-
.
I 400 colpi
Un film di François Truffaut. Con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Georges Flamant, Jeanne Moreau, Jean-Claude Brialy, Jacques Demy, François Truffaut, Guy Decomble, Daniel Couturier, François Nocher, Richard Kanayan, Renaud Fontanarosa, Michel Girard, Henry Moati, Bernard Abbou, Jean-François Bergouignan, Michel Lesignor.
Titolo originale Les 400 coups. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 93 min. - Francia 1959.CITAZIONEAntoine Doinel è un bambino che vive con la giovane madre e il patrigno. Ha poca voglia di studiare e si diverte ad andare al cinema, a marinare la scuola, a compiere piccoli furti, oppresso da una famiglia che pensa troppo a se stessa e lo relega a buttare via la spazzatura o ad andare a comprare il latte, lasciando ai compagni di scuola il compito di accompagnarlo all'adolescenza. Il riformatorio diventerà il trampolino per il tuffo nel mare della vita.
fonte MyMoviesTrailer
Edited by Viky017 - 26/1/2015, 21:59. -
.
Per me uno dei più bei film che io abbia mai visto sull'infanzia. Mi fece una gran rabbia quando lo vidi (frammenti, per la scuola) a 14 anni e mi ha fatto una gran rabbia ancora oggi, avendolo visto integralmente. Per tutte le ingiustizie che Antoine subisce, per tutto ciò che gli viene rinfacciato continuamente, per come viene invece ignorato, per come in poco tempo si possa rovinare il futuro di un ragazzino e trasformarlo, sulle carte bollate almeno, in un criminale. Antoine è braccato fin dall'inizio, il suo futuro è già deciso, per lui è inutile impegnarsi tanto per il professore è un buon a nulla, nonostante i suoi sentimenti siano fondamentalmente buoni (e non diversi da quelli dei suoi compagni) e lui vorrebbe solamente vivere la sua vita come un ragazzino qualsiasi.
Bravissimo il protagonista che non interpreta Antoine, è Antoine.
Bellissimo anche il tema musicale del film. Sarà che il film è talmente universale nel suo parlare dell'infanzia, anche di quella negata, che mi è parso invecchiato benissimo a differenze di tanti filmoni hollywoodiani dell'epoca. Certo la scuola, almeno nel mondo occidentale, non è più così istruttivista e autoritaria per fortuna (e non si usa più il pennino )e le condizioni di vita sono migliori, ma il tema del ragazzino incanalato sulla "cattiva strada" dalla società stessa perché così si autoavvera la profezia (in quanto considerato un incapace dagli adulti) rimane sempre scottante.. -
Hafufu.
User deleted
Per me uno dei più bei film che io abbia mai visto sull'infanzia. Mi fece una gran rabbia quando lo vidi (frammenti, per la scuola) a 14 anni e mi ha fatto una gran rabbia ancora oggi, avendolo visto integralmente. Per tutte le ingiustizie che Antoine subisce, per tutto ciò che gli viene rinfacciato continuamente, per come viene invece ignorato, per come in poco tempo si possa rovinare il futuro di un ragazzino e trasformarlo, sulle carte bollate almeno, in un criminale. Antoine è braccato fin dall'inizio, il suo futuro è già deciso, per lui è inutile impegnarsi tanto per il professore è un buon a nulla, nonostante i suoi sentimenti siano fondamentalmente buoni (e non diversi da quelli dei suoi compagni) e lui vorrebbe solamente vivere la sua vita come un ragazzino qualsiasi.
Bravissimo il protagonista che non interpreta Antoine, è Antoine.
Bellissimo anche il tema musicale del film. Sarà che il film è talmente universale nel suo parlare dell'infanzia, anche di quella negata, che mi è parso invecchiato benissimo a differenze di tanti filmoni hollywoodiani dell'epoca. Certo la scuola, almeno nel mondo occidentale, non è più così istruttivista e autoritaria per fortuna (e non si usa più il pennino )e le condizioni di vita sono migliori, ma il tema del ragazzino incanalato sulla "cattiva strada" dalla società stessa perché così si autoavvera la profezia (in quanto considerato un incapace dagli adulti) rimane sempre scottante.
Visto proprio qualche giorno fa, io credo che non potessi far sintesi migliore.
Vogliamo parlar poi della scena finale?
Di quella corsa ininterrotta, a perdi fiato, per fuggire da una realtà così crudele con lui, cercare la libertà, fino a raggiunger una spiaggia sterminata? Senza contare il primo piano agli ultimi frammenti di film. (:
Tra l'altro, l'attore che interpreta Antoine ho riconosciuto con mio piacere che è Jean-Pierre Léaud, che io vidi già prima in The Chinoise di Godard, in cui è già più grande!. -
.
Bellissimo film non c'è che dire.
Ha delle bellissime inquadrature e anche il bianco e nero rendo moltissimo a livello stilistico.
La storia è molto bella e profonda e tratta di un'argomento che rimane sempre attuale seppur gli anni passano.
In alcune scene è anche molto divertente, rendendo il film molto godibile e per niente noioso .
Comunque vederlo al cinema in lingua originale con sottotitoli in italiano è molto bello e sicuramente fa rendere di più la sua bellezza.
Voto 8 1/2. -
.
Mi è piaciuto tantissimo, credo di poter dire che questo stile di cinema sia quello che preferisco in assoluto. Partendo da Truffaut ad oggi molti registi francesi hanno seguito questo modello di realismo, il rappresentare la vita vera, è ciò mi piace un sacco.
A differenza vostra però l'ho visto diversamente. Non mi ha lasciato nulla di negativo, non ho sentito alcun peso o sofferenza del personaggio, se non nei minuti finali.
A me ha divertito vederlo combinare guai in giro con il suo amico, lì mi trasmetteva un senso di libertà e in un certo senso ci si può rivedere da bambini.
Si vede che è un ragazzino intelligente e lo si capisce dal colloquio che ha con la psicologa, comprende la sua situazione, anche se il ritrovarsi in collegio è stata una soluzione abbastanza drastica da parte dei genitori.
Le ingiustizie scolastiche da parte dei professori non sono mai state una novità, c'erano allora (così come il fumare a 13 anni ) e ci sono anche adesso, certo c'è chi ne è più vittima e chi meno. Comunque a me è sembrato che Antoine se ne fregasse abbastanza di questo, per carattere si divertiva in quel modo e quindi ok.
Molto bello il bianco e nero e bravissimo il piccolo attore.
Come ho detto su, la macchina da presa mostra ciò che succede, sono due occhi in più per noi che non stiamo vivendo quella situazione e ci trasporta dentro un'altra vita.
Questo film ho letto essere il primo di una serie sempre con lo stesso protagonista, non vedo l'ora di guardarli tutti.. -
.
Film che ho adorato fin da subito, inquadrature malinconiche, primi piani eterni, facce che raccontano più dei dialoghi, uno di quei film che appena finito ne vorresti trovare un'altro simile, Truffaut entra senza dubbio nella classifica dei miei registi preferiti, colgo l'occasione per chiedervi se conoscete altri sui film degni di nota. . -
.
Jules e Jim, Gli anni in tasca, Le due inglesi, Adele H., Baci rubati, Domicile conjugal . -
.
Grazie mille! Appena riesco ne guarderò uno .