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Harakiri
GENERE: Drammatico
ANNO: 1962
REGIA: Masaki Kobayashi
SCENEGGIATURA: Shinobu Hashimoto
ATTORI: Tatsuya Nakadai, Rentarô Mikuni, Shima Iwashita, Akira Ishihama, Yoshio Aoki, Jo Azumi, Masao Mishima, Ichirô Nakaya, Kei Sato, Tetsuro Tamba, Yoshio Inaba, Ryo Takeuchi, Akiji Kobayashi, Hisashi Igawa
FOTOGRAFIA: Yoshio Miyajima
MONTAGGIO: Hisashi Sagara
MUSICHE: Tôru Takemitsu
PRODUZIONE: SHOCHIKU KINEMA KENKYÛ-JO (TOKYO)
DISTRIBUZIONE: EURO (1963)
PAESE: Giappone
DURATA: 120 Min
FORMATO: 35 MM, GRANDSCOPE
TRAMACITAZIONEIn un giorno dell'estate del 1630, un anziano samurai caduto in disgrazia si presenta al cospetto del signorotto locale. Chiede il permesso di poter fare harakiri e porre così termine alla sua vita di stenti. Prima di uccidersi però, inizia un racconto, parla di suo genero, un giovane samurai che cercava in ogni modo di trovare i soldi per comprare le medicine in grado di curare sua moglie e suo figlio, gravemente ammalati. Caduto in disgrazia, era stato costretto ad uccidersi, secondo i dettami del codice cavalleresco. Il vecchio samurai allora estrae tre codini, emblema dell'onore di un samurai.,. Appartengono ai tre saggi che hanno costretto il giovane a fare harakiri. Ora, i tre, per sottrarsi alla vergogna, si fingono malati. Il vecchio, prima di morire, vuole fare giustizia...
fonte ComingSoonTrailer
Video
Edited by Viky017 - 22/3/2016, 17:11. -
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Che capolavoro ragazzi, uno dei miei film preferiti di sempre. È di una bellezza disarmante e porta in sé una marea di messaggi universali e attualissimi. Tutto ruota attorno al Bushido, all'onore dei samurai e all'harakiri, ma da questi concetti si delinea una metafora che mira a sbugiardare chiunque (in genere il potere costituito) si appigli alla forma esteriore e vuota di un'etica per opprimere i più deboli e indifesi. E poi si possono ricavare tanti altri messaggi morali ed etici da questa storia, ma li lascio scoprire a voi.
Non è il classico film di samurai, è più un dramma familiare dalle tinte teatrali (a tratti quasi un legal-drama) giocato sui numerosi dialoghi, flash-back narrati da diversi punti di vista ed incastri narrativi mirabili che consentono numerosi colpi di scena mentre si dipana la vicenda e nel finale.
Solo nelle ultime scene si ammira un po' d'azione, e che azione! I combattimenti sono coreografati come degli eleganti balletti, in particolare quello finale è da storia del cinema.. -
]Renzo.
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Questo lo segno. . -
Hafufu.
User deleted
Che capolavoro. E io che credevo che i jidaigeki potesse farli soltanto Kurosawa... e invece.
Pur vero che Harakiri non sono solo spade e combattimenti, anzi: è più un processo, una testimonianza che diviene sempre più intricata, di un samurai che chiede al signore feudale di poter avere la cerimonia che spetta ad ogni nobile combattente.
Da lì però, il samurai riuscirà a mettere in ginocchio l'intera corte con scomode verità, mettendo in discussione l'onore del castello.
Bellissimo..