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Ida
DATA USCITA: 13 marzo 2014
GENERE: Drammatico
ANNO: 2013
REGIA: Pawel Pawlikowski
SCENEGGIATURA: Pawel Pawlikowski
ATTORI: Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza, Joanna Kulig, Dawid Ogrodnik, Adam Szyszkowski, Jerzy Trela
FOTOGRAFIA: Lukasz Zal
MONTAGGIO: Jaroslaw Kaminski
PRODUZIONE: Opus Film, Phoenix Film Investments
DISTRIBUZIONE: Parthenos
PAESE: Danimarca, Polonia
DURATA: 80 MinCITAZIONEPolonia, 1962. Anna è una giovane orfana cresciuta tra le mura del convento dove sta per farsi suora: poco prima di prendere i voti apprende di avere una parente ancora in vita, Wanda, la sorella di sua madre. L’incontro tra le due donne segna l’inizio di un viaggio alla scoperta l’una dell’altra, ma anche dei segreti del loro passato. Anna scopre infatti di essere ebrea: il suo vero nome è Ida, e la rivelazione sulle sue origini la spinge a cercare le proprie radici e ad affrontare la verità sulla sua famiglia, insieme alla zia. All’apparenza diversissime, Ida e Wanda impareranno a conoscersi e forse a comprendersi: alla fine del viaggio, Ida si troverà a scegliere tra la religione che l’ha salvata durante l'occupazione nazista e la sua ritrovata identità nel mondo al di fuori del convento.
fonte ComingSoonTrailer
Edited by Viky017 - 14/4/2015, 18:18. -
Hafufu.
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Ida mi ha un po' ricordato i toni austeri di Bergman, anche per quel che concerne le tematiche, le inquadrature e ovviamente il bianco e nero; addirittura la durata effettiva del film (poco più di un'ora) può ricordare il tempo complessivo della maggior parte delle pellicole dell'autore succitato.
E proprio come il regista scandinavo, anche in questo film si respira un'aria di rassegnazione, di fatalismo, di dovere. Pochissimi dialoghi, sempre se necessari, lasciando spazio alle inquadrature fisse, a quel freddo silenzio.
Assolutissimamente da vedere.. -
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É realizzato benissimo, da questo punto di vista colpisce più all'inizio e alla fine che non in tutto il corpo centrale...Ottimo il lavoro fatto su suono, luci e inquadrature, ci sono dei fotogrammi che sarebbero da incorniciare. Però, complice anche il formato video é un film freddissimo, che (effetto collaterale) mi ha lasciato impassibile. . -
Ferro 3.
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Un esempio di cinema basato sulla potenza espressiva dei dialoghi e delle immagini. Le ambientazioni si abbinano bene al contesto storico della vicenda e ogni fotogramma è efficace nella presentazione di un'atmosfera gelida ma mai asettica. Le emozioni abbondano e si concentrano in poco più di un'ora di pellicola. Tirando le somme è un buon film, da non prendere alla leggera visti i temi trattati. .