[Libro] Dieci piccoli indiani

Agatha Christie - 1ª ed. originale 1939

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  1. La Venere di cioccolato
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    Dieci piccoli indiani
    (And Then There Were None) è un romanzo giallo scritto da Agatha Christie. È considerato il suo capolavoro.

    Fu pubblicato in Gran Bretagna nel 1939; in Italia uscì per la prima volta nell'agosto 1946 con il titolo ... E poi non rimase nessuno, romanzo numero 10 della collana Il Giallo Mondadori, edita da Arnoldo Mondadori Editore. Con il suo sensazionale record di 110 milioni di copie, è il libro giallo più venduto in assoluto, e si è pertanto piazzato all'undicesimo posto nella classifica dei best-seller con più incassi della storia (terzo posto se consideriamo solo i romanzi). Il luogo dove è ambientata la storia è ispirato a un'isola tidale posta di fronte a Devon.

    Titolo originale
    And Then There Were None
    Altri titoli ...E poi non rimase nessuno
    10 piccoli indiani
    Autore Agatha Christie
    1ª ed. originale 1939
    1ª ed. italiana 1946
    Genere Romanzo
    Sottogenere giallo
    Lingua originale inglese

    Trama

    Otto persone (Philip Lombard, Lawrence Wargrave, Vera Claythorne, Anthony Marston, George Armstrong, William Blore, John McArthur e Emily Brent) sono invitate per una breve vacanza a Nigger Island, isola la cui forma assomiglia a una testa di negro. Ad aspettarli c'è il maggiordomo Thomas Rogers e la moglie Ethel. I dieci non si conoscono e sanno soltanto che il loro ospite è un certo Urlick Norman Owen che vive nell'isola con la moglie Una Nancy Owen. I due coniugi non si fanno vivi, finché durante la cena una voce registrata accusa tutti i presenti di essere degli assassini. La signora Rogers sviene e il playboy Anthony Marston muore avvelenato poco dopo e una delle dieci statuine del centrotavola viene ritrovata rotta. Il giorno dopo la signora Rogers spira nel sonno (le statuine rotte ora sono due) e Vera capisce che Owen vuole ucciderli seguendo la poesia Dieci Piccoli Indiani (che si trova in ogni stanza della casa), e che ad ogni persona uccisa lui rompe una statuetta. Il generale McArthur viene ucciso con un oggetto pesante, Thomas Rogers viene colpito con un'accetta e la zitella puritana Emily Brent viene ammazzata con del veleno iniettato con la siringa del dottor Armstrong. Il giudice Wargrave sembra aver capito molte cose quindi Owen lo uccide sparandogli. Vera, Philip e Blore credono che Owen sia Armstrong perché scomparso nel nulla ma il detective Blore viene ammazzato e i due trovano il cadavere di Armstrong. Vera, credendo che Philip sia Owen, gli sottrae la pistola che l'uomo possedeva e gli spara. Rimasta l'unica persona viva sull'isola, ritorna in casa e prende l'unica statuetta intatta. Quando Vera va nella sua stanza vede un cappio appeso al muro e, sconvolta dagli eventi e in preda alla follia, si uccide impiccandosi e lascia cadere la statuetta (rompendosi). Alla fine si scopre che Owen è Wargrave, che volendo uccidere le persone che non furono mai condannate per i loro delitti comprò Nigger Island e invitò i defunti. Dopo aver finito il suo compito, Wargrave si spara veramente.

    Versione teatrale


    La stessa autrice del romanzo si è occupata di adattarlo per una trasposizione teatrale decidendo di modificare il finale: in questa versione i personaggi di Vera Claythorne e Philip Lombard si salvano in quanto sono innocenti dei crimini di cui sono stati accusati. Questo finale è stato ripreso in quasi tutte le versioni cinematografiche del romanzo.

    Critica

    Dieci piccoli indiani è un giallo sviluppato seguendo i canoni dell'enigma della camera chiusa doppia: i delitti si svolgono in un contesto circoscritto; l'assassino quindi deve essere per forza uno del gruppo per quanto insospettabile. Il colpo di scena principale, qui, consiste nel fatto che i personaggi muoiono tutti.

