Inside Out

Pete Docter - 16 settembre 2015

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    Inside Out

    locandina


    DATA USCITA: 16 settembre 2015
    GENERE: Animazione
    ANNO: 2015
    REGIA: Pete Docter
    SCENEGGIATURA: Pete Docter
    ATTORI: Mindy Kaling, Amy Poehler, Bill Hader, Phyllis Smith, Lewis Black
    MUSICHE: Michael Giacchino
    PRODUZIONE: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
    DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures
    PAESE: USA

    CITAZIONE
    Protagonista di Inside Out è la giovane Riley che, costretta a trasferirsi con la famiglia in una nuova città, deve fare i conti anche con le emozioni che convivono nel centro di controllo della sua mente e guidano la sua quotidianità, e che non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola. Gioia è il motore del gruppo e mantiene tutti attivi e felici; cerca sempre di vedere il lato positivo delle cose. Paura è una sorta d'impiegato perennemente stressato: ha sempre paura di perdere il suo lavoro ma, poiché lui è il suo lavoro, questo non accadrà mai. Rabbia è arrabbiato: sa che i membri del gruppo hanno buone intenzioni e fanno del loro meglio ma, a differenza sua, non sanno come funzionano le cose. Quando è troppo esasperato, la sua testa prende fuoco. Disgusto è molto protettiva nei confronti di Riley; ha delle aspettative alte verso il prossimo ed è poco paziente. Tristezza è divertente, anche nel suo essere triste: è intelligente e sempre previdente ma rappresenta una vera e propria sfida per Gioia.

    Fonte ComingSoon

    Trailer

    Video



    Edited by Sidney - 8/9/2015, 20:35
     
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    Devo assolutamente vedere questo film perchè deve essere uno sballo. Almeno dal trailer l'impressione è questa.
     
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    Ho visto il trailer quando sono andata a vedere Ant-man e si confermo, sembra essere davvero bello. Non lo andrò a vedere però perchè non voglio contribuire a renderlo il film d'animazione con più incassi nella storia del cinema :lol:
     
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    Io invece ci andrò xD tanto non sarà sicuramente un film da record
     
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    Inside Out è un piccolo gioiellino della Pixar. Non è soltanto un ottimo film d'animazione per stupire ed emozionare i più piccoli, ma è anche una pellicola per far riflettere e sorprendere gli adulti. La mente di una giovane undicenne viene scandagliata in lungo ed in largo. Si entra in contatto diretto con le sue emozioni, si scoprono i lati che definiscono la sua personalità, si viaggia attraverso i suoi ricordi. Le emozioni, il funzionamento della memoria a lungo termine, la soppressione di ricordi vengono narrate attraverso personaggi animati, in modo da renderne immediato e chiaro il funzionamento anche ai più piccoli. Commovente la trattazione dei periodi "traumatici" della vita, in cui lo straniamento dalla realtà e la confusione esistenziale spesso si traducono in una forma di insensibilità emozionale, in un "preferisco non provare nulla piuttosto che soffrire". Molte sono le gag divertenti, riuscite anche grazie alla descrizione di alcuni "scherzi" della nostra mente, come i deja vu o le canzoncine sciocche che si imprimono nella nostra memoria. Non banale la morale, che sarebbe potuta scadere in uno scontato e banale "e vissero tutti felici e contenti", così però non è perchè anche il ruolo di Tristezza gioca un ruolo importante nella narrazione. Consigliato assolutamente a tutti, per sognare ed emozionarsi.
     
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  6. RogerDodger
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    Assolutamente geniale e molto molto vero.
     
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    Bellissimo! L'ho visto ieri sera e sono stata davvero entusiasta. La Disney Pixar questa volta ha superato se stessa creando questa genialata pazzesca.
    Chi ci guida? Chi ha la le redini di comando ben strette? Uno dei film che illumina gli adulti prima ancora dei piccini e che spinge a porsi quelle due domande e a tentare di esercitare un controllo (prima di Gioia, prima di Rabbia, prima di Disgusto, prima di Paura). Bellissimo!
    Anche graficamente secondo me è un film ben fatto. i colori e le musichette sono simpatiche e i personaggi ben costruiti. Fantastica l'idea di ricostruire la mente della bambina che sembrava quasi un parco divertimenti (immagilandia era una figata).

    Unica cosa: non riesco a togliermi dalla testa la canzone di Bing Bong! :) !.
     
