Belli e dannati

Gus Van Sant - 1991

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    Belli e dannati




    Titolo originale My Own Private Idaho
    Paese Canada
    Anno 1991
    Durata 104 min
    Colore colore
    Audio sonoro
    Lingua Inglese
    Genere drammatico
    Regia Gus Van Sant
    Sceneggiatura William Shakespeare (opera teatrale, liberamente ispirato a), Gus Van Sant
    Fotografia John Campbell
    Eric Alan Edwards
    Cast
    River Phoenix, Keanu Reeves, James Russo, Rodney Harvey, Monica Parker
    CITAZIONE
    E' la storia dell'amicizia tra due prostituti, Mike e Scott, che vivono a Seattle, per strada, vendendosi a uomini e donne. Mike è gay, soffre di narcolessia e siccome fu abbandonato da bambino ha sempre vissuto con l'ossessione di voler ritrovare sua madre. Scott, invece è il figlio ribelle di una famiglia di elevato ceto sociale che vive principalmente per mettere in imbarazzo suo padre. Mike è innamorato di Scott, che però si dichiara etero e sostiene che la loro vita di strada è solo temporanea. Assieme i due ragazzi affrontano un lungo viaggio da Seattle a Idaho fino a Roma, per cercare di trovare la madre di Mike...

    Fonti: imdb
    movieplayer

    Trailer




    Edited by Paranoyd - 1/12/2014, 12:28
     
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    Sono ancora incavolata per il titolo che hanno dato alla versione italiana, banale e inutile, non valorizza il film e ne sminuisce il significato! A parte questo sfogo iniziale, il film è veramente molto bello, struggente, duro, un pugno nello stomaco. Il ritratto di una generazione perduta, abbandonata, senza speranze, senza riscatto. Un film che mescola immagini violenti per l'anima ad immagini di paesaggi desolati e incontaminati. La strada è un'altra grande protagonista, la strada che è come una casa per i protagonisti, la strada che non finisce mai, che continua ad accompagnare questi giovani per tutta la vita. Un film dalle tematiche forti, che Gus Van Sant riesce a trattare con una certa delicatezza e poesia, senza mai essere eccessivo. Una citazione particolare la merita River Phoenix, bellissimo in questa parte e bravissimo, in un ruolo così complesso, riesce ad essere dolce, tenero, ma allo stesso tempo smarrito, un'anima inquieta ed instabile...abbiamo perso un grande attore, che avrebbe potuto regalarci ancora tante emozioni!
     
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  3. Hannibal Lecter
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    voglio vederlo, ho visto tutti i film di Gus Van Sant , non posso perderlo...grazie per la segnalazione
     
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  4. Dani7469
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    L'ho visto per la prima volta ieri sera ed è stata un'esperienza mistica O.O
    E' di una sensibilità struggente, in grado di far apparire il tuo modo di vedere, considerare e giudicare le cose piccolo e pusillanime.
    In quei 104 minuti si riesce a fare un excursus tale di così tanti gradi di rapporti umani che tolgono letteralmente il fiato allo spettatore, che sembra confondere, in alcuni momenti, la realtà di Portland con l'onirica visione dell'Idaho durante gli attacchi narcolettici del protagonista Mike.
    Un film profondo e dolcissimo da far quasi male, vederlo implica desiderare che non finisca mai, che quel "abbi una buona giornata" possa essere posticipato il più possibile, pur amando ogni singolo fotogramma di un così profondo ritratto sociale.
    Eccellente l'interpretazione di Keanu Reeves, piacevolmente sorprendente la presenza di Flea (bassista dei Red Hot Chili Peppers) nei panni di uno dei "ragazzacci" di Bob, ma ciò che realmente fa sbarrare gli occhi è la magnifica visione del giovanissimo River Phoenix, stupendo in questo film e bravo da far paura.
    Non c'è che dire, questo film è un vero bijoux della cinematografia moderna.
     
