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lionel hutz.
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Mister Hula Hoop
TITOLO ORIGINALE: The Hudsucker Proxy
GENERE: Commedia
ANNO: 1994
REGIA: Joel Coen, Ethan Coen
SCENEGGIATURA: Ethan Coen, Joel Coen, Sam Raimi
ATTORI: Tim Robbins, Jennifer Jason Leigh, Paul Newman, Charles Durning, Steve Buscemi, Bruce Campbell, Bill Cobbs, Joe Grifasi, John Mahoney, Peter Gallagher, Roy Brocksmith, John F. Seitz, Jim True-Frost, Noble Willingham
FOTOGRAFIA: Roger Deakins
MONTAGGIO: Thom Noble
MUSICHE: Carter Burwell
PRODUZIONE: ETHAN COEN
DISTRIBUZIONE: WARNER BROS ITALIA (1994) - PANARECORD
PAESE: USA
DURATA: 112 Min
FORMATO: PANORAMICACITAZIONEA New York, nel 1958, l'incauto giovane laureato Norville Barnes, di Muncie, viene assunto come fattorino nella grande ditta di giocattoli Hudsucker contemporaneamente al suicidio del proprietario, Waring Hudsucker. Nominato presidente dal subdolo Sidney Mussburger, al quale doveva consegnare una "lettera blu", Norville dovrebbe provocare con la sua dabbenaggine il crollo delle azioni che, ricomprate in blocco da un gruppo ristretto capeggiato dallo stesso Mussburger, darebbe a questi la proprietà della fiorente industria. Una giornalista intraprendente, Amy Archer, riesce a farsi assumere da Marville e ben presto si accorge che non è lo scemo che sembra, soprattutto quando fa brevettare e vendere un cerchio di plastica, l'hula hoop, che lo proietta nell'empireo finanziario e produttivo. Il successo eccita Barnes: Amy, che inizialmente ricambia l'affetto del giovane, lo abbandona disgustata dal suo egoismo. Il giovane ascensorista Buzz sottopone a Norville una sua invenzione, la cannuccia pieghevole, ma lui lo licenzia. Per vendetta, Buzz, d'accordo col giornale di Amy, sostiene di esser stato lui l'inventore dell'hula hoop, e Mussburger preannuncia a Barnes il licenziamento per indegnità.
fonte ComingSoonTrailer
Edited by Angelica90 - 1/11/2015, 16:43. -
Artikuz.
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New York, anni '50: il presidente delle potentissime industrie Hudsucker perde la vita lanciandosi dal 45° piano dei suoi edifici. Un giovane, buffo e ingenuo ragazzo di nome Norville Barnes, viene prima assunto come dipendente, poi graduato a leader dell'azienda grazie ad un astuto piano di marketing ideato dalle alte sfere, che vogliono un imbecille a capo della Hudsucker. Norville ha però un progetto rivoluzionario nella manica, uno strumento che lo porterà alla fama e, in seguito, alla disperazione: l'hula hoop. I Coen abbandonano, per Mr. Hula Hoop, la loro tipica venatura pulp, mettendo in scena una grottesca e fantozziana commedia che prende di mira il rapporto uomo-lavoro e la piramide gerarchica che ne consegue. I personaggi caricaturali e sempre riusciti (molto divertente l'addetto all'ascensore) trasmettono la giusta linfa vitale al film, così come i dialoghi e i satirici rapporti tra giornalismo ed economia, che ricordano molto quelli proposti da Howard Hawks ne La Signora del Venerdì. La regia dei due fratelli è funzionale e dinamica, con almeno una sequenza da antologia: il suicidio iniziale lungo i grattacieli della metropoli. Suggestivo e spiazzante il finale con l'angelo, vera scintilla della pellicola. Fu il più grosso flop dei Coen, nonchè, a mio giudizio, uno dei loro lavori meno brillanti (seppur apprezzabile). Notevole cast. . -
lionel hutz.
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QUOTE (Artikuz @ 2/10/2010, 11:32)New York, anni '50: il presidente delle potentissime industrie Hudsucker perde la vita lanciandosi dal 45° piano dei suoi edifici. Un giovane, buffo e ingenuo ragazzo di nome Norville Barnes, viene prima assunto come dipendente, poi graduato a leader dell'azienda grazie ad un astuto piano di marketing ideato dalle alte sfere, che vogliono un imbecille a capo della Hudsucker. Norville ha però un progetto rivoluzionario nella manica, uno strumento che lo porterà alla fama e, in seguito, alla disperazione: l'hula hoop. I Coen abbandonano, per Mr. Hula Hoop, la loro tipica venatura pulp, mettendo in scena una grottesca e fantozziana commedia che prende di mira il rapporto uomo-lavoro e la piramide gerarchica che ne consegue. I personaggi caricaturali e sempre riusciti (molto divertente l'addetto all'ascensore) trasmettono la giusta linfa vitale al film, così come i dialoghi e i satirici rapporti tra giornalismo ed economia, che ricordano molto quelli proposti da Howard Hawks ne La Signora del Venerdì. La regia dei due fratelli è funzionale e dinamica, con almeno una sequenza da antologia: il suicidio iniziale lungo i grattacieli della metropoli. Suggestivo e spiazzante il finale con l'angelo, vera scintilla della pellicola. Fu il più grosso flop dei Coen, nonchè, a mio giudizio, uno dei loro lavori meno brillanti (seppur apprezzabile). Notevole cast.
In effetti ho notato che è uno dei meno apprezzati dei Coen. A me è piaciuto molto, è una specie di favola volutamente ingenua, realizzata però con estrema cura. Stilisticamente è quasi perfetto.
Un'altra scena bellissima è quella senza dialoghi in cui l'hula hoop arriva rotolando fino al bambino che lo prova e fa iniziare la mania..