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cinepatrick.
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Afterschool
Titolo originale: Afterschool
Nazione: Usa
Anno: 2008
Durata: 120 min. (colore)
Genere: Drammatico
Regia: Antonio Campos
Sceneggiatura: Antonio Campos
Produzione: Josh Mond, T. Sean Durkin, Andrew Renzi, Susan Shopmaker,
Victor Aaron, Rose Ganguzza, Andrew Corkin, Steve Makowski
Case di Produzione: BorderLine Films, Hidden St. Productions
Montaggio: Antonio Campos
Fotografia: Jody Lee Lipes
Scenografia: Kris Moran
Costumi: Catherine Akana
Musiche: Rakotondrabe Gael
Distribuzione italiana: Bolero Film
Interpreti e personaggi
Ezra Miller (Robert)
Jeremy Allen White (Dave)
Emory Cohen (Trevor)
Michael Stuhlbarg (Signor Burke)
Addison Timlin (Amy)
Anna Maliere (Ragazza che litiga)
Christopher McCann (Signor Ullman)
Paul Sparks (Detective)
Danielle Baum (Ragazza che litiga)
Harrison Lees
Paul Lucenti (Studente)
Dariusz M. Uczkowski (Peter)
Gary Wilmes
Daniel Trinh (Studente)
Lee Wilkof (Signor Wiseman)
Alexandra Neil
Rosemarie DeWitt (Insegnante)CITAZIONERobert è un giovane studente americano che frequenta un prestigioso college della East Coast. Un giorno, riprende per puro caso la morte per overdose di due compagne più grandi, che conosceva poco ma ammirava per la loro bellezza. Per rendere omaggio alle due giovani scomparsi e accelerare l'elaborazione del lutto collettivo, si decide che le riprese facciano parte di un progetto audiovisivo. Ma l'idea provoca una serie di tensioni e un'atmosfera malsana sia negli studenti sia nel corpo insegnanti.
fonte MovieplayerTrailer
Edited by BlackPanther - 8/12/2014, 14:58. -
Kezia Fener aka Vì.
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L'ho visto qualche giorno fa, non sapevo nulla..
nè chi fosse il regista nè la trama..
La prima frase che ho detto è stata
"non può essere un film di Gus Van Sant"
Infatti no, non era un film di Van Sant ma a me è sembrato tanto un "non ben riuscito tentativo di..."
Un'idea tremendamente geniale
persa per strada a mio avviso.
Visione reale della "tube-generation"
che non riesce a guardare oltre una finestrella del proprio computer.
Vite osservate tramite il filtro della videocamera;
vita vissuta dietro il filtro della videocamera.
Se non è stato ripreso non è mai avvenuto.
Realtà noiosa?
No, semplicemente realtà ipocrita e poco rassicurante
dove non c'è un tasto "pausa" pronto a proteggerci
e dove niente è ciò che sembra.
L'ho trovato lungo, a tratti lento, con inquadrature snervanti
che potrebbero risultare pesanti e/o poco chiare a chi
è abituato ad un altro tipo di cinema,
silenzi vuoti alternati a silenzi ricchi di significato,
inquadrature belle e particolari
alternate ad inquadrature "vuote" o a fuoricampi poco piacevoli.
O si ama o ci si addormenta.
Io alla fine gli do un bel 7 perchè c'è una scena fantastica
e perchè trovo l'idea decisamente geniale..