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American Sniper
Un film di Clint Eastwood. Con Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman, Luke Grimes, Navid Negahban, Keir O'Donnell, Kyle Gallner, Sam Jaeger, Brando Eaton, Brian Hallisay, Eric Close, Owain Yeoman, Max Charles, Billy Miller, Eric Ladin, Marnette Patterson, Greg Duke, Chance Kelly.
Azione, Ratings: Kids+16, durata 134 min. - USA 2015. - Warner Bros Italia uscita giovedì 1 gennaio 2015.CITAZIONEL'adattamento cinematografico del libro autobiografico "American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History". Il film racconta la storia del Navy SEAL Chris Kyle (Cooper), nato in Texas, che registrò il più alto numero di uccisioni come cecchino americano. Fu così temuto dagli insurrezionalisti iracheni da ricevere il soprannome al-Shaitan ("il diavolo"). Nei primi mesi del 2013, Kyle è stato tragicamente ucciso in un poligono di tiro, da un altro veterano.
fonte MYmoviesTrailer
Edited by Viky017 - 26/12/2014, 12:58. -
Jeb9607.
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American Sniper è davvero uno dei miglior film di guerra da quindici anni a questa parte,merito, senza ombra di dubbio, del grande maestro Clint Eastwood ma anche grazie alla brillante performance di Cooper e Sienna Miller. Si affrontano temi che a volte vanno al di là della semplice guerra. La storia riesce a coinvolgerti già dai minuti iniziali e, dato che non voglio/posso fare spoiler, premetto che se non conoscete la vera storia di Chris Kyle (il cecchino), il film vi riserverà una bella(?) sorpresa! Consigliato!
VOTO: 7.5. -
Fugazh.
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Davvero un gran bel film, parla delle tematiche della guerra che coinvolgono il soldato sia dentro che fuori il campo. Molto coinvolgente questo film e valso l'intero prezzo del biglietto e anche la poltroncina vip 
... ottima sceneggiatura e ottime recitazioni, se non fosse per qualche piccole "imperfezioni" nell'arte del combattere, che solo gli appassionati di guerra notano.
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L'ho visto al cinema appena uscito, e.. meh! Che sia un bel film non lo metto in dubbio, sarebbe da folli ma sinceramente mi aspettavo qualcosina in più. Non voglio dare vita a lamentele inutili sul patriottismo americano, che qualsiasi discorso equivarrebbe a sparare sulla croce rossa.
La cosa che mi ha meno convinto di tutta la pellicola è la gestione del tempo, o meglio la narrazione cronologica degli eventi. Facendo un piccolo summary di ciò che è successo, abbiamo:SPOILER (clicca per visualizzare)- Un cowboy del discount, tradito da sua moglie e preso in giro da suo fratello il quale decide all'improvviso di arruolarsi soltanto guardando 10 secondi di TV, ma beh, God bless America!
- Conosce la sua futura compagna ad un bar, con la quale si andrà poi a sposare. Il giorno stesso del matrimonio gli viene comunicato che dovrà finalmente partire, ed è Chris stesso a rassicurare sua moglie dicendole "Si tratta soltanto di 6 settimane, solo 6 settimane".
- Una volta effettivamente in guerra durante una chiamata con sua moglie, Chris fa riferimento alla loro luna di miele, il che è strano considerando che da ciò che si evince la partenza era prevista l'indomani del matrimonio.
- Infine, veniamo a sapere che le 6 settimane sono diventate 9 mesi (circa).
Questo è quanto, poteva essere a parer mio gestita meglio. Per ciò che riguarda il resto, oltre all'elicottero in CGI e la pallottola rallenty il film mi è piaciuto in toto.
Bravissimo Bradley Cooper anche se più che grosso in certe parti mi è sembrato grasso.
Ma comunque molto molto bravo, sia lui che Sienna Miller, elegantissima.
Nel complesso un film da 7/7.5, ma non da Oscar, assolutamente no.. -
Hafufu.
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Clint Eastwood, dalla sua veneranda età, confeziona un film dal gran potenziale ma che talvolta cala inesorabilmente nell'azione un po' stereotipata. Il film ha dei momenti intensi, che arrivano come un pugno allo stomaco, improvvisamente e con impressionante rapidità, mostrando che in guerra la morte può giunger anche voltando un angolo, tramite un proiettile sparato a centinaia (se non kilometri) di distanza, da un cecchino appostato su un tetto o all'interno di un'abitazione. Ed è proprio questo il ruolo del protagonista, che uccide impassibile, con imperscrutabilità, conscio che ogni uccisione è per proteggere non solo il suo paese, ma il mondo.
