Il promontorio della paura

J.Lee Thompson - 12 Aprile 1962

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    Il promontorio della paura



    GENERE: Drammatico
    ANNO: 1962
    REGIA: J. Lee Thompson
    SCENEGGIATURA: James R. Webb
    ATTORI: Gregory Peck, Robert Mitchum, Martin Balsam, Telly Savalas, Lory Martin, Jack Kruschen, Polly Bergen
    FOTOGRAFIA: Sam Leavitt
    MONTAGGIO: George Tomasini
    MUSICHE: Bernard Herrmann
    PRODUZIONE: MELVILLE TABBOT
    DISTRIBUZIONE: UNIVERSAL - CIC VIDEO
    PAESE: USA
    DURATA: 96 Min

    CITAZIONE
    Candy, un malvivente depravato, condannato per violenze ad una donna, vuol vendicarsi di chi ha testimoniato al suo processo: un noto ed onesto avvocato di Baltimora. Per questa ragione Candy, uscito di carcere, si reca dal professionista e gli rivela il suo piano: lo colpirà nella moglie e nella figlia che, prima o poi, farà vittime della sua violenza. La polizia non ha prove per proteggere la famiglia dell'onesto cittadino che, nel frattempo, Candy terrorizza con ben dosata crudeltà. Infine viene teso un agguato nel quale Candy cade dopo un seguito di violenze e di colpi di scena.

    fonte ComingSoon

    Trailer


    Video



    Edited by Viky017 - 29/8/2015, 23:11
     
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    Bel thriller sopra le righe rispetto ai tempi, oltremodo redarguito dalla critica benpensante che tagliò sconsiderevolmente il film di Lee J. Cobb, abolendo tra l'altro la parola "stupro" dal copione.
    Un vecchio classico che ho apprezzato sin da subito, con una colonna sonora azzeccata che incute timore, non è mai di troppo, ed la regia che conferisce al film quella componente claustrofobica di cui ogni film del genere dovrebbe essere dotato e che genera nello spettatore un senso di timore, sconcerto, disagio, vuoto. Molti elementi di richiamo ai film del maestro del brivido Hitchcock: primi piani seri, musica terrorizzante, inquadrature strette e scene girate in modo da non sapere neppure chi fosse l'inseguitore (vedi l'incontro tra Cady e la giovane Bowden).
    La scelta dei ruoli l'ho trovata anch'essa molto mirata: Gregory Peck, noto interprete di personaggi di alto senso morale, è perfetto nel ruolo dell'avvocato perseguitato, proprio come nel film che lo ha consacrato, il bellissimo Il Buio oltre la Siepe. Stessissimo discorso per Mitchum che coi lineamenti caratteristici del suo viso, ci regala un'altra pregevole personificazione del male, lo psicotico stupratore Max Cady, che riprende un po' il leggendario ruolo de La morte corre sul fiume.
    Attori in stato di grazia per un thrillerone d'altri tempi che preferisco in tutto e per tutto al remake, anch'esso niente male, di Scorsese.
    Lo preferisco in particolare per come viene disegnato il cattivissimo, da un De Niro eclettico ma troppo caricaturale con quegli orrendi tatuaggi, la qualità di Robert Mitchum sta secondo me proprio nel fatto di portare sullo schermo quello che apparentemente è un uomo come tanti, il che a mio avviso può solo giovare alla credibilità e all'aspetto tenebroso dell'ormai mitologico antagonista.
    Nel cast anche il grande Telly Savalas, conosciuto per il ruolo del Tenente Kojak :lol: nella serie tv omonima.

    Voto 8.5
     
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