Banana Joe

Banana Joe vive ad Amantido, un piccolo villaggio sperduto in Sudamerica. Joe è un gigante dal cuore d'oro, commercia lungo il fiume banane che scambia con altri prodotti destinati ai nativi di Amantido. Gli affari procedono bene fino a quando il boss mafioso di San Cristobal, Torsillo, decide di controllare il commercio della frutta progettando anche di costruire un casinò nel villaggio. Joe intraprende allora un viaggio nella città di Limas per cercare di opporsi a questo progetto e per avere una licenza ufficiale per il commercio delle banane; a questo scopo, si reca presso l'arcivescovado per cercare documenti che attestino la sua esistenza, visto che all'anagrafe non ha fortuna. Nel contempo, incontra anche il piccolo truffatore Manuel, un napoletano emigrato, che lo consiglia non troppo bene.
A corto di denaro, Joe si presenta al Mocambo, un night di proprietà di Torsillo, per essere assunto come buttafuori; è qui che conosce Dorianne, una cantante che si esibisce nel locale. Intanto padre Enrique comunica che, in seguito ad un incendio, gli archivi del vescovado non possono fornire il certificato di battesimo a Joe; egli dovrà dunque recarsi al Ministero per attestare la sua esistenza. Non riuscendo a risolvere il problema dell'identità, a Joe viene consigliato di svolgere il servizio militare, presso la vicina caserma Zoncada, per poter poi ottenere un documento.
Joe, dunque, si appresta a svolgere il servizio sotto la guida del tenente Martiño, detto il terrore delle reclute. Fatto anche questo (in maniera assai sbrigativa), ritorna al Ministero, dove con un "atto di forza" riesce a farsi timbrare il documento che gli serve; nel frangente viene però arrestato e condotto in prigione.
Durante la sua assenza, ad Amantido viene aperto un casinò da Torsillo, la cui inaugurazione sarà allietata da Dorianne. Portato a conoscenza di questo da Dorianne, Joe riesce a tornare ad Amantido, dopo aver rocambolescamente ottenuto la tanto agognata licenza; non appena arrivato, provvede subito a scombussolare i piani di Torsillo ed a malmenare i suoi scagnozzi. Ed ecco il colpo di scena finale: una pattuglia di guardie, inviata per arrestare Manuel, invece porta la notizia della nascita del primogenito del Presidente, grazie a delle fantomatiche pillole inventate da Manuel. Perdono ufficiale ed onorificenze si sostituiscono all'arresto, a cui invece non sfugge il pluri-ricercato Torsillo.