla polizia

    fonte ComingSoon

    Trailer

    Video



    Edited by Angelica90 - 12/3/2016, 10:06
     
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    Non credevo mancasse anche la scheda del film d'esordio di Malick :m12:
    Ok, dopo aver dato voce a del lieve stupore, cercherò di scrivere qualcosa di intelligente su 'sto film, tanto per non smentirmi :m33:

    Dunque, questo primo film di Malick era stranamente l'unico che mi mancava e appaiono chiari e limpidi quelli che sarebbero diventati i cardini del cinema di questo regista-filosofo, purtroppo poco prolifico.
    Anni 50. Un bel giorno, la giovane Holly (Sissy Spacek) dall'aria sbarazzina e i capelli rossi, da poco trasferitasi col severo padre (Warren Oates) dal Texas al Sud Dakota, riceve l'interesse di un giovanotto ribelle che ti atteggia da James Dean, il suo nome è Kit (Martin Sheen).
    Tra i due sarà subito amore, ma l'avversione del padre di lei porterà Kit ad ucciderlo in completa nonchalance, quasi incurante del proprio gesto per poi convincere l'ormai orfana Holly a non avvertire la polizia. Insieme fuggiranno lontano dopo aver incendiato la casa del padre, lasciandosi lungo il tragitto una scia di sangue che comprometterà la loro unione.
    Badlands trae ispirazione da una vicenda di cronaca nera realmente accaduta all'inizio degli anni '50, la storia effettivamente ha il sapore di quei road-movie alla Bonnie & Clyde a cui siamo da tempo abituati, questo deve essere uno dei primi di produzione americana (in Italia ci aveva già pensato Dino Risi 10 anni prima con Il Sorpasso). La cosa che però rende questo film un prodotto non ordinario è proprio il fattore Malick, che con la sua regia: campi larghi panoramici e inquadrature minimali ad immortalare la fauna circostante, assottiglia la linea che intercorre tra film e opera d'arte, aumentando il gusto visivo mediante la potenza delle immagini. Il bello è che tali immagini non sono di circostanza o riempimento, ma un tocco caratteristico del suo modello di fare cinema e di comunicare qualcosa a chi le guarda, propinando l'immensità della natura e dello spazio aperto in generale, la vasta e variegata presenza animale che ci gira attorno, imprime alle sue pellicole un senso di inutilità desolante, una visione nichilista tipica dell'essere umano, lo stesso vuoto stampato sul viso di Kit quando fredda le sue vittime, la stessa apatia di cui parla Holly. Per chi vuole apprezzare al meglio questa capacità di Malick consiglierei la visione de I Giorni del Cielo, in cui fotografia delle immagini e musica raggiungono picchi espressivi di altissimo livello, qui il risultato è leggermente inferiore, la colonna sonora è meno coinvolgente nonostante le canzoni di James Taylor e Nat King Cole e alcune soluzioni di trama adottate nel finale (che preferisco non svelare) possono essere analizzate con occhio critico.
    Gli attori mi sono piaciuti molto, anche se non impazzisco per le rosse Sissy Spacek l'ho trovata abbastanza accattivante, al suo primo grande lavoro di gioventù (dopo sarà la volta di Carrie) riesce, strano a dirsi, a comunicare con i suoi occhi l'innocenza e la purezza di chi si aspettava, con ingenuità, una fuga romantica che poi non è stata. Notevole il contrasto col compagno Kit, figura centrale, raccontata e svelata dalla voce fuori campo di Holly, nel seminare morte con una tale insofferenza è agghiacciante e nel destino amaro che lo aspetta
    La sedia elettrica

    pare non cogliere il minimo disturbo per quanto è immerso nel proprio vuoto, lo si vede addirittura scherzare con i poliziotti che gli hanno dato la caccia come se fossero vecchi amici, quindi una visione nichilista che definirei cosmica, che si parli di vita o di morte.
    E' interessante la costruzione del personaggio maschile, non si sa nulla di lui e le cose che si capiscono sul suo conto derivano non da quello che egli dice, ma da quello che non dice, o lo fa per lui la sua compagna e quando sul finale si accenna ad una probabile redenzione personale che non potrebbe avvenire comunque, considera l'ipotesi di servire la legge per quanto è bravo ad andare a cavallo e a sparare, segno di chi evidentemente è cresciuto vedendo troppi film western.
    Questo film ispirò Bruce Springsteen a realizzare una bella canzoncina che si chiama Nebraska suonata con l'armonica ma era il 1982 e allora non si commetteva un sacrilegio a chiamarlo Boss :lol:

    Voto 8
     
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1 replies since 4/6/2015, 16:01   32 views
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