Bambole russe

Cédric Klapisch - 28 ottobre 2005

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    Bambole russe

    locandina

    Un film di Cédric Klapisch. Con Romain Duris, Kelly Reilly, Audrey Tautou, Cécile De France, Kevin Bishop, Evguenya Obraztsova, Lucy Gordon, Irene Montalà, Gary Love, Aïssa Maïga, Martine Demaret, Pierre Cassignard, Olivier Saladin, Pierre Gerald, Zinedine Soualem.

    Titolo originale Les poupées russes. Commedia, durata 125 min. - Francia, Gran Bretagna 2005. uscita venerdì 28 ottobre 2005.


    CITAZIONE
    Cinque anni sono trascorsi dagli eventi de L'Appartamento Spagnolo: Xavier, ora trentenne, ha coronato il sogno di vivere facendo lo scrittore, ma è spesso costretto a barcamenarsi tra frustranti e poco redditizi lavoretti di giornalismo spicciolo. Come se non bastasse, la sua vita sentimentale continua ad essere il solito caos, in un ingombrante groviglio di passato e presente. Parigi, Londra, S.Pietroburgo: queste le città che scandiranno le confuse tappe degli incontri/scontri tra Xavier e i suoi ex-coinquilini, dove la continua ricerca di se stessi e dell'amore saranno filo conduttore del compiersi dei vari destini.
    Dopo la degna celebrazione del fenomeno erasmus, componente di indiscutibile incisività per le ultime generazioni di studenti, Klapisch allarga (o restringe) il tiro, e passa dalla confusione totalizzante dell'adolescenza a quella sentimentale della prima età adulta. L'amore visto come ricerca di se stessi è il tema centrale di un'opera che usa il relativismo come specchio, operando una cinica decostruzione delle ragioni del sentimento per poi tornare inevitabilmente al punto di partenza: crescere è possibile, cambiare è tutto un altro discorso.
    Forte di una sceneggiatura spumeggiante e di una regia gradevole, ben ritmata e avida di trovate efficaci, Bambole Russe è un film che sta in piedi da solo, e che addirittura supera il proprio predecessore grazie a fluidità e sensibilità narrativa fuori dal comune. A riportarci con i piedi per terra, un visibile auto-innamoramento verso le proprie doti dialettiche e narrative, che rischia talvolta di sfociare in crono-manierismo, ed il festoso ritrovo finale, quasi a voler assicurare legittimità al titolo di 'sequel'.

    Giovanni Idili

    fonte MyMovies

    Trailer:
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