Batman v Superman: Dawn of Justice

Batman v Superman: Dawn of Justice è tra i cinecomics più "chiacchierati" degli ultimi anni. In primis lo sgomento generale per la scelta di Ben Affleck nei panni di Batman, quel cavaliere oscuro inarrivabile di Christopher Nolan pareva essere ineguagliabile, e la scelta di Affleck sembrava già dal principio una catastrofe. Erano nate persino delle raccolte firme per mandare a casa il povero vecchio Ben!
Poi la presentazione del film al Comic-Con del 2013 di San Diego aveva alzato altri rumors... E con grandissima attesa sbarca al cinema in Italia il 24 marzo e sbanca le tasche degli italiani mandando i botteghini alle stelle.

Alla regia torna Zack Snyder, già regista de "L'uomo d'acciaio", ma non solo, come produttore esclusivo troviamo niente meno che il bravo Nolan.
Fin qui le premesse sembrano un po' un'altalena di aspettative. Male per gli attori, bene per quello che sarà lo svolgimento e la narrazione filmica.

Iniziamo dal principio. La trama. A mio avviso, banale.
Il film inizia con dei Flashback sul passato di Bruce Wayne e della lotta di Superman contro Zod vista ne "L'uomo d'acciaio".
In sostanza Bruce, alias Batman, non crede nella bontà di Superman e viceversa. Il cattivo di turno, ossia il caro vecchio Lex Luthor (che qui tanto vecchio non è, anzi...) approfitta di tutto ciò e li mette uno contro l'altro. E... poi nient'altro. Nel mezzo per riempire un po' la storia e allungare un po' la durata del film, creano un processo contro Superman diventato ormai quasi un terrorista anziché un eroe.

La tematica principale della pellicola è, dunque, la questione etica sull’essere eroe, argomento già visto e rivisto anche nei cinecomics targati Marvel.
Gran parte della pellicola è infatti incentrata su come il mondo, la gente, i media, internet... vedono i super eroi e di come loro vivono questa pressione. Come sempre anche qui l'amore la fa da padrona, perché è proprio l'amore per una donna che rende Superman fragile, mentre per Batman... Batman... Batman non si sa Lui ha più problemi con se stesso in realtà. E difatti a tratti, anzi, diciamo sempre, pare più un sequel della trilogia di Nolan. Ci sono molti rimandi apparenti a quella trilogia, anche se il vecchio fidato amico Alfred, qui è super tecnologico. Piccoli dettagli sulla sua vita passata, e non parlo dell'infanzia, ma del fatto che il cavaliere oscuro era sparito per un po', alcune immagini che potrebbero rimandare al vecchio nemico Joker (o l'enigmista?), i toni molto cupi del protagonista e molti altri.
Qualvolta si rimane un po' basiti e non si capisce effettivamente cosa vogliano raccontare. Il film si dimezza totalmente tra i due super eroi, i quali chi per un motivo e chi per un altro attraversano delle crisi esistenziali rivolti sia a loro stessi che al loro antagonista. E, per inciso, ad eccezione degli ultimi minuti, gli antagonisti sono proprio Batman per Superman e viceversa.
Poi finalmente arriva Lex che fa capire chi è il vero cattivo psicopatico. Anche se poi nemmeno lui sa perché sia così effettivamente. Pare che sia un personaggio messo lì a caso, giusto per dare un po' di pepe alla storia. Storia, tra l'altro, molto confusa e parecchio noiosa.
Spesso ci si ritrova a chiedersi da dove vengano alcune scene, se siano messe a caso, se abbiano o avranno poi un senso. Per alcune si trova la risposta, per altre ci si ritrova a distanza di giorni ancora a domandarsi "perché?"; è un po’ un pasticcio di dettagli di trama che si perdono in una gran confusione che a quanto pare non interessa per niente al nostro regista.

Ad ogni modo, e in barba a tutti quelli che lo hanno criticato fin dal principio, Ben Affleck non delude, anzi veste i panni dell'uomo pipistrello, tormentato e umano come se fosse da sempre Batman. Grazie anche alla sua fisicità da una grande prova. Idem Cavill che in questo film sembra ancora di più a suo agio.
Un pollice verso per Amy Adams, proprio inadatta a vestire i panni di Lois Lane, a mio parere ovviamente. Per quanto mi piaccia come attrice, qui non mi ha per niente convinta. L'ho trovata un po' sottotono e noiosa.
Jeremy Irons come Alfred mi è piaciuto, anche se l'Alfred del mio cuore è Michael Caine... inarrivabile proprio. Ma Irons se la cava bene dai, guida persino la Batmobile!! E a proposito di Batmobile... "Mio caro batman, la prossima volta fai guidare Dominic Toretto, almeno forse non ti distrugge l'auto così facilmente, e sopratutto magari la sa guidare !"
Jesse Eisenberg alias Lex Luthor. Estremamente folle e fuori controllo. Quanto mi è piaciuto! E' riuscito a dare nuovo carattere ad uno dei villain più famosi della storia, con alle spalle grandissime prove dei più famosi Gene Hackman e Kevin Spacey. L'unico difetto è proprio la caratterizzazione del personaggio nella trama. Non ha un passato con cui poterci confrontare, ne si sa perché sbuchi così. Ma il problema è della sceneggiatura, non di certo del bravissimo Jesse.
E infine, ma non ultima d'importanza, anzi, grazie a lei il film ha un'impennata di adrenalina, troviamo la super eroina Wonder Woman, interpretata dalla bellissima e perfettissima Gal Gadot. Complimenti a lei, che io avevo già molto apprezzato nella saga di Fast & Furious, oltre ad essere veramente bella è anche molto brava. Nei panni di Wonder Woman poi è fantastica, sensualissima e convincente. La vera e unica star del film, è davvero impossibile non rimanerne colpiti, sopratutto quando entra in scena con le vesti da amazzone! E grazie a lei che il film prende una piccola impronta di interesse.

Snyder, che dire di lui? Non so se dargli l'oscar per il film più incasinato e confuso di sempre o il Razzie per aver creato un film quasi imbarazzante. Se non fosse per gli ultimi 20 minuti. Anche se pare che l'epilogo finale duri di più. E' un epilogo infinito e piuttosto privo di suspense e confuso anche questo, a parte poi la lotta finale effettiva e la conclusione.
Cambi scene repentini e senza collegamento tra loro, l'unica cosa che salvo sono i colori e le scenografie e grazie all'immenso Hans Zimmer, le musiche, che accompagnano perfettamente questa follia disordinata. I dialoghi anche, piuttosto banali e infantili. Capisco tutto, ma questi poveri eroi avranno anche un po' più di profondità dentro di loro. O la tengono solo per le paranoie?

E' davvero un film controverso, credo che lo si possa odiare o amare. Il mito viene raffigurato per quello che è, dando più credito alla forma che alla sostanza. Sicuramente ancora anni luce lontani dalla concorrente Marvel, che nonostante tutto è più capace di fare coesistere più eroi nella stessa pellicola senza creare troppa confusione e instabilità a chi lo guarda.

Non saprei nemmeno se consigliarne la visione. In realtà va visto se si vuole seguire quello che sarà poi tutta la via dei super eroi DC, ma in pratica guardatelo anche mentre state facendo altro