Terry Gilliam

Minneapolis, 22 novembre 1940

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  1. lionel hutz
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    Terence Vance Gilliam (Minneapolis, 22 novembre 1940) è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.

    Unico membro americano dei Monty Python e principale autore-animatore dei cartoni surreali e bizzarri che inframezzavano il celebre spettacolo Monty Python's Flying Circus, Terry Gilliam è diventato in seguito un regista cinematografico.

    Gilliam è laureato all'Occidental College di Los Angeles.

    Lo Stile:
    I suoi film hanno un aspetto caratteristico, spesso riconoscibile anche da brevi estratti. Elemento peculiare del suo stile è il gusto per un esasperato eclettismo figurativo, di spiccata matrice postmoderna, in cui bello e brutto, antico e moderno, sublime e kitsch, elementi di cultura "alta" e avanzi pop si intrecciano senza ordine gerarchico. In questo, è esemplare Brazil (1985), considerato pressoché unanimemente il suo capolavoro: agghiacciante tragicommedia ambientata in una metropoli fuori dal tempo, visivamente il film è una fantasmagoria barocca tracimante di omaggi e riferimenti letterari, iconografici e cinematografici, in cui in una scenografia barocca e debordante, straordinariamente ricca di particolari, si mescolano art déco, estetica anni '40-'50, congegni rétro-futuribili di gusto steampunk, rimandi alle architetture di Metropolis di Fritz Lang, luci espressionistiche, riferimenti alle iconografie dei totalitarismi, atmosfere plumbee da noir anni '40, improvvise esplosioni cromatiche che richiamano il cinema di Ken Russell, ipertrofia scenografica felliniana, psichedelia di gusto "seventy", simbolismo esasperato (vedesi l'ossessiva presenza di tubi, da alcuni paragonati alle stampelle di Salvator Dalì), una esorbitante reinvenzione della realtà attraverso un uso programmaticamente non realistico degli effetti speciali, in cui è evidente l'esperienza di Gilliam come cartoonist, svariate citazioni cinematografiche (celebre quella in chiave deformante de La corazzata Potëmkin, in cui alla carozzina di Ejzenstejn si sostituisce un aspirapolvere). A questa sfrenata esuberanza scenografica e cromatico-luministica si accompagna una mise en scène anch'essa eclettica, schizofrenica e diseguale, che alterna sequenze girate con stile disteso, semplice, classico, a passaggi visionari in cui l'uso ripetuto del grandangolo, delle plongée e contre-plongée, delle inquadrature sghembe (stilema piuttosto raro, in precedenza usato massicciamente solo da Orson Welles e portato da Gilliam all'esasperazione) prende il sopravvento, a sequenze psichedeliche in cui i barocchismi cedono il posto ad una dilatazione dei tempi in funzione di una sospensione onirica. Stesso dicasi per il montaggio, che alterna piani lunghi, come le due lunghe carrellate, l'una a precedere, l'altra a seguire, che scandiscono lo spazio chiuso degli uffici (sequenza da molti paragonata alla celebre carrellata a precedere nella trincea in Orizzonti di gloria di Kubrick), a momenti di montaggio sincopato, come nella scena dell'interrogatorio del protagonista, in cui il ricorso caleidoscopico alle tendine ottiche imprime un ritmo allucinato e febbrile. Altro tratto distintivo della sua cifra registica è la tendenza ad inglobare un gran numero di particolari nella medesima inquadratura, secondo un gusto che richiama la pittura di Bosch e Bruegel, talora al punto da far convivere più piani narrativi entro la stessa immagine, rendendo spesso necessaria una seconda visione del film.

    Gilliam maestro dell'animazione:
    Non bisogna dimenticare che Gilliam è stato animatore e che nel campo degli audiovisivi di animazione ha elaborato uno stile personalissimo, che ovviamente si aggancia più in generale a tutta la sua opera. Le animazioni realizzate per il Monty Python's Flying Circus sono esemplari in questo senso: una miscela ben calibrata di découpage (soprattutto di foto virate e stampe vittoriane), stop motion e disegni originali, che si riallacciano in parte all'esperienza di registi e animatori come Karel Zeman (da notare che quest'ultimo aveva già portato sullo schermo una sua versione del Barone di Munchausen) o, in ambito non cinematografico, ai collages surrealisti degli anni '30 di Max Ernst.

    Gilliam e le difficoltà di produzione:
    Il suo Le avventure del barone di Münchausen è noto tra i cineasti come un drastico esempio di cosa va storto quando un regista non riesce a concludere il film e la casa cinematografica prende le redini di una situazione che le sembra stia perdendo il controllo; le battaglie di Gilliam contro la casa cinematografica sono note e ben documentate.
    Gli sforzi privi di successo di Gilliam, nel voler girare The Man Who Killed Don Quixote, basato sul Don Chisciotte di Miguel Cervantes, furono il soggetto di un documentario: Lost in La Mancha.

