Toro Scatenato

Martin Scorsese - 1980

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lionel hutz
        +1   Like  
     
    .

    User deleted


    Toro scatenato



    Un film di Martin Scorsese. Con Robert De Niro, Joe Pesci, Cathy Moriarty, Coley Wallace, Frank Adonis, James V. Christy, Mario Gallo, Theresa Saldana, Nicholas Colasanto, Kevin Mahon, Frank Vincent, Frank Topham, Lori Anne Flax, Joseph Bono, Bernie Allen, Bill Mazer, Bill Hanrahan, Rita Bennett, Floyd Anderson, Johnny Barnes, Ed Gregory, Louis Raftis, Johnny Turner, D.J. Blair, Laura James, Mary Albee, John Turturro.

    Titolo originale Raging Bull. Biografico, b/n durata 129 min. - USA 1980. - VM 14 -


    CITAZIONE
    Storia di Jake La Motta, un duro italo-americano del Bronx che divenne campione mondiale dei pesi medi all'indomani della seconda guerra mondiale. Detronizzato da Sugar Ray Robinson, si ritira a vita privata. Abbandonato dalla moglie, rovinato da una serie di iniziative economiche sballate, La Motta sembra finito. Riuscirà però a trovare un nuovo, seppur modesto successo, come intrattenitore nei night club.

    fonte MyMovies

    Trailer




    Edited by Viky017 - 17/8/2017, 19:16
     
    .
  2. stuntman_steve
        Like  
     
    .

    User deleted


    un vero capolavoro.tra i migliori film di scorsese,forse proprio il migliore.robert de niro eccezionale comn sempre
     
    .
  3.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Attore non protagonista

    Group
    Member
    Posts
    4,074
    NSC Top Player
    +656
    Location
    Padova

    Status
    Offline
    Toro Scatenato racconta la parabola sportiva e umana di Jake LaMotta, da campione mondiale dei pesi medi a ciccione proprietario di nightclub indagato per prostituzione minorile e abbandonato da moglie, figli, fratello...tutti.
    Scorsese ebbe molto coraggio: a chi interessa la storia di un perdente antipatico, geloso, paranoico, violento, orgoglioso, obeso, preda dei suoi istinti animali quando c'era già quel figaccione di Rocky nelle sale da alcuni anni? LaMotta era proprio un personaggio insopportabile, eppure Scorsese e De Niro sono riusciti a renderlo umano ed a rendere la sua storia avvincente ed emozionante.
    Scorsese sceglie il bianco e nero per dare un gusto retrò alla pellicola e impiega tutta la sua maestria nel filmare incontri di boxe violenti, brutali e realistici, mentre De Niro sfodera un'interpretazione fenomenale, intensa, incredibilmente realistica, tanto da ingrassare pure di quasi 30kg per essere come Jake a fine carriera.
    Meritevole la colonna sonora che include anche brani come la Cavalleria Rusticana associati agli incontri di boxe facendo un ottimo effetto; il connubio violenza-eleganza - che fa ripensare sempre ad Arancia Meccanica - non delude mai.

    Toro Scatenato racconta la parabola di un campione solitario perché incapace di amare, se non sé stesso. E Scorsese/De Niro sono riusciti benissimo a rendere quest'immagine. Non sarà stato simpatico, ma almeno degno di compassione lo era.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Lonely and lovely and lethal

    Group
    Member
    Posts
    21,139
    NSC Top Player
    +127
    Location
    Dallas, Texas

