Diary of the Dead - Le cronache dei morti viventi

George A. Romero - 15 Febbraio 2008

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Critico
    Posts
    2,260
    NSC Top Player
    +641
    Location
    Legioni Purpuree

    Status
    Offline

    Diary of the Dead - Le cronache dei morti viventi

    locandina



    Un film di George A. Romero. Con Michelle Morgan, Joshua Close, Shawn Roberts, Amy Ciupak Lalonde, Joe Dinicol. Horror, durata 95 min. - USA 2007. - Minerva Pictures Group uscita venerdì 30 ottobre 2009.


    TRAMA
    CITAZIONE
    Alla Mostra del Cinema di Venezia del 2009, George A. Romero ha presentato il film Survival of the Dead, il sesto di una personalissima saga sugli zombie che, iniziata nel 1968 con il fondamentale La notte dei morti viventi, ha cambiato per sempre il cinema horror. Sulla scia dell'interesse suscitato, esce finalmente anche in Italia il precedente film di Romero, Diary of the Dead, che ancora una volta racconta le vicende di un mondo devastato dal ritorno in vita dei morti.
    Con l'aiuto della fidanzata Debra (Michelle Morgan) e di altri amici, Jason Creed (Josh Close) sta girando in un bosco gli esterni per un film horror universitario sotto la supervisione del suo professore, Andrew Maxwell (Scott Wentworth). Lì, il gruppo è raggiunto dalla notizia che i morti hanno ripreso a vivere e danno la caccia ai vivi, per divorarli. Senza una chiara visione delle cose, in un mondo che si è fatto improvvisamente caotico e ostile, i ragazzi e il professore saltano su un camper e si dirigono alle case delle proprie famiglie, alla ricerca futile di una normalità ormai perduta per sempre.
    Dopo l'interessante La terra dei morti viventi, Romero riprende il tema degli zombie riportandolo alle origini, in una sorta di visione alternativa delle situazioni alla base de La notte dei morti viventi. In un curioso tentativo di "finto" cinéma vérité, il film è presentato come l'assemblaggio - compiuto da Debra - dei filmati con cui Jason ha cercato di raccontare la nuova realtà. Debra ha dato una forma minimale al suo montaggio, attribuendogli un titolo significativo: The Death of Death, la morte della morte. Così Romero affronta il tema principale del film: l'informazione, mostrando da un lato le manipolazioni dei media ufficiali e dall'altro la problematica democratizzazione e polverizzazione dell'informazione stessa ai tempi di internet, quando chiunque ha una videocamera per riprendere ciò che vede e un computer per trasmettere la propria testimonianza. Le informazioni false contro l'eccesso di informazioni.
    Più che cercare angolature totalmente nuove, Romero si dedica quindi ad approfondire elementi già accennati (soprattutto ne La notte dei morti viventi e in Zombi). Ulteriore testimonianza polemica di come possa subitaneamente collassare una società che si regge sulle ingiustizie e su fragili equilibri, il film è un po' condizionato dalla sua forma insolita che spinge Romero a un eccesso di verbosità e a qualche ripetizione, con diversi soliloqui a spiegare ciò che è già chiaro. Rimane comunque un'opera più che valida che testimonia la costante attualità del lavoro di Romero, capace di piazzare diverse sequenze molto riuscite anche a livello della creazione della suspense (il ritorno a casa di Debra su tutte) e di tratteggiare personaggi insoliti e azzeccati, come l'Amish sordo e intraprendente. Purtroppo la potenziale novità dello schema narrativo è stata danneggiata dal similare approccio coincidentalmente adottato dal contemporaneo Rec e dal di poco successivo Cloverfield, entrambi di maggior successo commerciale. Ma questo ritorno al cinema indipendente ha comunque aperto una nuova e promettente fase della carriera di Romero, un ritorno alle origini che sembra aver portato nuova linfa creativa.
    di Rudy Salvagnini

    fonte MYmovies

    Trailer:

    Video

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Critico
    Posts
    2,260
    NSC Top Player
    +641
    Location
    Legioni Purpuree

    Status
    Offline
    Un altro bel film di Romero, un altro bel film horror, un altro bel film di zombi :D

    Mi vedo daccordo con Salvagnini di Mymovies quando fa notare che il ritorno al cinema indipendente ha dato nuova linfa creativa al padre degli zombi, probabilmente ispirato dalla scia di successo dei recenti Paranormal Activity e Rec ha confezionato un horror nuovo, dal taglio documentaristico.
    Ciò che si vede è "The Death of Death", ossia un filmato amatoriale montato da una delle protagoniste, tutto è visto con gli occhi delle cineprese che i giovani protagonisti cinefili possiedono, siano esse videocamere rudimentali, o telecamere di sicurezza a circuito chiuso. Un punto per l'originalità, ci sta tutto. Romero è riuscito ad dar forma ad un vero e proprio "film nel film", idea cara ad un altro bravo regista horror come Wes Craven (Nightmare Nuovo Incubo, Scream 3).
    Gli zombi rispecchiano totalmente quello che è l'immaginario comune: molto lenti, barcollanti, affamati e letali a distanza ravvicinata e gli umani sono abbastanza idioti da essere credibili.
    La critica come sempre dal canto del regista, non si risparmia e senza mezzi termini condanna la strumentalizzazione delle notizie in televisione, l'uso smodato che i giovani fanno dei blog e dei network, la fame di popolarità di questi che è quasi paragonabile a quella che provano gli zombi stessi per la carne umana. Tutto il sistema informatico e tecnologico è messo sotto torchio con quel disfattismo, nichilismo e pessimismo che hanno caratterizzato tutte le opere del regista.
    Non manca un sottile messaggio alla stratificazione sociale, all'aristocrazia e al militarismo tirannico che sfocia nell'anarchia, anche se ben più evidente nel precedente La Terra dei Morti Viventi
    La sceneggiatura tuttavia pecca di qualche ingenuità: i protagonisti si mantengono, seppur salvandosi, sempre sul filo degli stereotipi, il rachitico quattr'occhi nerd, il palestrato bravo a sparare, la gnocca bionda un po' oca, il prof saggio che dispensa la sua filosofia come fosse oro colato ecc :lol:
    Una cosa che non torna ad esempio è la pistola dotata di munizioni infinite o.O
    Il finale è romeriano e bellissimo, fa capire di quanto sia sottile la differenza tra uomo e bestia, con un immagine che vale da solo il prezzo di un biglietto che a tanti avrei consigliato di pagare, perchè è un film che merita, davvero.
    Bello come il precedente, con la dovuta differenza che questo è stato girato con poche lire.

    Voto 7.5
     
    .
1 replies since 29/1/2015, 11:40   24 views
  Share  
.