    Secondo Alex Falzon, questo romanzo è particolarmente riuscito per un insieme di fattori: da un lato perché l'autrice ha dato il meglio della sua vena narrativa proprio nei romanzi e nei racconti che aderiscono a questo tema (Assassinio sull'Orient-Express, Poirot sul Nilo, Tre topolini ciechi e così via) ma anche perché, nel caso specifico, l'assenza del detective dalla scena del crimine fa emergere con una forza narrativa ancora maggiore il Leitmotiv, che è poi il rapporto fra il male e il bene, tra la falsità e la colpevolezza degli invitati e l'implacabile giustizia che toglie loro la vita uno per volta.

    Falzon sostiene che, in Christie, il detective è una figura salvifica, invulnerabile, un deus ex machina che ripristina l'originario stato di grazia smascherando il colpevole e consegnandolo alla giustizia; a questo modello aderiscono sia Hercule Poirot, sia Miss Marple. Mancando, in questo romanzo, tale figura, i meccanismi del potere e della giustizia emergono con una forza ancora maggiore, al punto che essi paiono reificarsi in qualche entità che sta snocciolando la catena di delitti; fino alla soluzione finale.

    Opere ispirate al romanzo

    Film

    Il romanzo è stato trasposto in vari film:

    Dieci piccoli indiani (1945, regia di René Clair, con Louis Hayward, June Duprez);
    Dieci piccoli indiani (1965, regia di George Pollock, con Hugh O'Brian, Shirley Eaton);
    ...e poi, non ne rimase nessuno (1974, regia di Peter Collinson, con Oliver Reed, Richard Attenborough, Adolfo Celi).
    Invito a cena con delitto (1976).
    Tutti defunti... tranne i morti (1977, regia di Pupi Avati con Gianni Cavina e Carlo Delle Piane) prende ispirazione da Dieci piccoli indiani di Agatha Christie e lo rilegge in chiave horror demenziale.
    Desyat' negrityat (1987, regia di Stanislav Govorukhin).
    Dieci piccoli indiani (1989, regia di Alan Birkinshaw).
    Identità (2003, regia di James Mangold con John Cusack e Ray Liotta) prende ispirazione da Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
    Nella mente del serial killer (2004, regia di Renny Harlin con Val Kilmer, Christian Slater e LL Cool J) prende ispirazione da Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.

    TV

    La serie televisiva Harper's Island del 2009 prende ispirazione da "Dieci Piccoli Indiani" e ne riprende anche l'ambientazione.

    Cartoni animati


    L'episodio n°98 (n°75 in Giappone) della serie televisiva di Lamù, intitolata "E poi non rimase nessuno" è ispirata al romanzo, utilizzando però come filo conduttore una filastrocca di Mamma Oca e coi personaggi che fingono a turno di morire per guarire Ataru dalla sua fissazione attraverso una terapia da shock.
    Il primo episodio della nona stagione de I Griffin intitolata E alla fine furono di meno è ispirata al romanzo.
    Incubo finale (1998, regia di Danny Cannon con Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr.) prende ispirazione da Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
    L'episodio speciale 219 (secondo la numerazione italiana diviso nelle puntate 236, 237 e 238) "La leggenda di Furto Kid" della serie anime Detective Conan è in parte ispirato a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, seppur con diverse differenze.

    Videogiochi


    Dal romanzo è stato inoltre tratto il videogame Agatha Christie: E non ne rimase nessuno (The Adventure Company, 2005).

    Sound Novel

    La Sound Novel Umineko no Naku Koro ni della 07th Expansion e l'anime e il manga da essa tratti sono ispirati a "Dieci Piccoli Indiani" e si accomunano anche per l'ambientazione, un isola.

    Edizioni

    Agatha Christie, Dieci piccoli indiani, collana Il Giallo Mondadori, traduzione di Beata della Frattina, Mondadori, 1982, pp. 175. ISBN 88-04-50759-4

    Agatha Christie, 10 piccoli indiani, I edizione Oscar Mondadori, traduzione di Beata della Frattina, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, maggio 1982, pp. 181.

    Fonte: Wikipedia.it


    Agatha Christie



    Edited by Michela° - 4/7/2013, 18:18
     
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  2. Michela°
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    Scheda aggiornata. ^^
     
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    Bellissimo è il mio preferito della scrittrice, a tratti mi piace definirlo "inquietante", un classico da avere per chi ama la lettura.
     