    Status
    Anonymous
    Mi è piaciuto parecchio. Sinceramente non me l'aspettavo, perché di solito odio i film sulla boxe: questo mi è piaciuto in quanto tutto si può dire tranne che sia un film sulla boxe, almeno nel senso più letterale del termine. Su questo punto, a quanto pare, io a Scorsese la pensiamo esattamente allo stesso modo: “Un'altra cosa che Scorsese non amava negli altri film sulla boxe era la modalità di ripresa dell'incontro vero e proprio, ovvero mostrare il combattimento come veniva visto dagli spettatori, fatto che rendeva molto meno cruenta l'impressione che il pubblico aveva dello stesso.”
    Ecco, questa è una cosa che manca completamente in questo film ed è quindi una delle caratteristiche che me lo ha fatto piacere di più. Le scene che mostrano i combattimenti veri e propri sono brevissime (quindi niente ore e ore di due tizi che girano a vuoto su un ring, studiandosi prima di riempirsi di cazzotti xD), ma estremamente calibrate ed estetiche. Ogni inquadratura è studiata e montata con sapienza, con un'attenzione quasi maniacale per i dettagli, le luci... in modo da evidenziare solo i momenti importanti di ogni combattimento (nessuno dei quali dura più di un paio di minuti, alcuni vengono addirittura riassunti in pochi secondi). L'Oscar per il Miglior Montaggio è qui assolutamente meritato, poiché esso è una parte a dir poco fondamentale del film, in quanto contribuisce sia alla creazione dell'intreccio del racconto della vita di Jake LaMotta, sia a dare una sorta di percorso tematico, di formazione, alla vicenda della sua vita. So che il lavoro di post-produzione (soprattutto di montaggio) di questo film è stato intenso e estremamente lungo, proprio perché il regista ha voluto sovraintendere a ogni fase della lavorazione, in modo da poter trasmettere al meglio l'idea che aveva del film e della vicenda personale di LaMotta.
    Tutto questo lavoro a mio avviso si nota, infatti io tutte queste informazioni le ho reperite solo dopo averlo visto, ma rispecchiavano in toto la mia sensazione generale e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
    Un'altra cosa molto particolare, ma scelta secondo me assolutamente azzeccata, è l'utilizzo del bianco e nero. “Scorsese e il direttore della fotografia, Michael Chapman, decisero di girare il film in bianco e nero, superando così le prime indecisioni circa il fatto che questo avrebbe reso il film pretenzioso. La scelta fu fatta per ragioni di autenticità temporale, dato che sia i filmati sia le foto degli incontri del periodo in questione (anni quaranta) erano in bianco e nero. In quest'ottica si inseriscono le riprese a colori sbiaditi del matrimonio di Jake e Viki, come ad indicare la novità tecnologica dell'epoca in dotazione al fotografo del matrimonio. Un altro motivo dell'uso del bianco e nero, seppur minore, fu la volontà di differenziare Toro scatenato da altri film sulla boxe, specialmente la serie di Rocky.”
    Ritengo che, nel complesso, l'intento sia assolutamente riuscito: anche io penso infatti che, se il film fosse stato girato a colori, avrebbe suscitato delle aspettative diverse nel pubblico, abituato appunto a film come Rocky (il secondo capitolo della saga era uscito appena un anno prima di Toro Scatenato); il bianco e nero invece lo eleva su tutto un altro piano, senza tuttavia risultare pretenzioso, ma dando al tutto un sapore nuovo, assolutamente inusuale per un film di questo genere e quasi documentaristico. Inoltre, la fotografia ritengo sia davvero studiata e stupenda: certe scene sul ring, dove in un film a colori si vedrebbe il rosso del sangue, si percepivano delle gocce quasi argentate (l'effetto era poi enfatizzato ulteriormente dall'uso del rallenty, tipico della regia di Scorsese e qui più azzeccato che mai), che schizzavano in giro quasi come una pioggia, più simili a acqua che a sangue. Oltre a diminuire così la violenza delle scene, questa scelta conferiva a tali scene una certa poesia. Tale effetto, tra l'altro, è stato poi ripreso e gestito sapientemente anni dopo da un grande fan di Scorsese come Quentin Tarantino nel suo Kill Bill Vol. 1

    nella famosa scena del massacro degli 88 Folli, girata in parte in bianco e nero e a rallentatore, esattamente come le scene di combattimento in Toro Scatenato; anche la saturazione del bianco e nero e la fotografia erano incredibilmente simili: uno dei molti omaggi di Tarantino.


