Grand Hotel

Edmund Goulding - 1932

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    Grand Hotel



    Un film di Edmund Goulding. Con Greta Garbo, John Barrymore, Joan Crawford, Lionel Barrymore, Wallace Beery, Lewis Stone, Jean Hersholt, Robert McWade, Purnell Pratt, Ferdinand Gottschalk, Rafaela Ottiano, Morgan Wallace, Tully Marshall, Frank Conroy, Murray Kinnell.

    Drammatico, b/n durata 115 min. - USA 1932.


    CITAZIONE
    Prototipo del film con molti divi e molte storie incrociate. In un grande albergo, una ballerina in declino sta per suicidarsi ma è salvata dall'intervento di un compito gentiluomo, che la fa innamorare e le ridà fiducia nella vita. Ma il gentiluomo è un topo d'albergo e rimane ucciso mentre sta compiendo un ennesimo colpo (stavolta però rubava a fin di bene). Con la storia principale s'incrociano quelle dell'uccisore del ladro, un grosso e volgare industriale tedesco, della sua dattilografa e di un anziano impiegato sofferente di cuore.

    fonte MyMovies

    Trailer


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    Grand Hotel, film tratto dal romanzo di Vicki Baum, fa subito intendere a soli circa 20 minuti dall'inizio della pellicola, che il centro della storia non sarà tanto il racconto in sé ma quanto i divi che ne prendono parte e rendono la pellicola più appetibile.

    Il film è un intreccio di storie, che però perdono molto spesso l'incastro a causa di una sceneggiatura non proprio eccelsa. Pecca in molti punti e a volte non rende nemmeno il valore della storia sufficientemente emozionale.

    Inizia con una presentazione dei personaggi che effettuano varie telefonate, e le riprese balzano qua e la passando di tanto in tanto al centralino del Grand Hotel piuttosto laborioso e movimentato. Quindi da subito si ha l'impressione della seriosità del luogo e della professionalità dei dipendenti che lo sostengono, e delle varie storie che andranno ad intrecciarsi nei vari siparietti che comporranno l'intero Grand Hotel.

    La frase che subito balza all'occhio e che viene ripetuta in conclusione della pellicola "Grand Hotel: gente che viene, che va... tutto senza scopo" citata dallo strano dott. Otternschlag, mi ha fatto subito sorridere. Sopratutto perché recitata dopo la pseudo presentazione dei protagonisti che raccontano le loro storie e i motivi buoni o meno che li legano al luogo. Che non paiono per nulla senza scopo. Anzi saranno il teatro di questa avventura, e che di scopi ne ha parecchi :lol:

    Come detto ci troviamo davanti a grandi stelle del cinema. Una Greta Garbo che interpreta una ballerina di balletto, (madame Grusinskaya) diva molto eccentrica ma che sta soffrendo per l'esibizione di poco successo della sera prima prima. Si sente sola e mentre pensa al suicidio, accanto a lei, a ridarle vigore e speranza, interviene il Barone Felix von Geigern interpretato dal fantastico John Barrymore.
    Di quest'ultimo ne apprezzo in modo particolare l'interpretazione. Sguardi profondi e grane gestualità, mentre alla Garbo che per carità bravissima, ma più nella seconda parte, quando ritorna in albergo dopo il mancato spettacolo da parte sua, preferisco l'interpretazione frizzante e senza pecca di Joan Crawfordn, la dattilografa Flaemmchen, chiamata Fiamma.
    Sorridente, audace, bellissima e geniale nel suo ruolo, Joan Crawfordn, a mio parere è superba.
    Ad ogni modo al cast intero non si può dir nulla, sono stati tutti complessivamente eccelsi. Ed è praticamente grazie a tutti loro che questa pellicola deve il suo successo.

    Lo stile registico non regala nulla di nuovo, ma non annoia, si è sempre dentro una nuova storia che regala nuove emozioni e mantiene un ritmo molto alto.

    Un film che sicuramente consiglio, veloce, di altro ritmo e che gode di alcune delle performance più belle di tutti i tempi, prototipo di quello che nel futuro verrà chiamato all star movies. Genere che, sopratutto di recente, sta prendendo sempre più piede. I motivi, certo, sono differenti. Al tempo la MGM puntava ad un successo assicurato sorretto anche grazie ad una grossa campagna pubblicitaria, mentre oggi assistiamo a pellicole piene di grandi personaggi che sono ormai un po' troppo in là con l'età per nuovi grandi film e allora si uniscono a creare nuovi probabili successi, calandosi, solitamente, nei ruoli che più li hanno resi famosi e importanti.

    Un film d'epoca che sicuramente dovrebbe entrare a far parte del bagaglio culturare cinefilo come "Via col vento", o altri ... che non devono il loro successo solo a grandi capacità registiche ma anche e sopratutto alle interpretazioni degli attori.

    Voto :7: e gli do anche un mezzo :lol:
     
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1 replies since 21/3/2015, 11:34   34 views
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