    Filmografia:

    Regista:
    Storytime (1968) - cortometraggio d'animazione
    The Miracle of Flight (1974) - cortometraggio d'animazione
    Monty Python e il Sacro Graal (Monty Python and the Holy Grail) (1975) - co-diretto con Terry Jones
    Jabberwocky (1977)
    I banditi del tempo (Time Bandits) (1981)
    Monty Python - Il senso della vita (The Meaning of Life) (1983) - co-diretto con Terry Jones
    Brazil (1985)
    Le avventure del Barone di Münchausen (The Adventures of Baron Munchausen) (1988)
    La leggenda del re pescatore (The Fisher King) (1991)
    L'esercito delle 12 scimmie (Twelve Monkeys) (1995)
    Paura e delirio a Las Vegas (Fear and Loathing in Las Vegas) (1998)
    I fratelli Grimm e l'incantevole strega (The Brothers Grimm) (2005)
    Tideland - Il mondo capovolto (Tideland) (2005)
    The Imaginarium of Doctor Parnassus (2008)
    The Man Who Killed Don Quixote (2010) - pre-produzione

    Sceneggiatore:
    Do Not Adjust Your Set (1967-1969) - serie TV
    Marty (1968-1969) - serie TV
    Broaden Your Mind (1968-1969) - serie TV
    Monty Python's Flying Circus (1969-1974) - serie TV
    E... ora qualcosa di completamente diverso (And Now for Something Completely Different) (1971)
    Monty Python e il Sacro Graal (Monty Python and the Holy Grail) (1975)
    Jabberwocky (1977)
    Brian di Nazareth (Life of Brian) (1979)
    I banditi del tempo (Time Bandits) (1981)
    Monty Python - Il senso della vita (The Meaning of Life) (1983)
    Brazil (1985)
    Le avventure del Barone di Münchausen (The Adventures of Baron Munchausen) (1988)
    Paura e delirio a Las Vegas (Fear and Loathing in Las Vegas) (1998)
    Tideland - Il mondo capovolto (Tideland) (2005)
    The Imaginarium of Doctor Parnassus (2008)

    (Wikipedia.it)

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  2. stuntman_steve
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    il suo cinema è un po particolare.non mi sento di dire nè che è brutto ma nemmeno che è un capolavoro
     
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  3. oracle
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    CITAZIONE (stuntman_steve @ 30/10/2008, 13:50)
    il suo cinema è un po particolare.non mi sento di dire nè che è brutto ma nemmeno che è un capolavoro

    Bhè no dai, ha fatto film come Brazil, Paura e Delirio a Las Vegas, L'esercito delle 12 scimmie.. A me piacciono i suoi film, non ho dubbi, è un ottimo regista.
     
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  4. Mr.Wolf°
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    CITAZIONE (oracle @ 11/9/2010, 14:10)
    Bhè no dai, ha fatto film come Brazil, Paura e Delirio a Las Vegas, L'esercito delle 12 scimmie.. A me piacciono i suoi film, non ho dubbi, è un ottimo regista.

    Quoto .

    Non ho visto tutti i suoi film, ma i tre citati da te sono dei capolavori.

     
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  5. oracle
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    Si anche io non gli ho visti tutti.. E devo anche ancora vedere Parnassus, però mi sa che non sia sto granchè
     
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  6. Vecchio Snaporaz
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    Paura e delirio a Las Vegas e il Barone di Munchausen sono due bei film, il resto...
     
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  7. Mr.Wolf°
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    CITAZIONE (Vecchio Snaporaz @ 9/10/2010, 18:10)
    Paura e delirio a Las Vegas e il Barone di Munchausen sono due bei film, il resto...

    Beh no dai..ci sono anche Brazil e L'esercito delle 12 scimmie :D
     
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  8. Prince92
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    Non ho visto molti suoi film ma lo amo perchè ha fatto parte di quel gruppo di sei persone (Monty Python) che consiglio a tutti di vedere i loro film o sketch
     
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  9. why78
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    Io ho visto Tydeland,film crudo ma davvero interessante!
     
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  10. Ferro 3
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    Davvero barocco il cinema di Gilliam, regista degli opposti, che, con un pizzico di brio, mescola sapientemente fantasia e realtà; ne è un esempio La leggenda del re pescatore (unico film di Gilliam ad essersi lasciato alle spalle un discreto successo commerciale), che mostra una New York abitata da ricchi e poveri, yuppies e barboni, nonché grattacieli, natura incontaminata e anche castelli medievali.
     
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9 replies since 30/10/2008, 02:04   540 views
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