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    Bellissimo film, certamente da rivedere. Regia di Gus Van Sant ottima ed originale (ma a me Van Sant era piaciuto già in altri suoi film, come Elephant, Da Morire e Drugstore Cowboy). Interessante l'idea di mostrare il sesso in modo così freddo e poetico insieme, stilizzato: i corpi e le posizioni plastiche mi hanno ricordato le statue classiche. Quest'ultime sono prive di volgarità, così come il modo in cui Van Sant raffigura l'atto sessuale ne è totalmente privo. Anche nelle scene più "perverse".
    Mi hanno colpito molto i colori usati dal regista, molto vividi e saturi, piuttosto irrealistici. Visti al cinema immagino facciano un grande effetto.
    Il personaggio di Mike è insieme sensibile ed irriverente, mi ha commosso e divertito. Le sue espressioni, i movimenti del corpo, persino le "mosse" che fa (come quando è infastidito dalle effusioni di Carmela e Scott in sala da pranzo) sottolineano il talento di River e rendono il personaggio "vivo".
    A proposito, sapete che la scena del falò è stata (ri)scritta da River?
    Ah titolo italiano terribile, sembra quello di un film di Costantino e Daniele , molto meglio quello originale: My Own Private Idaho (il mio Idaho privato/personale).
     
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    A proposito, sapete che la scena del falò è stata (ri)scritta da River?

    Ah si? Veramente? Non, lo sapevo... ciò dimostra ancora di più il talento e la sensibilità di questo artista!
     
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    Sinceramente a me ha un po' annoiato ed anche la trama sembra avere una direzione prima, ma ne prende un'altra dopo. Complessivamente però non mi è dispiaciuto, è girato bene e tratta perfettamente gli argomenti, non credo però che lo rivedrei...
     
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  8. Hannibal Lecter
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    Visto tutti i film di Gus Van Sant e tutti mi sono piaciuti: questo l'ho visto proprio oggi e non posso che quotare tutti. Un film struggente, duro, intenso,commovente e un grande river Phoenix....bellissimo e bravissimo. Mi e' piaciuto molto l'idea delle sequenze plastiche nelle immagini erotiche e la ripetuta strada che si vede durante il film...bel sinonimo di cio' che rappresenta per i protagonisti della pellicola. Davvero un ottimo film. HO visto tutti i film di Van Sant e non so come mi fosse sfuggito un capolavoro simile!!!
     
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    Questo film è un viaggio. Un viaggio psichedelico e raffinato, che percorre lunghe strade americane, sotto cieli apocalittici, un viaggio nell'alienazione, nel disagio esistenziale di una generazione perduta, di una realtà struggente che Van Sant rievoca di dettami mistici, sopraffini.
    Sono articolati tutti i temi cari al regista, con grande delicatezza quello dell'omosessualità del protagonista, un ragazzo a cui è sempre mancato un punto di riferimento, un appiglio, una certezza in cui trovare rifugio dal male che lo affligge, le cui mancanze in età post-adolescenziale tendono ad evidenziare sempre più.
    La narcolessia che River Phoenix riesce verosimilmente a rappresentare con una gestualità calzante e misurata, è leggendaria. Affiorano dai suoi sguardi, da accenni vari ed espressioni che sembrerebbero spontanee, tutti quei rigetti e disprezzi provocati da una situazione degenerante.
    Anche io sono rimasto colpito da come sono state montate le scene di sesso, brevi frame che a molti avranno dato disturbo in quanto insoliti ma che ho trovato leggiadri e mai volgari nella loro esplicità.
    L'uso dei colori è studiato e molto particolare: nella prima parte in particolare c'è un vistoso predominio della tinta rosso-arancio, è una pellicola che infatti intercorre tra la scultura classica (le immagini di Mike quasi esanime sulle ginocchia della madre a qualcuno potranno ricordare senz'altro la Pietà di Michelangelo) e il pittorico appunto per l'utilizzo di colori saturi e ricorrenti nella filmografia di Van Sant (vedi il giallo di Elephant) e per la fotografia limpida, come l'acqua in cui sobbalzano liberi i pesci. Un dialogo tra Keanu Reeves, nella sua unica scena recitativamente degna di nota, e il suo magnate richiama sonoramente l'Enrico IV di Shakespeare.
    Un film certamente coi suoi difetti di sceneggiatura, che tratta tematiche adolescenziali in modo artisticamente maturo. Assolutamente da vedere

    Voto 8.5 (Mezzo voto e forse qualcosa in più per la performance straziante e sopra le righe di Phoenix)
     