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    Film assolutamente delizioso, frutto della collaborazione tra la Pixar Animation Studios, che lo ha realizzato, e la Walt Disney Pictures, che lo ha distribuito.
    La Pixar riesce a non deludermi mai, le storie sono sempre interessanti, i personaggi divertenti ma con risvolti commoventi, tratta il tema dell'infanzia in modo toccante, riuscendo a coinvolgere tutti, i piccini ma sopratutto i grandi.
    La Pixar fa ancora una volta centro, sfornando questo film che riesce a coinvolgere, stupire e commuovere, descrivendo un po' la storia di tutti.

    Inside Out è veramente carino, mi è piaciuto molto, anche se devo dire che mi aspettavo tutt'altro: credevo fosse più un viaggio attraverso la crescita della bambina, invece questo è stato solo l'incipit e gli autori alla fine hanno deciso di soffermarsi solo sugli 11 anni della vita di Riley, quando io pensavo fosse un viaggio attraverso tutta la sua infanzia: qui ci scappa un seguito, ne sono sicura. Devo dire che all'inizio mi ha un po' spiazzata, ma poi ci ho fatto l'abitudine xD
    Mi è piaciuto come hanno rappresentato le emozioni, è un'idea veramente carina e interessante e l'hanno resa bene! L'idea di base, ovvero quella di personificare le emozioni e immaginarle in azione dentro la testa di una bambina, è un'idea molto originale se non quasi geniale ed è stata rappresentata in modo molto efficace e fantasioso. Mi è piaciuto il modo in cui sono riusciti ad animare l'incredibile, a dar vita ad un universo così curato nei dettagli nonostante sia tutto frutto di un'idea fantastica.

    La vicenda è narrata senza un uso eccessivo di toni zuccherosi o infantili. L'unica cosa che mi ha parecchio delusa sono i disegni. Li trovo parecchio bruttini, sopratutto quelli dell'emozioni, mentre quelli delle persone li ho trovati esteticamente più curati!

    Il film tratta parallelamente due storie: quella "out", ovvero tutto ciò che accade nella vita della bambina e quella "inside" ovvero quello che accade nella sua testa.
    Ho apprezzato la scelta di affiancare un'"INSIDE" elaborato, con una rappresentazione della psiche umana fantasiosa e sofisticata ad un "OUT" molto semplice, una vicenda esteriore comune, quasi banale.
    Non avrei mai detto che un OUT così ordinario, ovvero la reazione di un'undicenne al trasferimento in una nuova città, potesse essere la base per un risultato finale straordinario, ma mi sono convinta che l'INSIDE non sarebbe stato così interessante, coinvolgente ed efficace, se non fosse stato lo specchio di una vicenda e di un personaggio comune, in cui tutti possiamo riconoscerci.


    Ho trovato veramente carina e divertente l'idea del sogno come di un film creato in studio durante la notte! Come anche tutta la parte della "Cineproduzione sogni”. Geniale il filtro distorsione della realtà, l'incubo di essere senza vestiti in un giorno importante, l'idea che i sogni vengano riciclati, messi in scena in fretta e furia da una troupe sgangherata, il che spiegherebbe il perché i sogni sono spesso assurdi, senza senso e a volte molto confusionari!
    Bella l'idea del subconscio come una sorta di prigione sotterranea dove si nascondono le paure più profonde, che comprendono l'immancabile clown gigante, l'aspirapolvere della nonna, il broccolo/albero e le scale della cantina! Veramente carini anche i labirinti della memoria a lungo termine, con gli omini che fanno le pulizie e cancellano dati secondo loro inutili, come i numeri di telefono e i nomi dei presidenti degli Stati Uniti, quando i ricordi incominciano a diventare sbiaditi vengono eliminati. Anche il treno dei pensieri, la discarica dei ricordi, Immagilandia, il Pensiero astratto sono tutti particolari che possono apprezzare quasi più i grandi rispetto ai più piccoli.
    Ho trovato un momento un po' debole quello nella stanza del pensiero astratto, un po' superfluo. Mi è sembrata una lezioncina fatta in fretta e furia sull'arte destrutturata, cercando di piazzarci una citazione forzata a Picasso.

    Poi troviamo l'immancabile amico immaginario americano, un classico, che all'inizio era riuscito a farmi storcere il naso, per poi riuscire a farmi cambiare idea, infatti Bing Bong si è rivelato essere una grande sorprese di questo cartone.

