-
lionel hutz.
User deleted
Che fine ha fatto Baby Jane?
Un film di Robert Aldrich. Con Bette Davis, Joan Crawford, Maidie Norman, Victor Buono, Anna Lee, Wesley Addy, Julie Allred, Anne Barton, Marjorie Bennett, Bert Freed, Dave Willock, William Aldrich, Russ Conway, Maxine Cooper, Robert Cornthwaite.
Titolo originale What ever Happened to Baby Jane?. Drammatico, b/n durata 132' min. - USA 1962.CITAZIONEJane Hudson (Davis), ex bambina prodigio frustrata dagli insuccessi, vive da trent'anni in una vecchia casa con la sorella Blanche (Crawford), già diva degli anni '30, paralitica dopo un incidente d'auto. Tra le due sorelle c'è un perverso rapporto sadomasochistico. Gioco al massacro tra una vittima che diviene carnefice e un carnefice che si trasforma in vittima, in bilico tra il melodramma e l'horror, è un capolavoro del grand-guignol cinematografico, detestato da molti che lo considerano una vetta del Kitsch violento.
fonte MYmoviesTrailer
Edited by Viky017 - 9/12/2014, 17:26. -
KeeperOfThe7Keys.
User deleted
Chi dice che l'odio che fra due donne non può mai essere più aggressivo o violento che l'odio fra due uomini, potrebbe ripensarci guardando questo capolavoro: Bette Davis e Joan Crawford danno vita ad un film drammatico sostanzialmente, dove entrambe le protagoniste escono sconfitte, lacerate dall'insofferenza, dai rimpianti, dall'invidia reciproca nata per colpa degli alterni successi ottenuti prima da una e poi dall'altra sorella!
La bravura, quì è principalmente nel personaggio di Joan Crawford, e stà nel trasformare l'odio in pazzia assoluta, non nego che il film mi ha anche fatto spaventare in alcuni tratti (oltre alla bellissima la scena del topo nel piatto), il finale sulla spiaggia poi è un autentico capolavoro, è il tempo delle confessioni...crude, sconvolgenti, purtroppo però giunte ormai troppo tardi - VOTO: 8
(Dio benedica il topic dei film inquietanti...). -
.
Splendido film! Grazie alla magistrale interpretazione delle 2 attrici protagoniste posso affermare che mi è piaciuto più del romanzo! . -
.
La ricetta per un noir volutamente forte e raccapricciante senza neanche una goccia di sangue? E’ semplice, prendete due vecchie star del cinema hollywoodiano dal carattere forte, un regista che sappia il fatto suo, il fascino degli anni’60 e dei SPOILER (clicca per visualizzare)topi da servire per colazione.
Un film che angoscia e inquieta proprio per la bravura con cui la Davis riesce a tratteggiare la pazzia e la perfidia di Jane nei confronti della sorella, sentirla cantare con quella voce ormai sgraziata dagli anni la canzoncina da bimba, imitare la sorella al telefono e vederla compiere un efferato omicidio, amplifica quel piccolo senso di aggrovigliamento che ci accompagna fino alla fine del film, dove tra un colpo di scena e una regressione infantile romantico-grandguignolesca non possiamo non apprezzare un film che ha dato vita a un nuovo genere cinematografico, il cosiddetto melodramma horror.
Lo stato di terrore, di esasperazione in cui vive Blanche da segregata in casa pervade anche lo spettatore grazie alla tensione dosata con maestria dal regista durante lo svolgimento del film.
Ansia, claustrofobia, inquietudine, sono queste le sensazioni più ricorrenti durante la visione di questo film.
Non c’è un solo tassello sbagliato nella costruzione di questo castello pauroso abitato da fantasmi che sono caricature di se stessi, in sottile equilibrio tra follia e sadismo. Non c’è nulla che non va in questo capolavoro in cui si trova davvero di tutto, tutto lo scibile emotivo e psicologico dell’essere umano(interessante notare come il regista abbia avuto il coraggio di scritturare due attrici, Bette Davis e Joan Crawford, acerrime rivali anche nella vita).
Quella tra le due è una leggendaria guerra tra due attrici (guarda caso anche nella finzione) che non si rassegnano allo scorrere del tempo, che si manifesta soprattutto nel declino fisico (specialmente per la Davis) e lottano fino alla fine per affermare la propria superiorità (artistica, umana e sociale) sull’altra in una battaglia senza esclusione di colpi.
Se a Joan Crawford, nella remissiva debolezza del suo senso di colpa vittimista, tocca subire qualunque pena dell’inferno da parte della sorella, Bette Davis, truccata in modo indecente e vestita da casalinga improvvisata, sublima lo schermo con un’interpretazione borderline, insana e puerile, corredata di aspre risatine e di sguardi taglienti come una lama in un corpo. Il finale resterà per me per sempre negli annali della storia del cinema.
Edited by Minerva X - 30/10/2020, 14:26. -
.Chi dice che l'odio che fra due donne non può mai essere più aggressivo o violento che l'odio fra due uomini, potrebbe ripensarci guardando questo capolavoro:
oppure lavorando in un ufficio di sole donne in Italia
Scherzi a parte bellissimo film sono d'accordo con tutto ciò che ha detto chi ha scritto prima di me. Da vedere e rivedere. Uno di quei film fatti al 99% da due sole persone.
Edited by clemen - 31/10/2020, 18:45. -
.
Splendidamente recitato.
Ansiogeno e inquietante ma di quell'inquietudine che va oltre la pazzia..