[Libro] La Solitudine dei numeri primi

Paolo Giordano - 2008

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  1. Sara .
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    La solitudine dei numeri primi

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    La solitudine dei numeri primi è il primo romanzo di Paolo Giordano.

    Edito da Arnoldo Mondadori Editore, ha ricevuto i riconoscimenti letterari del Premio Strega e del Premio Campiello opera prima 2008.

    Romanzo di formazione, narra le vite parallele di Alice e Mattia attraverso le vicende spesso dolorose che ne segnano l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.

    Il titolo originale scelto da Paolo Giordano per il libro (Dentro e fuori dall'acqua) è stato cambiato nell'attuale titolo dall'editor della Mondadori, lo scrittore Antonio Franchini.

    L'autore, in un'intervista del 2008, ha scherzosamente detto di non sapere se i due numeri citati nel romanzo 2760889966649 (per Mattia) e 2760889966651 (per Alice) siano realmente primi, ma in effetti lo sono.


    CITAZIONE
    Autore Paolo Giordano
    1ª ed. originale 2008
    Genere Romanzo
    Sottogenere Romanzo di formazione
    Lingua originale italiano
    Ambientazione Torino, tra gli anni ottanta e gli anni 2000

    Trama
    Il romanzo racconta la storia di due persone, entrambe torinesi, Alice Della Rocca e Mattia Balossino, le cui vite vengono gravemente segnate da vicende accadute nella loro infanzia. Sebbene Torino non sia mai menzionata in modo esplicito, vengono fatti riferimenti alla chiesa della Gran Madre, dove si svolge il matrimonio di Viola Bai, alla basilica di Superga e all'ospedale Maria Ausiliatrice.

    Alice viene presentata come una bambina di sette anni che pur odiando la scuola di sci e non mostrando alcuna attitudine particolare per questo sport, viene costretta a frequentarne un corso dal padre, che nutre grandi aspettative nei suoi confronti. Una mattina, Alice si separa dal resto del gruppo e, nel tentativo di tornare a valle, finisce in un dirupo rimanendo gravemente ferita. La ragazza rimarrà zoppa per il resto della vita.

    Mattia è un bambino dotato ed intelligentissimo, al contrario della gemella Michela che invece è affetta da una grave forma di autismo. Isolato dal resto dei coetanei per via della sua "scomoda" sorella, Mattia vive la propria infanzia in solitudine. Poi, un giorno, per poter partecipare alla festa di compleanno di un compagno di classe, lascia la sorella in un parco, pensando di andarla a riprendere più tardi. Ma al suo ritorno Michela è scomparsa, forse annegata nel vicino fiumiciattolo, sebbene le numerose ricerche in seguito non abbiano portato a nulla.

    Questi avvenimenti segnano profondamente la vita dei due ragazzi. Il racconto si sposta nel periodo della loro adolescenza: Alice soffre di anoressia nervosa ed è snobbata dai ragazzi perché è zoppa. Con una vita sociale pressoché nulla, Alice attira l'attenzione di Viola Bai, compagna di classe molto popolare, che decide di ammetterla nel proprio giro di amicizie. Grazie all'incoraggiamento di Viola, Alice conosce Mattia. Quest'ultimo è un ragazzo problematico: non ha alcun interesse nelle interazioni sociali e ha una malsana attitudine all'autolesionismo.

    Alice e Mattia stringono un'amicizia particolare: ciascuno svolge la propria esistenza autonomamente, ma ogni volta tornano a cercarsi. Continuano a frequentarsi anche dopo il liceo, quando Mattia si iscrive a matematica e Alice sviluppa la propria passione per la fotografia. Nel frattempo, Fernanda, la madre di Alice, si ammala di un tumore e viene fatta ricoverare in ospedale. Lì, Alice conoscerà Fabio Rovelli, un giovane medico. Mattia intanto, conseguita la laurea, riceve un'offerta per una cattedra d'insegnamento presso un'università del nord Europa (probabilmente Norvegia). La cosa lo lascia molto dubbioso, complicandogli la scelta. In questo periodo della sua vita, Mattia racconta per la prima volta ad Alice la storia di Michela, e per la prima volta i due ragazzi si scambieranno un bacio. Ciò nonostante, un litigio fra Alice e Mattia convince il ragazzo a partire. Alla fine Fernanda muore ed Alice sposa Fabio, mentre Mattia vive in solitudine all'estero.