American Sniper riesce a curar sufficientemente bene l'introspezione de "La leggenda", in un film comunque scorrevole e che sa catturar anche con la tensione di alcune sue parti.
Purtroppo, il film eccede anche con l'azione - verso la fine del film -, con un po' d'insistenza, diventando una pellicola d'azione americana come ogni altra.
Eppure, questo film poteva anche divenire il nuovo Full Metal Jacket, quantomeno per rappresentare il conflitto in Medio Oriente anche sul piano psicologico, senza farlo divenir "un'americanata". Purtroppo, è un tentativo sfumato. Comunque, bravissimo Bradley Cooper che per l'occasione è dovuto diventar un armadio di muscoli per rappresentar al meglio Chris Kyle, talvolta irriconoscibile se comparato ad altre precedenti interpretazioni.. -
.Purtroppo, il film eccede anche con l'azione - verso la fine del film -, con un po' d'insistenza, diventando una pellicola d'azione americana come ogni altra.
In teoria nasce come film d'azione, la sezione del forum parla chiaro
[...] Bradley Cooper che per l'occasione è dovuto diventar un armadio di muscoli per rappresentar al meglio Chris Kyle, talvolta irriconoscibile se comparato ad altre precedenti interpretazioni.
Afacc 'ro c*zz
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Hafufu.
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Ah bè, che lo fosse un film d'azione ci sta, ma non per questo deve esser "una pellicola d'azione americana come ogni altra"CITAZIONE
Durante il film credevo che potesse esplodere da un momento all'altro
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La guerra in Iraq attraverso il mirino di un cecchino. E' questo che ci racconta l'ultimo film di Clint Eastwood. Ma questa non è soltanto un'opera sulla guerra, è un'opera sui soldati, anzi sugli uomini, perchè sono individui che combattono, giorno dopo giorno, con le loro personalità, i loro dubbi, le loro paure, le loro speranze. Eastwood fa un grande lavoro nel portare la soggettività in film di guerra, spesso troppo oggettivi, troppo impostati sulla narrazione di eventi e poco sulle persone. Ma non è solo questo. American Sniper racconta della difficoltà non solo di affrontare la guerra, con tutte le sue brutture e le sue atrocità, ma mostra l'estenuante e spesso impossibile ritorno alla realtà da parte dei soldati, la lotta nel cercare di riapproprarsi della routine quotidiana, dove tutto ricorda ciò che si ha vissuto al fronte. E' anche una storia d'amore, l'amore tra un uomo ed una donna, quell'amore così forte che riesce a salvare le persone, a reinsegnare loro a vivere, l'amore di un padre per i suoi figli, reciproco ed incondizionato, l'amore di un soldato per i suoi compagni, uomini che farebbero di tutto per proteggersi a vicenda, l'amore di un individuo per la patria, luogo dove da tutelare e da preservare con forza e coraggio. Solitamente i film americani sulla guerra non mi appassionano, anzi, mi infastidiscono. La storia raccontata dai vincenti è sempre poco veritiera, tende a descrivere il nemico come una bestia, quasi disumanizzandolo e, invece, io ritengo che le brutture in guerra vengano compiute, sempre e comunque, da entrambe le parti. Questo film non si allontana molto da questo aspetto, infatti non potrà mai essere tra i miei film preferiti, ma ha il pregio di riportare un pò di umanità nell'oscurità della guerra. La regia di Eastwood e la bravura di Bradley Cooper, perfettamente calato nella parta, fanno il resto, creando un film dal ritmo incalzante, dalla buona sceneggiatura e dalle ottime interpretazioni. Consigliato. . -
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American Sniper... dal nome sembrerebbe proprio la solita americanata: un uomo, un fucile, una guerra, l'America ecc... .
In realtà una volta usciti dal cinema si capisce di aver appena assistito a un film che è completamente diverso da quello che ci si aspettava.
American Sniper mostra la guerra, ma non nel senso lato del termine, bensì in tutte le sue minime sfaccettature. La guerra dietro a un fucile, la guerra sul campo, la guerra contro i propri sentimenti, le proprie paure, il proprio orgoglio, la guerra per sconfiggere il proprio male interiore.
