Joan Crawford

San Antonio, 23 marzo 1905 – New York, 10 maggio 1977

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    Francesca

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    Joan Crawford

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    Lucille Fay LeSueur, nota come Joan Crawford o anche Billie (San Antonio, 23 marzo 1905 – New York, 10 maggio 1977), è stata un'attrice statunitense.
    Considerata una fra le massime attrici americane della sua generazione, con alcuni capolavori all'attivo, fra cui Grand Hotel (1932) e Johnny Guitar (1954), si è aggiudicata il Premio Oscar nel 1946 per Il romanzo di Mildred.
    L'American Film Institute ha inserito la Crawford al decimo posto tra le più grandi star della storia del cinema.

    Biografia

    L'infanzia e gli inizi con la danza
    La sua vera data di nascita è sempre stata controversa, sebbene quella del 1905 sembri essere la più attendibile. Sua madre, Anne Bell Johnson, venne abbandonata dal marito, Thomas LeSueur, prima della nascita di Lucille; si risposò poi con un certo Henry J. Cassin, detto Billy, gestore di un piccolo teatro di provincia a Lawton (Oklahoma).
    È qui che Lucille (minore di tre fratelli e chiamata familiarmente Billie) iniziò ad appassionarsi alla danza e maturò il desiderio di diventare ballerina. Il sogno si infranse a causa di un incidente in giovane età (Lucille si tagliò un piede con il vetro di una bottiglia, recidendosi il muscolo e i tendini) che la rese semi-claudicante per tutta la vita.
    Nel 1917 la famiglia si trasferì a Kansas City, dove Lucille iniziò a cavarsela da sola, frequentando dal 1922 il college femminile di Columbia (Missouri), come studentessa lavoratrice.
    Con i risparmi accumulati, continuò gli studi di danza e diventò campionessa di charleston, ottenendo un ingaggio da 25 dollari in un locale di Chicago. Un agente teatrale la scritturò e la fece debuttare a Broadway come ballerina di fila nella rivista musicale Innocent Eyes, dove venne notata da un talent scount che la presentò alla Metro Goldwyn Mayer. Qui venne sottoposta ad alcuni provini e, nel gennaio 1925, messa sotto contratto quinquennale.

    Il debutto a Hollywood
    Trasferitasi sulla costa occidentale, a Culver City (California), Lucille iniziò la carriera di attrice. Il debutto cinematografico avvenne con piccole parti da controfigura e in ruoli minori, primo fra tutti quello in Pretty Ladies. Sulla base di un concorso popolare, con tanto di premio finale, indetto dalla stessa Metro Goldwyn Mayer, Lucille assunse il definitivo nome d'arte di Joan Crawford. Il successo non tardò ad arrivare, nel 1928, grazie al film muto Le nostre sorelle di danza (Our Dancing Daughters).
    Alla fine degli anni '20 fu partner, in una società di produzione cinematografica, di Joseph P. Kennedy ( il padre del futuro presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy) e per qualche anno ne fu anche l'amante.
    Ragazza esuberante e irrequieta, nel 1929 Joan sposò l'attore Douglas Fairbanks Jr., che contribuì al suo inserimento nel mondo della celluloide e la spronò a impegnarsi per raffinare la sua recitazione.
    Il vero grande successo arrivò per la Crawford grazie alla sensuale e spregiudicata interpretazione della giovane dattilografa in Grand Hotel (1932) di Edmund Goulding, film vincitore di un premio Oscar, accanto a Greta Garbo e John Barrymore. L'attrice impose così un nuovo modello di donna, dolce e femminile, ma anche indipendente e sfacciata, in una fortunata serie di commedie e melodrammi successivi, spesso al fianco del divo Clark Gable.

    Mammina cara
    Dopo il divorzio da Douglas Fairbanks Jr., Joan si sposò altre tre volte: con gli attori Franchot Tone e Philip Terry e con Alfred Steele, dirigente della Pepsi Cola, marchio per il quale la diva prestò in più occasioni il volto per spot pubblicitari.
    Ormai diva affermata, adottò nel tempo quattro figli: Christina (che pubblicherà dopo la sua morte uno spietato libro di memorie, Mommie Dearest, in italiano Mammina cara), Philip (al quale cambierà il nome in Christopher dopo il divorzio da Philip Terry), Cathy e Cindy (che lei chiamerà sempre "le mie gemelline").

    Oscar per Il romanzo di Mildred
    Nel 1939 interpretò un importante ruolo nella commedia Donne, diretto da George Cukor e interpretato - fra le altre - da Norma Shearer, Rosalind Russell e Paulette Goddard. Nel 1940 tornò al fianco di Clark Gable nel celeberrimo L'isola del diavolo.
    Joan Crawford vinse un Oscar nel 1945 come migliore attrice con il film Il romanzo di Mildred (Mildred Pierce, doppiaggio italiano con la voce di Tina Lattanzi), in cui impersonò con sofferta sensibilità una donna divorziata alle prese con i problemi delle sue due figlie: una muore tragicamente e l'altra dimostra uno spietato arrivismo. Non potrà presenziare alla cerimonia di premiazione, perché costretta a letto da una polmonite; il premio verrà ritirato per lei dal regista Michael Curtiz che glielo consegnerà al capezzale. Per altre due volte nella carriera sarà nominata per il prestigioso premio.

