Le armonie di Werckmeister

Béla Tarr - 1 Febbraio 2001

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    Le armonie di Werckmeister

    locandina



    Un film di Béla Tarr. Con Lars Rudolph, Hanna Schygulla Titolo originale Werckmeister harmóniák. Drammatico, durata 145 min. - Ungheria 2000.


    TRAMA
    CITAZIONE
    Nella piazza di un paesino della pianura ungherese, una notte, si installa un camion che trasporta, come attrazione da fiera, il corpo impagliato di un'enorme balena. La accompagna, insieme all'imbonitore, uno strano essere - chiamato il Principe - che presto profetizzerŕ fine e distruzione. Il giovane postino János assiste impotente al disfacimento dello stato civile e ad un'ondata di immotivata violenza partita dagli stessi abitanti del luogo.
    L'irruzione, prepotente eppure subdola, del negativo in una comunitŕ giŕ senza speranza costituisce la prima ispirazione di un concerto in maggiore che Bčla Tarr conduce attraverso l'usuale ricorso al bianco e nero e alla tecnica del piano sequenza. Tratto da "Melancolia della resistenza", romanzo di László Krasznahorkai, anche sceneggiatore, come di consueto da Perdizione in poi, questo titolo incentrato sulla permeabilitŕ al male lavora, ancora una volta, sulle possibilitŕ offerte dal tempo e dallo spazio: a livello formale, lo fa attraverso un linguaggio espressivo giunto alla sua perfezione, a livello contenutistico, invece, producendo una vicenda esemplare capace di racchiudere, per metafora, orrori passati da cui continua a mettere in guardia. Come ha dichiarato il regista, infatti, Le armonie di Werckmeister "riguarda un conflitto eterno: la lotta secolare tra l'istinto barbarico e la civilizzazione; riguarda un processo storico che ha definito gli ultimi due secoli di tutta l'Europa Orientale".
    In trentanove memorabili inquadrature, l'autore magiaro licenzia uno dei risultati piů alti della sua carriera, un capolavoro sull'abbrutimento, sulla sopraffazione e su una mancanza di senso riassunta perfettamente dalla figura di una popolazione che, accesa dal fuoco dell'insania, dimentica la sua umanitŕ, rivolgendosi contro se stessa. Un equilibrio davvero straordinario regge la sequenza dell'aggressione ai danni dei degenti dell'ospedale fino all'incontro con l'immagine, dilaniante e potentissima, di un vecchio scheletrico e impotente in piedi nella vasca da bagno: come gli stessi aggressori, la macchina da presa rimane sulla porta, senza sporcare il ritratto stesso di tutto ciň che rimane dell'uomo con la prossimitŕ tagliente dell'obiettivo. Č in questo momento di devastante impatto emotivo che Tarr afferma, ancora una volta, la convivenza strettissima tra linguaggio e senso nel proprio metodo, quella mirabile consonanza in grado di scavare nelle pieghe piů recondite e malsane dell'esperienza umana.
    Misterioso, deprimente, onirico e crudele, Le armonie di Werckmeister č la credibilissima fotografia di un mondo in attesa dell'Apocalisse: al mite e attonito János il compito di guidarci in un'impressionante passeggiata sull'orlo scivoloso del baratro.
    Il titolo rimanda al musicista e teorico tedesco Andreas Werckmeister (1645 - 1706), a cui si deve quel termine di "buon temperamento" riferito ad un sistema di accordatura che permette di suonare in tutte le tonalitŕ.
    di Marco Chiani

    fonte MYmovies

    Trailer (Sub-Eng):

     
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