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~ Minù ~.
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Il Circo
Titolo originale:The Circus
Paese: USA
Anno: 1928
Durata:71 min
Colore: B/N
Audio: muto
Genere: comico
Regia: Charlie Chaplin
Soggetto: Charlie Chaplin
Sceneggiatura: Charlie Chaplin
Produttore: Charlie Chaplin
Fotografia: Roland Totheroh
Montaggio: Charlie Chaplin
Musiche: Günter Kochan (1969)
Scenografia:Charles D.Hall
Interpreti e personaggi
* Charlie Chaplin: il vagabondo
* Merna Kennedy: la figlia del padrone del circo
* Allan Garcia: il padrone del circo
* Harry Crocker: Rex l’acrobata
* Henry Bergman: clown
* John Rand: clown
* Armand Triller: clown
* Stanley Sanford: capo attrezzista
* George Davis: l’illusionista
* Betty Morriseey: la donna fantasma
* Steve Murphy: il borsaiolo
* Bill Knight: il poliziotto
* Jack pierce: l’attrezzista alle cordeCITAZIONEUna tranquilla visita del vagabondo alla fiera rischia di trasformarsi in un mare di guai. Un borsaiolo, vistosi scoperto dalla sua vittima, si disfa della refurtiva nascondendola nelle tasche di un ignaro Charlot. Questi tenta di discolparsi ma poi è costretto a fuggire dai poliziotti, entrando dapprima nel labirinto degli specchi, poi sostituendosi a degli automi, dei quali imita alla perfezione i movimenti meccanici ed infine irrompendo al centro della pista del circo durante l’esibizione di un improbabile e maldestro illusionista. Con la propria comparsa e la goffaggine del suo comportamento Charlot provoca le fragorose risate del pubblico, piacevolmente sorpreso dall'improvviso sviluppo comico del numero di magia.
Lo scarso livello qualitativo degli artisti e la conseguente precaria condizione economica del circo suggeriscono al proprietario di assumere l’artefice del ritrovato entusiasmo degli spettatori, cioè Charlot. Egli viene iniziato ai rudimenti dell’arte del clown ma con risultati assolutamente deludenti e controproducenti che decretano la sua cacciata. L’improvviso sciopero degli inservienti del circo vale il reintegro del vagabondo nell'organico in qualità di attrezzista. In questo modo egli ha l'occasione, involontariamente, di rivelare nuovamente la sua capacità di far ridere il pubblico con il proprio comportamento sconclusionato. Lo scaltro proprietario, accortosi della sua comicità inconsapevole, decide di sfruttare Charlot come buffone per risollevare le sorti del suo circo, ma senza riconoscergli nulla.
Charlot stringe amicizia con la bella figlia del padrone e se invaghisce. Sarà la ragazza ad aprirgli gli occhi sulla situazione del suo impiego sottopagato e ad incoraggiarlo a rivendicare dignità e salario. L’arrivo di un nuovo artista, l'equilibrista Rex, e gli sguardi languidi lanciatigli dalla ragazza destano la gelosia del vagabondo che prova ad emulare di nascosto il rivale alla corda sospesa, fin quando non sarà sorpreso dal principale. La disillusione amorosa azzera il potenziale del vagabondo il cui numero non fa più divertire il pubblico, ma arrabbiare il padrone. L’occasione di rivalsa gli si offre quando deve sostituire l’equilibrista, temporaneamente introvabile, nel suo spettacolo alla corda. La sfortuna, l’imperizia e l’accanimento di alcune scimiette dispettose, che quasi provocano la sua caduta, compromettono la riuscita del numero che il vagabondo aveva furbamente preparato con la complicità di un addetto alla corda, il quale avrebbe dovuto sostenerlo in sicurezza durante le evoluzioni acrobatiche. Il venir meno di questo accorgimento e la rovinosa e ingloriosa uscita di scena a cavallo di una bicicletta, che avrebbe dovuto scendere elegantemente al suolo, invece di correre all'impazzata e travolgere il principale, decretano definitivamente il licenziamento del vagabondo.
La ragazza, continuamente vessata dal padre, fugge dal circo raggiungendo Charlot il quale, consapevole dei sentimenti di lei, predispone un piano affinché Rex la sposi e la sottragga alle angherie paterne.
La condizione perché i due artisti ora sposi riprendano il loro posto nella compagnia del padre di lei, che non può rinunciare alle loro esibizioni, è la riassunzione del vagabondo che, però, declina l’offerta e in solitudine assiste alla partenza dei carrozzoni circensi. Una volta scomparsi all’orizzonte egli si avvia mestamente, ma dignitosamente, incontro ad una nuova avventura.
fonte Wikipedia
Edited by Viky017 - 11/5/2015, 22:09. -
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Peccato abbia ricevuto così pochi commenti.
Questo film è un ottima commedia chapliniana. E' un film molto meno famoso rispetto agli altri, molto più comico e meno drammatico, ma dà comunque dimostrazione della versatilità di Chaplin come attore e regista. La storia è semplicissima ma fila via come un treno, specie verso la fine; le gag sono tutte molto buone e riescono a sfruttare bene l'ambientazione del film; la pantomima di Chaplin è superba come sempre. Pur essendo un film comico, vi è comunque una certa vena malinconica che avvolge il tutto, incluso lo splendido finale.
Forse non uno dei suoi film migliori ma sicuramente solido. Se dovessi trovargli un difetto è che spesso la trama sembra spezzettata in più parti, più gag principalmente, al punto tale che a volte il film sembra più un collante per le gag di Chaplin che un film vero e proprio. Ma niente di grave. Anche perché il film fa ridere.. -
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Non ha ricevuto pochi commenti... proprio non l'ha commentato nessuno xD
A me manca non l'ho mai visto.. rimedierò grazie.