    Tra Hollywood e la Pepsi
    Dopo la morte del quarto marito Alfred Steele, avvenuta nel 1959, entrò a far parte della direzione della Pepsi; si occupò inoltre di beneficenza e, tra un impegno e l'altro, girò una serie di cortometraggi per la televisione e alcuni film di scarso successo. Fecero eccezione lo spregiudicato western Johnny Guitar (1954) di Nicholas Ray, in cui interpretò un'impetuosa e affascinante proprietaria di saloon, e il crudo thriller-psicologico Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) di Robert Aldrich, girato a fianco della sua storica collega-rivale Bette Davis, film che videro la Crawford ancora in piena forma.

    Verso il tramonto
    Nel 1964 si riammalò gravemente di polmonite e non riuscì a completare la lavorazione della pellicola Piano... piano, dolce Carlotta, che l'avrebbe rivista accanto alla Davis; fu sostituita da Olivia de Havilland. Successivamente prese parte a una serie di mediocri film horror, l'ultimo dei quali fu Il mostro di Londra (Trog), girato in Inghilterra nel 1970.
    Joan Crawford si ammalò di cancro allo stomaco e morì nel 1977 per arresto cardiaco, in completa solitudine nella sua casa di New York. Nel testamento diseredò la figlia Christine e il figlio Christopher («per i motivi che loro sanno», scrisse) lasciando ogni sua sostanza alle altre due figlie, Cindy e Cathy. Il suo corpo riposa nel cimitero di Hartsdale, a New York.
    Un film tratto dal libro-accusa della figlia è stato interpretato da Faye Dunaway, con il medesimo titolo: Mammina cara.

    Riconoscimenti

    WAMPAS Baby Stars 1926
    Oscar alla migliore attrice nel 1945 per Il romanzo di Mildred

