Il ragazzo invisibile

Il ragazzo invisibile non è un cinecomics degno di Holliwood, anche perché molto differente da quelli a cui siamo abituati di Marvel e DC Comics, ma piuttosto è una pellicola diretta ai ragazzipiù giovani e alle famiglie.
più che un film fumettistico ci ricorda una serie TV, una tra tutte Heros, e, infatti sul finale scopriamo che ci sarà un seguito, almeno speriamo ci sia.
Dietro a questo prodotto ci sono stati mesi di merchandising, un romanzo e un fumetto. Anche se solitamente siamo abituati ad avere film tratti da fumetti, qui abbiamo il contrario... o una via di mezzo più che altro , si perché dopo l'ideazione e la messa in produzione del film si è creato il fumetto e il romanzo.
In breve abbiamo un ragazzino 13enne in balia degli ormoni della sua età , timido e con problemi di bullismo, che si innamora della bella, nuova arrivata, compagna di classe. Un giorno scopre di avere il potere dell'invisibilità, di essere stato adottato e di essere il figlio di altri "Speciali", così infatti si chiamano quelli dotati di poteri soprannaturali.
La scelta dell'invisibilità non è di fatto casuale, ma al contrario ha un'alta valenza metaforica. Ci troviamo non a caso, davanti ai problemi adolescenziali di minima autostima, quel voler essere e non essere che caratterizza tutti. In un momento sei alle stelle e il momento successivo alle stalle. Inoltre, non meno importante la metafora legata al cinema che porta nel mondo visibile (quindi mettendolo in scena) qualcosa che prima è invisibile.
Il nostro protagonista ci accompagna nella storia con grande maestria (ricordiamo che Ludovico Girardello ha solo 13 anni e in alcune scene del film recita senza vergogna totalmente nudo), accompagnato da un altrettanto meritevole cast.
A mio parere, il difetto più grande è, come spesso accade nei primi capitoli di film che prevedono una saga, una presentazione del personaggio e della storia un po' troppo lunga, sembrava non prendesse mai piede. Nonostante ciò una volta scoperto il suo potere ed averlo abbracciato, tutto scorre come una cascata inondandoci di alcune sorprese non prevedibili e un bravissimo e convincente Ludovico Girardello che scopre a pieno le sue capacità nel momento del bisogno.

I dialoghi frizzanti non sono mai banali, inseriscono un'ironia magistrale che non fa perdere la seriosità del momento.
Ebbene, nonostante sia un prodotto italiano, gli attori sono stati bravi, la musica gradevole ci accompagna senza essere invadente, e gli effetti speciali senza nulla di fantasmagorico ti accompagnano senza farti staccare troppo dalla realtà, molto "reali"
Un epilogo a sorpresa, che come detto sopra, ci lascia presagire ad un prossimo capitolo.
Non promuovo a pieni voti il film, perché in realtà si poteva rischiare di più, sopratutto nell'azione e nella "violenza". Salvatores, in questo caso, si è rivelato un po' troppo paternalista, nel senso che poteva regalarci un po' più di cruda animosità e magari anche di sangue.
Ma pensando ai film italiani credo che potesse risultare anche molto molto peggio... Per cui andate a vederlo