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lionel hutz.
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L'anno scorso a Marienbad
L'année dernière à Marienbad
GENERE: Drammatico
ANNO: 1961
REGIA: Alain Resnais
ATTORI: Giorgio Albertazzi, Sacha Pitoëff, Francoise Spira, Delphine Seyrig
SCENEGGIATURA: Alain Robbe-Grillet
FOTOGRAFIA: Sacha Vierny
MONTAGGIO: Henri Colpi
MUSICHE: Francis Seyrig
PRODUZIONE: ARGOS FILMS, CINERIZ, CINETEL, COMO FILM, CORMORAN FILMS, LES FILMS TAMARA, PRECITEL, SILVERFILMS, SOCIETE' NOUVELLE DES FILMS, TERRA FILM PRODUKTION.
DISTRIBUZIONE: CINERIZ
PAESE: Francia, Italia
DURATA: 95 Min
FORMATO: DYALISCOPECITAZIONEIn un sontuoso albergo (in origine, una principesca villa di campagna) durante una serata teatrale, un uomo incontra una donna e si sforza di persuaderla a ricordare un'antica promessa: un anno prima, a Marienbad, ella s'era riproposta di partire insieme con lui. Nei saloni dell'albergo, nel parco, nella stessa camera della donna, l'uomo sarà sempre presente, persuasivo, inquietante. Il film si snoda ora al presente, ora al passato, ora al futuro, ricorrendo insistentemente al tema della protagonista che lotta contro un ricordo di cui non è sicura, o che cerca di respingere, o che desidera. Un altro uomo - il marito o l'amante - cerca di trattenerla un istante: ma senza aver dato una risposta definitiva, la donna si dilegua nel labirinto del vasto giardino all'italiana, dove lo stesso corteggiatore non è sicuro di ritrovarla.
fonte ComingSoonTrailer
Edited by BlackPanther - 5/5/2016, 21:53. -
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Film complicato di non facile intepretazione. Domina la voce fuori campo con la prosa di Alain Robbe-Grillet, si dà molto spazio all'aspetto psicologico ed introspettivo dei protagonisti e meno spazio alla sceneggiatura vera e propria, i dialoghi diretti tra un attore e l'altro non sono molti. Registicamente impeccabile con sequenze direi eccellenti supportate da ottimi attori. Grande gestione dello spazio e del tempo con la mdp che si muove tra gli enormi corridoi di questo albergo, come fosse un occhio che osserva continuamente gli avvenimenti.
7,5. -
lionel hutz.
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Film complicato di non facile intepretazione. Domina la voce fuori campo con la prosa di Alain Robbe-Grillet, si dà molto spazio all'aspetto psicologico ed introspettivo dei protagonisti e meno spazio alla sceneggiatura vera e propria, i dialoghi diretti tra un attore e l'altro non sono molti. Registicamente impeccabile con sequenze direi eccellenti supportate da ottimi attori. Grande gestione dello spazio e del tempo con la mdp che si muove tra gli enormi corridoi di questo albergo, come fosse un occhio che osserva continuamente gli avvenimenti.
7,5
Un bel film, in effetti difficile (impossibile?) da seguire. Dialoghi che si ripetono, recitazione assurda... Ci sono solo le sensazioni, e la trama è vero che non conta poi molto. Gli darei più o meno lo stesso voto..