Fish Tank

“Fish Tank” colpisce come un pugno allo stomaco, non soltanto per i temi trattati, ma soprattutto per il modo in cui la storia viene raccontata. Un film che va visto per esplorare il mondo difficile e problematico di una adolescente, a cui la vita sicuramente non regala nulla. La protagonista Mia è una quindicenne che vive in un quartiere disagiato della periferia inglese. Quotidianamente combatte e lotta per vivere e sopravvivere, per trovare il suo spazio nel mondo, per affermare la propria individualità. Ogni giorno aggredisce il prossimo con rabbia e frustrazione, dietro cui nasconde una più intima e profonda sofferenza. E’ costretta ad interagire e a rapportarsi con adulti che non sono esempi positivi, ma che anzi dimostrano di essere in balia dei propri vizi e delle proprie ossessioni. Anche coloro che sembrano avere un animo gentile, positivo ed onesto, in realtà nascondono lati oscuri pericolosi e dannosi. Insomma, quella di Mia è un battaglia dura con la vita, che non sempre è combattuta ad armi pari; l’inesperienza e l’insicurezza della ragazza possono portarla a commettere errori difficili da rimediare. L’esordiente Katie Jarvis stupisce per la sua interpretazione intensa; riesce ad essere disperata e combattiva, insicura e spavalda, senza mai perdere credibilità. Ottimo anche Michael Fassbender in un ruolo difficile e complesso; una grande prova che l'attore supera grazie al suo enorme potenziale. La regia è di Andrea Arnold e il tocco femminile c’è e si vede, dai più piccoli e semplici dettagli fino alla resa della psicologia dei personaggi. Un film consigliato agli amanti del cinema indipendente e non.