Tutto ciò è scandito da un puro senso di umanità, spesso dimenticata in tali trasposizioni cinematografiche.
Dopo Lettere da Iwo Jima, e Flags of our fathers, due film molto belli, ma che mancano entrambi un pò dei temi dell'uno e dell'altro, Clint Eastwood crea un film di guerra completo e molto bello, che tocca più generi, ma rimanendo sempre attaccato alla sua struttura.
In questo film è evidente un certo senso del regista nel essere patriottico, ma mi rendo sempre più conto (e ciò lo avevo notato anche nei due film precedentemente citati) che Eastwood critichi anche il suo paese e la sua stessa condizione di americano patriottico.
Qualche disattenzione sulla storia è da segnalare, ma si sta parlando di cinema... non deve essere tutto perfettamente chiaro o spiegato.
Bravissimi gli attori, specialmente Bradley Cooper che era veramente irriconoscibile.
Voto 8 1/2. -
Hafufu.
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In questo film è evidente un certo senso del regista nel essere patriottico, ma mi rendo sempre più conto (e ciò lo avevo notato anche nei due film precedentemente citati) che Eastwood critichi anche il suo paese e la sua stessa condizione di americano patriottico.
Ecco, questa è stata una cosa che ho constatato anche io, ed è da far notare: non credo che Clint Eastwood sia il solito patriota bigotto, criticando e comunque amando il suo paese (:. -
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Bè penso che la sua avanzata età lo abbia reso piuttosto saggio... E non a caso tutti i suoi film più belli li ha fatti da over 70. . -
Fugazh.
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e un film tratto da un autobiografia purtroppo hanno cercato di voler mettere tutte le parti importanti della vita del personaggio, ma purtroppo in una biografia anche il punto e la virgola sono fondamentali per il complesso. Secondo me il messaggio che il regista ha voluto mettere nel film non era tanto l'orrore che ci sta nella guerra, o il forte patriottismo che spinge questi uomini a dare il 110% per il proprio paese, ma tanto il fatto che dopo un esperienza del genere,dopo aver privato ad un uomo la vita che sia per una giusta causa o meno e davvero difficile tornare a casa anche dopo che te ne vai via da certi luoghi . -
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Incredibile come il caro vecchio Clint con più di 80 anni sulle spalle continui a fare il culo a molti altri registi, sia dal punto di vista tecnico che narrativo.
Non è per nulla la solita americanata intrisa di patriottismo come si potrebbe credere: Chris Kyle inizialmente è sì lo stereotipo perfetto dell'americano che sente la propria patria minacciata e va in guerra con una Bibbia in tasca ("Dio, Patria, Famiglia", come esclama convintamente lui stesso), ma si rende subito conto che non si tratta di un gioco quando, al battesimo del fuoco, finiscono nel suo mirino un ragazzo e la madre. L'attrito tra la sua ideologia e la realtà del conflitto comincia a logorare la sua psiche. Dietro quella maschera di patriottismo e cameratismo comincia a farsi strada il dramma di un uomo, un conflitto interiore dilaniante che emerge soprattutto nei periodi di riposo negli Stati Uniti, dove si sente sempre più estraneo e quasi più in pericolo che in Iraq, ove invece si muove con disinvoltura e sicurezza.
Ci sono effettivamente dei momenti in cui emerge un americanismo che può risultare fastidioso (soprattutto nel finale), ma bisogna fermarsi a grattare questa superficie per arrivare all'essenza del film, al dramma umano e all'insensatezza della guerra, anche perché Clint riserva pure qualche ironica stoccata a quei sentimenti patriottici.
E forse pure quella scena dei funerali è da leggere in chiave ironica: uno Stato che manda al macello i suoi giovani e poi non si preoccupa di prendersi cura dei tanti reduci affetti da stress post-traumatico, limitandosi alla belle parate ed ai colpi a salve quando la frittata è fatta.. -
Hannibal Lecter.
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Avete pressoche' detto tutto e quindi mi limitero' solo a dire che ancora una volta il grande Clint non sbaglia un colpo: non il suo migliore, a parer mio, ma sicuramente un ottimo film di guerra e non solo di guerra. . -
Gixi.
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Clint Eastwood non delude mai,American Sniper è un film solido come la roccia, bellissimo da vedere, con un ritmo lento ma inarrestabile, graziato da una stratosferica scena di battaglia finale.
Da vedere. E rivedere..
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American SniperClint Eastwood - 01 Gennaio 2015 |