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    L'ho trovato un film parecchio strano, a volte poco legato nelle sue varie parti e piuttosto bizzarro, sia nello sviluppo dei personaggi che nello svolgersi della trama, ma tutto sommato mi è piaciuto e mi ha lasciato una strana sensazione di malinconia. Mi ha fatto poi anche uno strano effetto, in quanto avevo cominciato a vederlo (come tutti i film che vedo ultimamente) in inglese senza sottotitoli e... mi sembrava di non capire nulla! o.o Cioè, capivo quello che dicevano, ma siccome mi sembravano frasi piuttosto sconclusionate, mi sono fermata e ho messo i sottotitoli in inglese... e allora mi sono resa conto che non ero io a non capire, ma che erano proprio i discorsi ad essere bizzarri. XD
    Penso che al centro un po' di tutta la faccenda ci sia il personaggio di Mike, la sua storia e la sua vita, le quali non hanno un chiaro sviluppo e una chiara conclusione perché è la vita stessa di Mike ad essere così, in continuo divenire, incerta e strana. Penso che il regista abbia voluto trasmettere questo e, benché ritenga che si sarebbe potuto sviluppare meglio, credo che in parte ci sia riuscito. Il finale trovo sia la chiusura di un cerchio, un eterno ritorno dell'uguale nietzschiano.
    Ho trovato il personaggio di Mike molto ben riuscito, commovente, ottimamente reso a livello recitativo (River Phoenix qui, oltre ad essere sconvolgentemente bello *ççç*, è anche bravissimo a rendere un personaggio strano e sfaccettato come Mike). La famosa e già citata scena del falò l'ho trovata estremamente toccante (non sapevo che l'avesse riscritta lo stesso Phoenix! o.o), così come il finale, che ho trovato amaro e malinconico.

    Ho sentito una stretta al cuore quando Scott (un bravissimo Keanu Reeves, che tuttavia secondo me non raggiunge ancora le vette recitative che avrebbe toccato alcuni anni dopo in film come L'Avvocato del Diavolo, Matrix o Costantine. Sarà stato anche a causa del personaggio, decisamente meno toccante rispetto a quello interpretato da Phoenix, ma l'ho trovato recitativamente un po' inferiore al suo standard, nonché al proprio coprotagonista) abbandona Mike in Italia per tornare in America con Carmela. Inoltre, quando i due si ritrovano, ho trovato molto triste il fatto che Scott rinnegasse tutta la sua vita passata e, di conseguenza, anche il profondo legame con Mike, per non compromettere la sua attuale immagine di ricco rampollo benestante. La scena in cui lui passa in macchina davanti a Mike, che dorme per strada, penso che sia una delle più emblematiche e tristi del film.
    Inoltre, essendo un film poco parlato, ritengo che gli attori (e River Phoenix in particolare) siano stati capaci di trasmettere tantissimo solo con uno sguardo, un gesto, un atteggiamento. Mi viene in mente la scena del funerale, in cui Phoenix esprime tutto un mondo di sentimenti senza dire una parola (o meglio dicendo solo una parola: il nome Bob).


    Insomma, ricapitolando l'ho trovato un film evocativo, commovente, molto strano e, anche se a tratti poco legato e apparentemente inconcludente, tutto sommato mi è piaciuto. ^_^
     
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  11. RIV_FOREVER_HERE
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    Questo é uno dei film che più ho a cuore in assoluto, un film toccante che tratta di temi molto importanti e delicati di cui é fondamentale parlare attraverso mezzi diversi, come i film.
    É molto molto strano, ma in tutte le sue stranezze c'é un qualcosa di affascinante. Grandi interpretazioni e alcuni personaggi suscitano interesse in particolare per la loro teatralitá come Bob e Scott, ma l'interpretazione che ogni volta mi lascia con gli occhi attaccati allo schermo é senza dubbio quella di River. Trovo il personaggio di Mike emozionante, in grado di farti sentire il senso di inadeguatezza che prova, il suo dolore; la sua dolcezza ti fa venire voglia di tirarlo fuori da lì e aiutarlo, é davvero incredibile come River si sia immedesimato in Mike e la sua volontá nel farlo. Per non parlare della sua strabiliante bellezza. La produttrice ha affermato che River aveva sempre l'aria di una persona che non aveva dormito la notte prima e che indossava vestiti sporchi e che in lui ci fosse una specie di tristezza interiore e un animo pacato e meditativo. River era Mike, era come se lo fosse, in tutto e per tutto. Questo film é meraviglioso, merita davvero di essere visto. :)
    Ah e quasi dimenticavo...la scena del falò!! Troppo commuovente, le parole di Mike potrei ripeterle a memoria :cry: :cry:

    Edited by RIV_FOREVER_HERE - 10/11/2015, 17:21
     
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