    Il matrimonio tra Fabio ed Alice declina lentamente: Fabio infatti vuole un figlio da Alice ma lei, non avendo più le mestruazioni da anni a causa dell'anoressia, non può restare incinta. La coppia si separa e Alice cade in depressione. Nel frattempo Mattia esercita con successo la professione di insegnante di topologia algebrica presso l'università straniera, dove conosce un collega, Alberto, anch'egli italiano. I due fanno un'importante scoperta che riguarda l'algebra e vanno a festeggiare a casa di Alberto. In quell'occasione Mattia conosce una donna, Nadia, amica del collega, con la quale passerà una notte di sesso. Alice viene convinta dal suo datore di lavoro (fotografo) a farsi vedere da un medico in ospedale, ma lì all'ingresso si imbatte in una ragazza che somiglia molto a Mattia, e che ad Alice fa tornare in mente Michela, la gemella scomparsa. Nonostante non sia sicura di quanto ha visto, Alice decide di chiamare Mattia senza però specificarne il motivo.

    Mattia, pur non sapendo di cosa si tratti, accetta l'invito di Alice e torna in Italia. Alice non trova il coraggio di raccontare a Mattia ciò che credeva di aver visto, ma i due amici passano un pomeriggio insieme durante il quale la ragazza lo bacia, scoprendo così di essere ancora innamorata di lui. Nonostante ciò non riescono a superare il muro di solitudine che li separa, e Mattia ripartirà senza che il loro rapporto abbia avuto alcuno sviluppo.

    I due ragazzi sono infatti paragonati a due numeri primi gemelli (numeri primi solitari ed isolati, ma vicinissimi fra loro, poiché separati da un solo numero): accomunati dalle stesse particolarità, attratti l'uno verso l'altra, non riescono mai ad unirsi, perché divisi da un invalicabile ostacolo.

    Personaggi secondari
    Soledad: è la domestica ecuadoriana di casa Della Rocca. Dimostra una materna affettuosità nei confronti di Alice, sebbene lei non sempre contraccambi e arrivi addirittura a ricattarla.
    Viola Bai: è una compagna di classe di Alice. Ricca e corteggiatissima, diviene un modello per la protagonista che riesce ad entrare nel suo "giro". Viola, alla sua festa di compleanno, fa conoscere Alice e Mattia. Come omaggio, Alice si farà tatuare una viola ma "l'amica" finisce poco dopo per scaricarla con la scusa che il dolce portato da lei alla festa era avvelenato, forse gelosa dell'amicizia appena nata dalla quale rimane esclusa.
    Denis: è il compagno di banco di Mattia e probabilmente il suo unico amico, se così si può definire. Di tendenze omosessuali, a lungo è attratto da Mattia, ma non lo frequenterà più dopo il liceo, se non per telefono.
    Fabio Rovelli: è il giovane medico che cura la madre di Alice. Dopo un lungo corteggiamento, con il quale mette in mostra tutta la sua sicurezza, riesce a sposare la protagonista ma la abbandona pochi anni dopo perché lei, anoressica, non può dargli un figlio e testardamente non vuole farsi curare.
    Alberto Torcia: è un collega italiano che Mattia incontra all'università all'estero. È sposato e ha un figlio.
    Nadia: un'amica di Alberto che Mattia conosce ad una cena e con la quale passerà una notte di sesso.
    L'avvocato Della Rocca: il padre di Alice il cui nome di battesimo è sempre taciuto. Nel film, però, è chiamato Umberto.
    Fernanda: la madre di Alice che, verso la fine del libro, muore di tumore.
    Giada Savarino, Federica Mazzoldi e Giulia Mirandi: amiche di Viola con la quale formano il gruppo chiamato "le quattro stronze".
    Marcello Crozza: il fotografo presso cui Alice lavora e che la considera quasi una figlia.
    Pietro e Adele Balossino: i genitori di Mattia.

    Adattamento cinematografico
    Il 10 settembre 2010 è uscito l'omonimo film tratto dal romanzo, coprodotto dalla Offside di Mario Gianani e dalla francese Les Films des Tournelles, con il supporto della Film Commission Torino Piemonte. La pellicola, le cui riprese erano iniziate nell'autunno 2009, è diretta da Saverio Costanzo, curatore della sceneggiatura assieme allo stesso Giordano; nel cast, Alba Rohrwacher nella parte di Alice, Luca Marinelli in quella di Mattia e Isabella Rossellini in una parte minore: Adele, la madre di quest'ultimo. Il film, come la vicenda del libro, è ambientato a Torino. La colonna sonora è stata affidata a Mike Patton e Brando Lupi.

