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Il capitale umano
Un film di Paolo Virzì. Con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Giovanni Anzaldo, Matilde Gioli, Guglielmo Pinelli, Gigio Alberti, Bebo Storti, Vincent Nemeth, Pia Engleberth, Nicola Centonze.
Thriller, durata 109 min. - Italia 2014. - 01 Distribution uscita giovedì 9 gennaio 2014.CITAZIONEIn un paesotto della Brianza che finisce in "ate", eretto alle pendici di una collina una volta incredibilmente boscosa, un cameriere da catering neanche più giovane torna a casa a notte fonda con la sua bicicletta, chiuso tra il gelido freddo di una curva cieca e il sopravanzare spavaldo e sparato di un Suv che lo schiaccia lasciandolo agonizzante, vittima predestinata di un pirata anonimo. Il giorno dopo, la vita di due famiglie diversamente dislocate nella scala sociale brianzola viene toccata da questo evento notturno in un lento affiorare di indizi e dettagli che sembrano coinvolgere il rampollo di quella più ricca, assisa nella villa che sovrasta il paese, e la figlia dell'altra, piccolo borghese con aspirazioni di ribalta. Uno a uno sfilano i presunti protagonisti: il padre della giovane ragazza, un ingenuo stolto e credulone, titolare di un'agenzia immobiliare, pronto a giocarsi quello che non ha per entrare nel fondo fiduciario del magnate della zona al quale accede per un eccesso di fiducia e grazie all'entratura garantitagli dalla figlia, fidanzata con il giovane rampollo della ricca famiglia; il magnate, cinico e competitivo, perfetto prodotto brianzolo, forgiato con la tempra di chi ha abbattuto ettari di bosco per costruire quell'impero economico, inno del malcostume e del cattivo gusto: le moglie dell'uno e dell'altro, la prima psicologa tutta presa dalla sua missione e dall'imminente maternità, tardiva e sofferta, la seconda sposa tonta con il sogno del teatro, obnubilata dalla ricchezza e dal troppo avere: in ultimo i rispettivi figli, non più incolpevoli, mai più adolescenti, complici dell'orrore in questa "tragedia" balzachiana che della commedia ha solo i tipi.
Paolo Virzì fa un salto in avanti nel personale viaggio politico nell'Italia del suo presente, puntando finalmente la bussola verso il nord del Paese, trovando un cuore nero che non fa ridere proprio per niente. La goliardia toscana, il cinismo burlone romano (modi e luoghi che hanno caratterizzato la sua commedia) sono lontani, lontanissimi, senza quasi più alcun eco in queste lande brianzole, disegnate come fossero terre straniere abitate da genti aliene che comunicano in un linguaggio misterioso e duro. Virzì si fa suggestionare dal suo limite, un misto di gap culturale e sociale (un livornese in Brianza), che presto trasforma nella sua arma migliore, abbandonando il facile gigioneggiare nelle disgrazie del malcostume centroitaliano per addentrarsi nei meandri di un apologo potente e inaspettato.
Liberamente tratto dal thriller di Stephen Amidon, ambientato nel Conneticut, con l'aiuto di Francesco Piccolo e Francesco Bruni, Il capitale umano vanta un cast variamente composto su cui domina Fabrizio Bentivoglio che interpreta senza alcun timore il personaggio di Dino Ossola. Ecco, crediamo che questo tipo unico di "scemo" sia in assoluto una delle migliori descrizioni di un certo italiano contemporaneo, degno della migliore tradizione del cinema nostrano.
Dario Zonta
fonte MYmoviesTrailer
Edited by Viky017 - 4/5/2015, 15:58. -
Stefano27.
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Stupendo!
Ho letto delle critiche positivissime sul film del regista livornese!
Stasera andrò a vederlo e domani vi faccio sapere come mi è sembrato.
Per adesso Virzì non mi ha mai deluso e da quello che ho letto non succederà nemmeno questa volta!!
Ciao ciao
Ste. -
simone pontile.
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Visto ieri!!!
Veramente bello!
Era tanto che non vedevo un film italiano di questo livello!
Bravo Virzì e bravo tutto il Cast!
Anche i due ragazzi "debuttanti" li ho trovati veramente ottimi!
Consigliatissimo. -
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L'Italia nelle sue più varie sfaccettature... ecco cos'è Il capitale umano.
Opera critica e molto vera, quella prodotta da Paolo Virzì.
Un film che non ha paura di mostrare l'Italia di oggi, quella vista da Dino, tipico italiano medio che cerca di arricchirsi, quella vista da Giovanni, ricco uomo d'affari che perde tutta la sua umanità di fronte alla materialità, da Carla, donna debole che vuole rimettere apposto un teatro, e da Serena, ragazza che si deve scontrare con l'amore.
Tutto ciò è scandito da un episodio che collega le vicende delle due famiglie: la morte di un ciclista investito, e non soccorso, da uno dei protagonisti, all'inizio del film.
Ma chi sarà mai il colpevole?
Il film svelerà tutto durante il suo corso, ma questa vicenda fa sicuramente da contorno a una realtà che ormai è parte di noi, ovvero quella di un paese in cui la materialità, l'ipocrisia e, lasciatemelo dire, la stupidità, prende il posto di ciò che è realmente importante.
In tutto ciò l'uomo, l'italiano, non è più persona, ma diviene cosa... diviene capitale.
Ma Virzì sembra non arrendersi, e per fortuna esistono ancora i sentimenti, l'amore.
Film a mio parere molto bello e, come già ho detto inizialmente, molto vero.
Bravi tutti gli attori, mi è piaciuta molto Valeria Bruni Tedeschi e la nuova rivelazione Matilde Gioli.
Voto 7 1/2. -
Hannibal Lecter.
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L'ho visto proprio oggi e non posso che quotare totalmente le parole di Jonny. Ho gia' visto vari film di Virzi' e tutti in qualche modo mi hanno colpita, questo non e' stato da meno. .