    Il vero punto forte di questo cartone è come all'inizio appaia semplice, elementare: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura sono entità definite e monocrome, ma nel corso del film divengono sempre più complesse ed assumono molteplici sfumature fino a creare un quadro ricco di delicate tinte emozionali
    La Pixar ci ha sempre abituato allo sfumato, all'agrodolce, al sottinteso, già affrontato in Monsters & Co., in Toy Story III, Ratatouille e anche nella storia di Carl ed Ellie in Up, tutte hanno qualcosa in comune, ma ogni caso è a sé! Anche questa volta hanno saputo magistralmente rappresentare la crescita dell'individuo, dalla semplicità iniziale dell'infanzia alla più complessa preadolescenza.

    E che le emozioni siano sempre più in armonia tra loro si nota nei brevi excursus nelle teste dei genitori! Le emozioni dei genitori sono molto più armoniche come se fossero compagni di lunga data che hanno imparato a conoscersi, ad accordarsi tra loro, a fare lavoro di squadra.
    Mi è piaciuto tanto anche che in loro emozioni diverse avessero il comando: nella madre è Tristezza a capo delle emozioni, nel padre è Rabbia mentre per la figlia è Gioia. Quelle che potrebbero essere viste come emozioni prettamente negative assumono così una loro dignità ed utilità.


    Molto carina anche la rappresentazione delle emozioni di Riley. Nel suo caso le vere protagoniste sono Gioia e Tristezza, mentre Rabbia, Paura e Disgusto hanno più una parte comica, d'intrattenimento, il che mi ha un po' lasciata con l'amaro in bocca: penso che i personaggi di Rabbia, Disgusto e Paura siano stati poco approfonditi, anche per via dei mille mila imprevisti che coinvolgevano Gioia, Tristezza e Bing Bong. Ma forse la vicenda richiedeva questo sbilanciamento per non andare a confondere e complicare ulteriormente il film!
    All'inizio Tristezza mi faceva cadere le braccia per il suo disfattismo, mi sono un po' rispecchiata in Gioia che cercava in tutti i modi di tenerla lontana perché sembrava facesse solo danni. Anche se ogni tanto ho trovato Gioia un po' prepotente e maniaca del controllo. Tristezza invece l'ho apprezzata gradualmente, proprio perché come Gioia anche noi dobbiamo intraprendere un cammino per comprendere fino in fondo anche l'importanza di quel personaggio.

    Nel complesso il film è grazioso ed ha un lato commovente anche se,a volte,sembra scritto da uno studentello di psicologia appena uscito dall'università per alcune menzioni al subconscio ecc. che lo rendono un po' meno alla portata dei bambini;lo trovo comunque un film intelligente che descrive grazie a dei personaggi divertenti i meccanismi base della mente umana, ma forse ,sarebbe stato meglio togliere un po' di nozioni psicologiche e inserire più interazione tra i personaggi. Un seguito è d'uopo poiché ci sono ancora troppe cose rimaste in sospeso!!

    Edited by Enny - 17/10/2015, 23:02
     
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    Enny, che quoto, ha già detto tutto :lol: anche a me è piaciuto tantissimo! L'idea di concretizzare delle emozioni con le loro personalità e peculiarità è stata geniale e la storia è scorrevole e molto interessante. Non è però un film molto adatto ad un pubblico infantile secondo me...
     
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    domandona: voi a chi vi associate dei personaggi di Inside out? Io a Tristezza :lol: :D
     
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    Anche io sono, senza ombra di dubbio, tristezza! XD
     
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    Io la psicopatica di gioia :lol:
    Stasera vado al cinema a vederlo (l'ho visto in streaming ma lo rivedo volentieri in modo serio al cinema), così poi faccio un bel commento :)
     
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    domanda 2: ma solo io in certi momenti ho trovato Gioia un pochettino fastidiosa? Spiego meglio: come se a volte fosse un po' troppo ostinata e volesse "monopolizzare" tutto mettendo così da parte gli altri... .Infatti per il finale che presenta Inside out sembra che anche e soprattutto Gioia stessa compia un percorso di crescita...
     
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    Bhe si, lei cerca di rendere felice la bimba, ma poi capisce che non è solo con la gioia che si è felici... Insomma è nata con Riley e cresce con lei :D
     
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  15. Ferro 3
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    Inside Out, quanto è stato bello guardarti! Sempre un piacere l'appuntamento con un nuovo film targato Pixar, stavolta sotto le sembianze di un'opera a più livelli di lettura, che, scandagliando l'universo della mente umana, ci dimostra che anche emozioni negative quali la tristezza e il disgusto sono essenziali per il tanto desiderato equilibrio. Molto interessante, guardatevi da chi sostiene che sia un film per bambini!
     
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20 replies since 18/12/2014, 09:09   352 views
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