Il Settimo Sigillo

Ingmar Bergman - 1957

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  1. lionel hutz
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    Il settimo sigillo



    Un film di Ingmar Bergman. Con Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Gunnel Lindblom, Bengt Ekerot, Bibi Andersson, Nils Poppe, Inga Gill, Maud Hansson, Inga Landgré, Bertil Anderberg, Andres Ek, Åke Fridell, Gunnar Olsson, Erik Strandmark, Ulf Johansson, Lars Lind, Benkt-Åke Benktsson, Gudrun Brost.

    Titolo originale Det Sjunde Inseglet. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95 min. - Svezia 1957.


    CITAZIONE
    Il cavaliere Antonius Block sta facendo ritorno al proprio castello con il suo scudiero dopo aver partecipato alla Crociata in Terra Santa. L'incontro con un personaggio dal mantello nero determinerà il resto del viaggio. Si tratta della Morte che accetta una sfida a scacchi rinviando quindi il suo compito. La partita ha inizio ma poi il viaggio riprende. Sul percorso Block incontrerà una coppia di attori con il loro bambino, una strega e altri personaggi. La peste intanto sta mietendo vittime ovunque. "E quando l'agnello aperse il settimo sigillo, si fe' nel cielo un profondo silenzio di mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furono date loro sette trombe poi un altro angelo si fermò davanti all'altare con un turibolo e gli fu data gran quantità d'incenso. E allora il primo angelo die' fiato alla tromba, e ne venne grandine e fuoco misto a sangue e così furono gettati sopra la terra, e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, e fu arsa l'erba verdeggiante. E quindi il secondo angelo die' fiato alla tromba e una specie di grande montagna di fuoco ardente fu gettata in fondo al mare, e la terza parte del mare diventò sangue... E anche il terzo angelo die' fiato alla sua tromba. E dall'alto del cielo cadde una stella grande, ardente come fiaccola. La stella si chiamava Assenzio..." Con queste parole vengono tradotti i versetti 1-11 del capitolo 8 dell'Apocalisse di San Giovanni nella versione italiana del film.

    fonte MyMovies

    Trailer


    Video



    Edited by Viky017 - 1/9/2015, 22:15
     
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  2. PrioritàLazio
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    Un film Capolavoro!

    Geniale il film, tratta temi molto pesanti in modo abbastanza leggero, nonostante l'assenza di effetti speciali e i colori del film.
    Bellissimo film, l'attore della Morte è bravissimo...

    Un tema del genere (nel '57!) è una cosa assolutamente fuori dal comune, e in Italia, bhè non penso che la chiesa sarebbe stata contenta, anche solo per il porgersi la domanda.


    PS: Ultimamente sto guardando film d'autore, come questo, 2001:Odissea nello Spazio, Arancia Meccanica, The Man From Earth. Il risultato è strabiliante, i film sia che piacciano o no, mi rimangono in testa in modo positivo, per l'idea, il pensarci...

    PPS: Grazie per la scheda.
     
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  3. KeeperOfThe7Keys
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    Stupendo! meraviglioso! impressionante! capolavoro!

    Stò film dà una sensazione angosciante davvero incredibile, la storia del crociato in bilico sul filo tra la vita e la morte...ahhh troppo micidiale! magari può sembrare una pellicola un pò pesante per i dialoghi che non sono certo molto convenzionali, ma questo perchè tutto il film è una riflessione filosofica sull'esistenza! poi che idea: la partita a scacchi! solo quel genio di Bergman poteva scrivere su carta una storia così geniale!!!Max Von Sydow qui è mitico, anche se l'attore che interpretava la morte è da Oscar perpetuo! :P
    Vedo che postata qui c'è la copertina del DVD...bellissima :B):
     
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  4. PrioritàLazio
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    image
    :D
     
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  5. oracle
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    Fottuto capolavoro!!
    Importante anche la differenza di personalità tra il cavaliere e lo scudiero: icone di due mentalità opposte e per cui l'esistenza assume sapori diversi.
     
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  6. Hannibal Lecter
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    Grandissimo film, per nulla pesante nonostante la problematica affrontata, grandi attori e la magia del bianco e nero
     
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  7. ]Renzo
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    incredibile
    in poche parole sono raccontati degli argomenti per cui servorebbero almeno 30 volumi.
    e lo sono raccontato con alcune domande esisstenziali che un pò tutti ci siamo fatti...e non si azzarda a dare le risposte certe ...solo quelle probabili...mi fa venire in mente quei dialoghi filosofici (es. così parlò Zarathustra) in cui la storia non è che una scusa per parlare di questi temi, che sono cari a tutti, a meno che tu non sia un golgotiano, o "demone di merda". :hihi:
     