    Filmografia
    Pretty Ladies, regia di Monta Bell (1925) (con il nome di Lucille Le Sueur)
    Schiava della moda (A Slave of Fashion), regia di Hobart Henley (1925) (non accreditata)
    La vedova allegra (The Merry Widow), regia di Erich von Stroheim (1925) (non accreditata)
    The Circle, regia di Frank Borzage (1925)
    Old Clothes, regia di Edward F. Cline (1925)
    The Only Thing, regia di Jack Conway (1925) (non accreditata)
    Sally, Irene and Mary, regia di Edmund Goulding (1925)
    Ben Hur (Ben Hur: A Tale of the Christ), regia di Fred Niblo (1925) (non accreditata)
    Di corsa dietro un cuore (Tramp, Tramp, Tramp), regia di Harry Edwards (1926)
    The Boob, regia di William A. Wellman (1926)
    Paris, regia di Edmund Goulding (1926)
    Winners of the Wilderness, regia di W. S. Van Dyke (1927)
    The Taxi Dancer, regia di Harry F. Millarde (1927)
    The Understanding Heart, regia di Jack Conway (1927)
    Lo sconosciuto (The Unknown), regia di Tod Browning ( 1927)
    Twelve Miles Out, regia di Jack Conway (1927)
    Spring Fever, regia di Edward Sedgwick (1927)
    L'allievo di West Point (West Point), regia di Edward Sedgwick (1927)
    Il bandito solitario (The Law of the Range), regia di William Nigh (1928)
    Rose-Marie, regia di Lucien Hubbard (1928)
    Amore e mare (Across to Singapore), regia di William Nigh (1928)
    Quattro mura (Four Walls), regia di William Nigh (1928)
    Le nostre sorelle di danza (Our Dancing Daughters), regia di Harry Beaumont (1928)
    Adriana Lecouvreur (Dream of Love), regia di Fred Niblo (1928)
    The Duke Steps Out, regia di James Cruze (1929)
    Tide of Empire, regia di Allan Dwan (1929)
    Ragazze americane (Our Modern Maidens), regia di Jack Conway (1929)
    L'indomabile (Untamed), regia di Jack Conway (1929)
    Hollywood che canta - La grande festa (The Hollywood Revue of 1929), regia di Charles Reisner (1929)
    Great Day, regia di Harry Beaumont e Harry A. Pollard (1930)
    Un marito fuori posto (Montana Moon), regia di Malcolm St. Clair (1930)
    Ragazze che sognano (Our Blushing Brides) (1930)
    Debito d'odio (Paid), regia di Sam Wood (1930)
    La via del male (Dance, Fools, Dance), regia di Harry Beaumont (1931)
    Laughing Sinners, regia di Harry Beaumont (1931)
    This Modern Age, regia di Nick Grinde (1931)
    L'amante (Possessed), regia di Clarence Brown (1931)
    I gioielli rubati (The Stolen Jools, The Slippery Pearls), regia di William C. McGann (1931)
    Grand Hotel, regia di Edmund Goulding (1932)
    Ritorno (Letty Lynton), regia di Clarence Brown (1932)
    Pioggia (Rain), regia di Lewis Milestone (1932)
    Rivalità eroica (Today We Live), regia di Howard Hawks e Richard Rosson (1932)
    La danza di Venere (Dancing Lady), regia di Robert Z. Leonard (1933)
    Tormento (Sadie McKee), regia di Clarence Brown (1934)
    Incatenata (Chained), regia di Clarence Brown (1934)
    La donna è mobile (Forsaking All Others), regia di W.S. van Dyke (1934)
    Non più signore (No More Ladies), regia di Edward H. Griffith (1935)
    Io vivo la mia vita (I Live My Life), regia di W.S. Van Dyke (1935)
    Troppo amata (The Gorgeous Hussy), regia di Clarence Brown (1936)
    Amore in corsa (Love on the Run), regia di W.S. Van Dyke (1936)
    La fine della signora Cheyney (The Last of Mrs. Cheyney), regia di Richard Boleslawski (1937)
    La sposa vestiva di rosa (The Bride Wore Red), regia di Dorothy Arzner (1937)
    La donna che voglio (Mannequin), regia di Frank Borzage (1937)
    Ossessione del passato (The Shining Hour), regia di Frank Borzage (1938)
    Follie sul ghiaccio (The Ice Follies of 1939), regia di Reinhold Schünzel (1939)
    Donne (The Women), regia di George Cukor 1939)
    L'isola del diavolo (Strange Cargo), regia di Frank Borzage (1940)
    Peccatrici folli (Susan and God), regia di George Cukor (1940)
    Volto di donna (A Woman's Face), regia di George Cukor (1941)
    Quando le signore si incontrano (When Ladyes Meet), regia di Robert Z. Leonard (1941)
    Tutti baciarono la sposa (They All Kissed the Bride), regia di Alexander Hall (1942)
    La grande fiamma (Reunion in France), regia di Jules Dassin (1942)
    Al di sopra di ogni sospetto (Above Suspicion), regia di Richard Thorpe (1943)
    Ho baciato una stella (Hollywood Canteen), regia di Delmer Daves (1944)
    Il romanzo di Mildred (Mildred Pierce), regia di Michael Curtiz (1945)
    Perdutamente (Humoresque), regia di Jean Negulesco (1946)
    Anime in delirio (Possessed), regia di Curtis Bernhardt (1947)
    L'amante immortale (Daisy Kenyon), regia di Otto Preminger (1947)
    Viale Flamingo (Flamingo Road), regia di Michael Curtiz (1949)
    I dannati non piangono (The Damned Don't Cry), regia di Vincent Sherman (1950)
    Sola col suo rimorso (Harriet Craig), regia di Vincent Sherman (1950)
    Festa di laurea (Goodbye, My Fancy), regia di Vincent Sherman (1951)
    Perdono (This Woman Is Dangerous), regia di Felix E. Feist (1952)
    So che mi ucciderai (Sudden Fear), regia di David Miller (1952)
    La maschera e il cuore (Torch Song), regia di Charles Walters (1953)
    Johnny Guitar, regia di Nicholas Ray (1954)
    Delitto sulla spiaggia (Female on the Beach), regia di Joseph Pevney (1955)
    L'ape regina (Queen Bee), regia di Ranald MacDougall (1955)
    Foglie d'autunno (Autumn Leaves), regia di Robert Aldrich (1956)
    La storia di Ester Costello (The Story of Esther Costello), regia di David Miller (1957)
    Donne in cerca d'amore (The Best of Everything), regia di Jean Negulesco (1959)
    Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Babe Jane?), regia di Robert Aldrich (1962)
    Donne inquiete (The Caretakers), regia di Hall Bartlett (1963)
    5 corpi senza testa (Strait-Jacket), regia di William Castle (1964)
    Della (Della), regia di Robert Gist (1964)
    Gli occhi degli altri (I saw what you did...), regia di William Castle (1965)
    Il cerchio di sangue (Berserk), regia di Jim O'Connolly (1967)
    Gli assassini del karate (The Karate Killers, 1967)
    Il terrore di Londra (Trog), regia di Freddie Francis (1970)

    Film e documentari su Joan Crawford
    Hollywood: Style Center of the World, regia di Oliver Garver - filmati di repertorio (1940)
    Le dee dell'amore (The Love Goddesses) documentario, regia di Saul J. Turell - filmati di repertorio (1965)
    The Casting Couch, regia di John Sealey - video con filmati di repertorio (1995)

    Omaggi e citazioni
    -I Blue Öyster Cult le hanno dedicato la canzone Joan Crawford.
    -Il suo volto ha ispirato quello della strega Grimilde del film Disney Biancaneve e i sette nani.


    fonte wikipedia

    Edited by Angelica90 - 3/2/2016, 19:40
     
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