    Premi
    Nel 2008 vince il sesto Premio letterario Merck Serono, premio dedicato a saggi e romanzi che sviluppino un confronto ed un intreccio tra scienza e letteratura.

    fonte Wikipedia



    Commento personale:
    questa sarebbe la sintesi del libro (la solitudie dei numeri primi) ne sono rimasta delusissima!
    tutti a fare gli elogi del libro... è bello, è interessante bla..bla bla..
    ma alla fine tutto fumo!
    devo dire che il titolo mi incuriosiva molto ed è proprio per questo che l'ho preso!
    comprato mercoledì e finito stamattina!
    l'inizio era un pò lento... si, ti intriga alla fine vuoi sapere come va a finire ma arrivati alla fine si scopre che una VERA fine non c'è!
    rimani lì così e dici: "embè? e mò? forse hanno strappato le pagine?" no è finito così... con una che pensa chissà che cosa.... bà....
    il bello è che al libro hanno dato il premio Strega 2008, cioè da non crederci, forse avranno scelto questo perchè era il meno peggio..

    Edited by ~Romy - 30/5/2013, 13:22
     
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  2. :AriAriAri:
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    Questo qui l'ho letto esattamente un anno fa.
    Ok, sono d'accordo, non è un capolavoro, ma a me è piaciuto come opera prima, molto scorrevole alla lettura, e poi ogni tanto s'inciampa in qualche bello spunto di riflessione. Un libro malinconico e insoddisfatto di due vite un po' appese, sempre sul punto della grande svolta, che in realtà non arriva mai.
    E poi è piaciuto tanto alla mia prof di francese, e questo è tutto dire, almeno per chi la conosce! (:
     
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  3. Sara .
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    si la lettura è scorrevole... lo leggi in un giorno, ma alla fine molto fumo poco contenuto!
    è anche vero che è il primo libro per Paolo Giordano, spero di cambiare idea sullo scrittore al suo secondo romanzo!
     
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  4. la_fenice_92
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    Non mi ha fatto impazzire ma non è mi è nemmeno dispiaciuto...

    concordo con :AriAriAri:
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    L'ho preso perché travolto dalla campagna mediatica attorno a questo caso... non mi è dispiaciuto, la lettura è semplice e scorrevole, per certi versi coinvolgente, non eccessivamente banale.

    Però è una lettura che non ti lascia nulla di positivo, a dire il vero, nulla di nulla, o almeno per quanto riguarda me. Nessun messaggio, nessuna morale... quasi volesse essere un semplice esercizio di stile fine a sé stesso, volto soltanto a manifestare al mondo quanto sia bravo a scrivere tale Giordano.
     
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  6. Sym
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    l'ho letto con delle amiche.

    L'ho finito a fatica, l'ho trovato ridicolo, privo di contenuto mal fatto.
    Sembravano pensieri sparsi di un bambino di 3 elementare.....

    Mi spaventa il fatto che ne abbiano fatto un film...
     
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    Francesca

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    CITAZIONE (Sym @ 1/9/2010, 12:42)
    l'ho letto con delle amiche.

    L'ho finito a fatica, l'ho trovato ridicolo, privo di contenuto mal fatto.
    Sembravano pensieri sparsi di un bambino di 3 elementare.....

    Mi spaventa il fatto che ne abbiano fatto un film...

    L'ho appena iniziato, me l'ha prestato mia cugina affermando che dovevo leggerlo a tutti i costi.
    Se ti stupisce che ne abbiano fatto un film, a me stupisce che abbia vinto lo Strega. Sì, bè, anche se i premi letterati, soprattutto in Italia, non è che siano assegnati con un criterio logico...
    Comunquem, la scrittura di Giordano non mi piace affatto. Ma sono solo all'inizio ed è presto per giudicare.

    Di bello c'è il titolo, anche se ho letto che è stato proposto dall'editor, perché il titolo originale era Dentro e fuori dall'acqua.
     
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  8. Sym
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    I premi strega ormai non credo anno piu senso....
    mi son sempre chiesta come possano vincere.....
    poi l'ho imamginata....l'amico del amico....fa un favore....
    alla fine credo siano accordi commerciali e basta.
    sei solo al inizio....non per spaventarti ma piu avanti e peggio.....
     
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  9. Floricienta™
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    Concordo in tutto e per tutto con super black hole...

    mi ha molto deluso
     
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    Estremamente deludente... :) Sì, lo stile è scorrevole e l'ho letto in 2 giorni (considerando che l'ho letto d'estate), ma il finale praticamente non esiste... <_< Evidentemente l'autore prevede di scrivere La solitudine dei numeri primi 2 - la vendetta, ma anche se lo facesse io non acquisterei, tanto anche il primo libro l'ho avuto in prestito. :P
     
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  11. Hannibal Lecter
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    a me e' piaciuto tantissimo questo film, l'ho trovato drammatico e delicato...certamente in alcuni momenti puo' risultare lento, forse anche un po' pesante ma complessivamente un bel film davvero....
     
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  12. dominoh
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    tutta la metafora sui numeri primi bellissima, però credo che il libro sia stato un po' sopravvalutato
     
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11 replies since 26/8/2009, 18:34   290 views
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