Il grande silenzio

Sergio Corbucci-19 novembre 1968

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    Il grande silenzio


    Il%20grande%20silenzio


    Titolo originale Il grande silenzio
    Paese di produzione Italia, Francia
    Anno 1968
    Durata 105 min
    Colore colore
    Audio sonoro
    Genere drammatico, western
    Regia Sergio Corbucci
    Soggetto Sergio Corbucci
    Sceneggiatura Mario Amendola, Bruno Corbucci, Sergio Corbucci, Vittoriano Petrilli
    Produttore Attilio Riccio per Adelphia Cinematografica - Les Film Coronas
    Distribuzione (Italia) 20th Century Fox (1968)
    Fotografia Silvano Ippoliti
    Montaggio Amedeo Salfa
    Musiche Ennio Morricone
    Scenografia Riccardo Domenici
    Costumi Enrico Job

    Interpreti e personaggi
    Jean-Louis Trintignant: Gordon detto Silenzio
    Klaus Kinski: Tigrero
    Frank Wolff: sceriffo Gideon Corbett
    Luigi Pistilli: Henry Podik detto Pollycut
    Vonetta McGee: Pauline Middleton
    Maria Mizar Ferrara: madre di Miguel
    Marisa Merlini: Régine
    Carlo D'Angelo: governatore
    Mario Brega: Martin
    Spartaco Conversi: Walter
    Remo De Angelis: falso sceriffo
    Jaques Toulouse: Miguel

    CITAZIONE
    A fine ottocento, in una regione al confine tra Messico e Stati Uniti d'America, un gruppo di banditi si nasconde nei boschi, in attesa di un'imminente amnistia che scagioni molti di loro da reati che non hanno commesso. Il cinico Pollycut ha messo le taglie sulle loro teste, anticipando i soldi delle taglie dei banditi per un elevato interesse. Tra gli sfortunati c'è il marito di Pauline Middelton, un nero, costretto al furto e divenuto fuorilegge perché Pollycut gli negò un prestito. Questi viene ucciso da Tigrero, uno dei più feroci bounty killer nella zona, assieme ad altri quattro banditi che, stanchi di aspettare l'amnistia e mossi dalla fame, si recano in paese a loro rischio e pericolo.
    Pauline, decisa a vendicarsi, manda a chiamare un pistolero che è il terrore dei cacciatori di taglie: costui è chiamato Silenzio perché "dopo che passa lui c'è solo il silenzio della morte", ma anche perché da bambino gli sono state rimosse le corde vocali affinché non raccontasse a nessuno di come i genitori furono crudelmente colpiti a tradimento da tre bounty killer.
    Silenzio, armato di una Mauser di dieci colpi trasformata in una piccola mitragliatrice, chiede mille dollari per uccidere Tigrero. Per recuperare la cifra Pauline si reca da Pollicut proponendogli di ipotecare la casa; questi si mostra estremamente disponibile, ma solo in cambio di favori sessuali da parte di lei che, disgustata se ne va, proponendo lo stesso "prezzo" a Silenzio. I due diventano amanti.
    Nel frattempo il governatore decide di mandare in paese un nuovo sceriffo, Gideon Corbett per eliminare una volta per sempre la pratica dei bounty killer. Ma durante il viaggio i banditi gli rubano il cavallo per nutrirsene. Dopo una lunga marcia, Corbett sale sulla diligenza che sta trasportando Tigrero e Silenzio. Corbett è negativamente colpito da Tigrero sia per il carattere, cinico e sbruffone, sia per le continue soste nelle quali recupera i diversi cadaveri che ha lasciato nella neve in vari punti del tragitto. Una volta giunti in paese Corbett nega il pagamento delle taglie (soldi che è dispostissimo ad anticipare Pollycut che ci specula ampiamente sopra) e avvia delle indagini affinché tutto avvenga "nella completa legalità".
    In seguito ad una rissa con Silenzio, Tigrero viene arrestato dallo sceriffo, ben deciso a portarlo in un penitenziario e dare un esempio a tutti gli altri cacciatori di taglie, non prima di aver ordinato a Pollycut e ad altri cittadini di lasciare fuori dal paese un carico di viveri da lasciare ai banditi, in modo che non diano più fastidio. Durante il tragitto Tigrero con una scusa riesce a fermarsi, recuperando un fucile precedentemente nascosto, e spara contro lo strato di ghiaccio dove si trova lo sceriffo, facendolo cadere nelle sue gelide acque. Successivamente raggiunge gli altri bounty killer avvisandoli che potranno fare man bassa di taglie perché i banditi stanno per scendere in massa al paese.
    Nel frattempo Pollycut e il suo aiutante entrano in casa di Pauline e, dopo aver bruciato una mano di Silenzio, cercano di violentare Pauline; ma Silenzio riesce a liberarsi. Tigrero, messo al corrente dei fatti, non uccide i banditi catturati, bensì li rinchiude nel saloon aspettando che Silenzio si faccia vivo. Non appena si incontrano, Silenzio viene ferito da un complice di Tigrero che, vedendo che il suo avversario non può difendersi, gli dà il colpo di grazia. Pauline, che lo aveva seguito scongiurandolo di non cadere nella trappola, si butta disperata su Silenzio e afferra la sua pistola puntandola contro Tigrero, che uccide pure lei. Poi, assieme agli altri bounty killer, uccide freddamente tutti gli ostaggi (lasciandoli legati e senza dargli la possibilità di difendersi), prima di lasciare il paese.

    FonteWikipedia

    Trailer


    Video



    Edited by Sidney - 12/3/2015, 20:15
     
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    Spaghetti-western montano e nevoso (dicono sia stato d'ispirazione per Tarantino per The Hateful Eight), molto diverso da altri film più o meno contemporanei dello stesso filone ed anche dello stesso regista se vogliamo,con un'atmosfera cupa e disperata che lo contraddistingue. Trintignant ottimo in una parte molto difficile (praticamente costretto a recitare solo con gli sguardi e le espressioni del viso), Kinski mattatore con il suo Tigrero (non so,mi ha ricordato molto i villain effeminati che a volte si vedevano in Ken il guerriero,tipo Yuda),bene la McGee ed il restante cast di supporto,formato da altri caratteristi del genere,già visti anche nei lungometraggi di Leone. Tolti un paio di passaggi,che ho trovato risolti in modo un pò banale,faccio fatica a trovare grosse sbavature in questa pellicola.Anche il finale,anch'esso decisamente atipico,mi ha colpito e convinto molto.Tra gli spaghetti-western di Corbucci che ho avuto modo di vedere,questo è decisamente il mio preferito,anche più di Django.
     
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