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  4. Dani7469
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    Grande classico del giallo e della signora Christie, Dieci Piccoli Indiani è una vera e propria "sauna intellettuale" per gli amanti del genere: l'aura di mistero viene preservata fino alla fine, così come la destabilizzante paura per l'immancabile decesso dei "turisti".
    Come diceva Brendon, a tratti diviene quasi "inquietante" l'andamento narrativo che sembra un macabro gioco di una mente priva di scrupoli, ma posso assicurare che, come per tutti i libri della Christie, la lettura è di una piacevolezza estrema, persino nella sua ambientazione satura di morte.
     
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    Piacevolissimo giallo, consigliato come lettura estiva. Prende dall'inizio alla fine e si legge tutto d'un fiato. Fino alle ultimissime pagine vuoi scoprire l'identità dell'assassino e come ha commesso i delitti e sei lì ad arrovellarti il cervello. E non ci azzecchi. O almeno io non l'avevo indovinato, ma in verità non sono una grande lettrice di gialli :lol:
    C'è questo senso di ineluttabilità della morte, il lettore è consapevole così come i personaggi che questi verranno decimati l'uno dopo l'altro e si percepisce questa continua tensione, ma non si può far altro che cercare di indovinare chi e come, mentre si tenta di raccogliere ogni minimo indizio.
    Inquietante è la parola giusta per definire l'atmosfera che a tratti pervade il romanzo e l'isola dove sono chiusi in trappola i nostri topi: i dieci invitati dal misterioso Signor Owen.
    Ed inquietante è anche il senso di giustizia che guida l'assassinio delle vittime, una giustizia implacabile e quasi sovrannaturale. E ci si chiede pure se in fondo l'assassino non avesse ragione, gli invitati sono sociopatici quanto lui a quanto parrebbe.
    Infine ci sono i dieci invitati, i personaggi del romanzo, che sono ognuno caratterizzati da una personalità precisa. A proposito, in originale non si trattava di indiani, ma di negretti, come d'altronde nell'infantile filastrocca che l'assassino segue per commettere i propri delitti.
    Infine una postilla di cui non frega a nessuno e che potete tranquillamente saltare XD
    : non leggo spesso i gialli perchè il mio cervello rifiuta che possano esistere persone così fredde e calcolatrici, perchè in fondo sono un'ingenua, pur essendo attratta e incuriosita da personalità con tendenze sociopatiche-narcisistiche-manipolatorie xD Però sono letture piacevoli, rapide e persino affascinanti, anche se non credo ne leggerò altri per il momento XD


    Edited by lola92 - 5/6/2015, 16:33
     
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  6. Hafufu
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    Anche io, che non sono un particolare estimatore dei gialli, l'ho davvero apprezzato.
    E anche io, ammetto, non c'ho azzeccato per nulla sull'assassino :lol:
    Lettura scorrevolissima e consigliata soprattutto a chi non ha mai letto i gialli e chi non lo predilige come genere :D
    Questo lo amerà senz'altro!
     
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    Fragilità, il tuo nome è donna.

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    Dieci persone, ospiti di una villa su un’isola sperduta, cominciano a morire una dietro l’altra per mano di un misterioso assassino che si cela tra loro.
    Ci vogliono poche parole per riassumere la storia di questo romanzo ma ce ne vorrebbero un'infinità per descrivere tutte le sue innumerevoli e complesse sfaccettature.
    E’ un altro di quei libri che rileggo volentieri(questa è la terza volta), soprattutto d’estate, quando il caldo soffocante ti spossa talmente tanto da non avere abbastanza concentrazione per un romanzo “pesante”.
    Questo non è un giallo, è IL giallo, un capolavoro assoluto che da anni affascina migliaia di lettori e che da anni viene citato, imitato, riproposto sia in versione teatrale che cinematografica.
    Agatha Christie ci racconta con un meccanismo a dir poco perfetto l’uccisione di dieci persone, bloccate su di un’isola deserta e senza via di fuga alcuna, da parte di un misterioso giustiziere.
    La capacità della Christie di descrivere gli stati d’animo che si susseguono nelle vittime è straordinaria, un crescendo di paura, pathos emozioni e terrore.
    Alla fine di tutta la storia rimane una critica verso l’ipocrisia della società perbenista inglese della sua epoca e un inquietante e sinistro messaggio: i peggiori assassini sono le persone a prima vista più rispettabili.
    Libro superlativo per me, il mio preferito in assoluto.
     
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6 replies since 19/5/2009, 15:58   258 views
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