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    Non mi dilungherò su questo film ed eviterò di snocciolare aggettivi per definirlo. Già solo l'idea della partita a scacchi con la morte è inarrivabile.
    Andrebbe visto più volte per poter quanto meno cercare di individuare tutte le tematiche che tratta. Per come l'ho visto io e per farla breve il messaggio è che non c'è nulla di certo nella vita al di fuori della morte, e con il più lieto dei finali (in un certo senso) si evince anche che l'amore è l'unico mezzo che può tardare il suo arrivo.
    Visivamente fantastico, ogni scena potrebbe essere riportata su tela e trasformata in dipinto, dai cavalli sulla battigia alla danza finale. Quella dell'apparizione della Madonna con il bambino poi non ne parliamo, è nel suo insieme la scena più bella che io abbia mai visto finora, qui lo dico e qui lo dico.

    P.S. Quante ne sa lo scudiero Jons...
     
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    Antonius Block è un cavaliere che torna in patria dopo aver combattuto le crociate, insieme al suo amico e scudiero Jons. Ad attenderlo però c’è la Morte, che gli svela di stare a seguirlo già da un po’ e che ormai è giunta la sua ora. Block rifiuta di accettare tutto questo, e convince la Morte a giocare con lui una partita a scacchi, per guadagnare tempo e far tardare il suo destino. Questa partita prosegue tramite vari incontri tra i due, e con l’andare avanti della storia le vicende di Block e del suo scudiero si intrecciano con vari personaggi, tra cui una coppia di attori...
    Questo film affronta tematiche molto complesse, domande e dilemmi su cui si riflette da sempre: l’esistenza di Dio (o meglio ancora il rapporto che l’uomo ha nei confronti della fede) e soprattutto la paura della morte. Il regista si interroga su tutto ciò, ambientando le vicende in uno dei periodi storici più difficili, fatto di continue guerre e inquisizioni, toccando di conseguenza anche altri temi abbastanza ostici. I personaggi sono caratterizzati e anche interpretati benissimo! Specialmente i due protagonisti, Antonius e il suo scudiero, che poi sono quelli che rappresentano di più il dilemma raccontato dal film: Antonius ha fede ma ha anche tante incertezze, inizia a non sopportare più il fatto di credere in un qualcosa che non può percepire in nessun modo, vuole risposte e conferme…

    conferme che in un certo senso, riuscirà a trovare nella coppia di attori che incontrerà… La Morte oltre a lui, voleva prendere tutti i suoi compagni di viaggio, inclusi i due con il loro piccolo, che Antonius si era portato con sè per ospitarli nel castello. Ma Antonius vuole salvare quella famiglia e ci riesce, accettando ormai il suo destino. E’ come se grazie a quella famiglia, che si ama ed è così serena e felice nonostante tutto, fosse riuscito a ritrovare un pò di pace, e soprattutto vede in loro una speranza, un qualcosa di bello e puro in mezzo a tutto il marcio che sta intorno. Per me questa scena racchiude tutto il senso del film: l'amore che vince sulla morte ma secondo me anche il cercare di vivere sereni, pensando a ciò che abbiamo di buono nella vita, ai nostri affetti e a far del bene per quel che ci è possibile. Solo così ti senti soddisfatto e stai in pace con te stesso, a prescindere da qualsiasi cosa ci possa essere dopo la vita.


    Jons invece dall’altra parte è molto più tranquillo, noncurante di qualsiasi tipo di esistenza Divina, si preoccupa soltanto di tutto ciò che è terreno e concreto, vivendo la sua vita in totale tranquillità.
    Mi aspettavo già di andare a guardare un capolavoro, e non ne sono rimasta affatto delusa, merita assolutamente tutta la bella fama che ha! L’ho trovato molto suggestivo come film, ti fa pensare tantissimo, è impossibile non rimanerne coinvolti da quest'opera, non solo per l’argomento trattato che è particolare già di suo, ma proprio per come è fatto! E’ diretto e soprattutto scritto magnificamente, i dialoghi sono bellissimi!!! Approfondirò sicuramente questo regista.
    Molto bravi tutti quanti gli attori, Max von Sydow forse ha avuto un qualcosa in più degli altri. A me ha parecchio impressionato pure l’attore che ha interpretato la Morte, uno sguardo praticamente glaciale e inquietante, ha reso al meglio il suo ruolo!!
    Questi sono argomenti rappresentati spesso al cinema, in tutti i generi e in tutte le salse… Bergman qui ha raccontato le cose senza dare risposte e senza sentenziare su nulla, ed è ciò che mi è piaciuto di più.
    Straconsigliato a chi non l’avesse ancora visto, un vero capolavoro! Un film che non risente affatto della sua "età"!!!

    Edited by Angelica_ - 20/11/2016, 19:22
     
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8 replies since 12/2/2010, 15:37   592 views
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