Jupiter - Il destino dell'universo

Con Jupiter – Il destino dell’universo (cosa?) i fratelli Wachowski confermano il loro declino del profondo baratro del nulla alla regia.
La storia che viene raccontata qui, non solo è banale, ma è anche una cosa vista, rivista e rivista ancora… Un inception di rivisti
Jupiter Jones, la protagonista, orfana di padre, vive con la madre russa e tutta la famiglia immigrati in America . Nata sotto una buona stella la sua vita gira attorno al lavoro (pulire le case dei ricconi) e alla famiglia, fino a quando incontra l’affascinante Caine, un lycatante (lica che??? Si un lycatante… chiamarlo licantropo non andava bene perché il termine ormai lo usano tutti, e inoltre lui è il risultato genetico di un ibrido tra uomo e lupo) che la salva da altri alieni inviati sulla terra per ucciderla. Da qui in poi prosege la storia facendola rapire più volte e salvandola altrettante volte in extremis dal caro Caine, cosa che porterà ovviamente a far innamorare la nostra protagonista (ora una titolata e padrona della terra) dell’affascinante alieno ibrido.
Non solo la storia è un’ennesima rivisitazione della classica Cenerentola, ma è anche ricca di rimandi ad altri film come i loro precedenti Matrix, Speed Racer, Colud Atlas. Ma anche Star Wars e direi anche i Guardiani della Galassia, Star Trek, Man in Black, Dune, Hunger Game, la saga di Divergent, Ritorno al Futuro… Insomma, non proprio originale direi. Proprio no!
Per darvi un idea del perché li paragono a questi film, metto sotto spoiler gli esempi

Quindi, poca originalità e trama scialba. Ma si può dire che almeno la recitazione era ben fatta per cui la storia risulta carina? No direi di no… La Kunis è a tratti buona ma non convince, soprattutto nella parte della rapita. Dovrebbe essere una ragazza normale che ci accompagna alla scoperta di un universo, ma insomma proprio non ci riesce. Più convincente Channing Tatum come lycatante. Beh anche lui non è che a livello espressionista ci regala molto, più o meno come Keanu Reeves in Matrix, ma per lo meno convince un po’ di più, altalenante ma discreto. Poi bhe, da sfoggio della sua possente fisicità, che non guasta quindi un punticino in più (lo rivedremo in magic Mike 2 ahahahah - ma anche no) .
Il finto buono poi cattivo che ritorna buono Stringer (Sean Bean) è molto meglio. Anche se non si capisce come faccia ad essere più forte di Caine. Spiegatecelo!
Parliamo dello sguardo dello spettatore verso questi nuovi mondi. Qualcosa di bello ce lo regalano, si, anche i combattimenti sono spettacolari, lunghi (a volte troppo) ma belli. E accompagnati dall’immancabile slow motion in punti salienti della battaglia, vediamo anche qui non solo grattacieli e ponti distrutti ma addirittura parte di un mondo che implode più o meno (perché? Non si sa… o io non l’ho capito). Il problema di fondo, oltre la già pluri-citata mancanza di originalità è che l’eccellente lavoro di scenografie, certosino direi e suggestionante, dovrebbe essere supportato da una buona storia, ma qui persino i dialoghi cadono nello sgradevole e banale, a volte ironico ma solo in alcuni frangenti, non sufficienti a sollevare tutti i cliché presenti. Persino un’amante come me degli effetti speciali, dell’azione, delle battaglie è rimasta perplessa davanti a Jupiter.
Purtroppo non lo posso promuovere. Posso solo dire che gli amanti del genere fantascientifico in realtà si troveranno a fare i conti con un film a tratti sci-fi con tratti fantasy alle prese con storielle Young Adult,poi a tratti film action, commedia, sentimentale… Un registro un po’ troppo vario, il tutto immerso in un mondo alla Star Wars.
Matrix è stato in assoluto il loro prodotto di lancio che ci ha regalato nuove visioni. Si sono persi un po’ nei seguiti, Cloud Atlas, nonostante derivasse da un libro è salito di livello, anche se non promosso dalla critica e dagli spettatori, a mio parere era stato fatto bene. Si, difetti qua e la soprattutto nella sceneggiatura ce n’erano, ma tutto sommato un buon prodotto curato e originale (abbastanza). Poi arriva Jupiter. Dal trailer già si capiva che non bisognava aspettarsi gran che, io ne ero già consapevole. Ma da loro mi aspettavo di più, almeno nella storia. I rimandi ai classici, i tributi a film del genere precedenti che hanno fatto la storia ci possono essere. Ma la banalità del copione e la voglia di fare in fretta non ha portato giovamento alcuno. La durata della pellicola è giusta, non aumenterei i minuti a disposizione per approfondire ma piuttosto ottimizzerei quelle parti lente, noiose, e ripetitive
Sicuramente da vedere, per rimanere aggiornati, ma con la consapevolezza che questa volta i fratelli Andy e Lana Wachowski hanno provato a riportarci negli anni 80 ma non ci regalano nulla di innovativo.
E per concludere citando il film direi che Jupiter – il destino dell’universo non è nato sotto una buona stella.

Hai ragione. Avevo voluto essere buona e non dire che certe scene erano di una noia mortale...

Una tale caduta di stile di costerà un punticino nel CinePropositi