    Inoltre, il contrasto con il colore dalla saturazione giallognola e antica dei filmini del matrimonio di Jake e Vicky è davvero una trovata estetica apprezzabile, che dà una nota tutta particolare al film, quasi invertendo le tendenze tradizionali, che prevedono il colore per il presente e il bianco o nero o il seppia per il passato.

    Passando a dettagli meno tecnici, ho apprezzato anche molto il metodo narrativo: Scorsese racconta infatti la vita di un campione di boxe, ma senza dilungarsi inutilmente su allentamenti, incontri, combattimenti e rivalità con altri colleghi, ma prevalentemente indagando la figura di Jake LaMotta come uomo, fratello, marito. Molto bello il modo in cui viene descritto il rapporto con suo fratello Joey (interpretato da Joe Pesci, che darà una prova di questa intensità sempre sotto la regia di Scorsese esattamente dieci anni dopo, in Quei Bravi Ragazzi, interpretazione che gli varrà l'Oscar).

    Il rapporto di amore conflittuale fra i due fratelli andrà sempre più deteriorandosi a causa della paranoia di Jake, aspetto su cui il regista indugia a più livelli, in maniera talvolta anche molto sottile, tanto da lasciare talvolta il dubbio su quale sia la realtà e dove invece si sfoci nella pura paranoia. Mi è piaciuto anche molto il modo in cui viene gestito il rapporto con Vicky, figura sensuale, seducente e ammaliante che scatenerà in Jake una terribile e fatale attrazione, che finirà per sfociare poi in scenate di paranoia e gelosia, tratti acutizzati dalla violenza sempre latente del boxer e che finiranno per rovinargli la vita.


    Il rapporto fra questi tre personaggi principali è il fulcro di tutto il film, unito all'analisi della personalità controversa, brutale e originale di Jake LaMotta, il quale non ha mai voluto affidare la propria carriera ad altri se non al fratello Joey, evitando di scendere a patti con chiunque tranne che con se stesso. Una figura molto particolare, tormentata, con enormi contraddizioni e chiaroscuri messi magnificamente in luce dalla straordinaria recitazione di Robert De Niro, il cui Oscar per questo ruolo è meritatissimo. Straordinaria la trasformazione fisica estrema, che lo ha portato ad ingrassare di 30 Kg per interpretare il ruolo di un LaMotta invecchiato e ormai alla fine della sua carriera. Inoltre, gli allenamenti massacranti ed estremi di boxe a cui l'attore si è sottoposto per la preparazione del ruolo lo hanno portato anche a rompersi il naso (il naso rotto di De Niro è davvero evidente in questo film, specie per chi conosce la sua filmografia precedente: fino al 1979 aveva un naso molto più piccolo e delicato).

    Insomma, Toro scatenato è stato una piacevole scoperta e ritengo che sia un film assolutamente meritevole di lode per tutto il lavoro che è stato fatto. Il risultato è davvero molto buono. :)

    Edited by *Leah - 9/8/2015, 00:10
     
    .
  5. Adil7
        Like  
     
    .

    User deleted


    Tra i film che chiunque dovrebbe aver visto almeno una volta nella propria vita per risonanza e importanza della pellicola: Scorsese che dirige un giovanissimo Robert De Niro ancora ventisettenne. Non nascondo di aver provato un velo di malinconia e dolcezza, che ha reso migliore la visione, nel vedere un De Niro così fresco e all'inizi di una carriera che sappiamo poi essere stata eccezzionale. Paragonare tutto questo alle sue ultime apparizioni cinematografiche (Mi viene in mente "Joy"!) è quanto meno pietoso.
    Il personaggio di LaMotta è leggendario con le sue controversie psichiche, la sua forza, la sua gelosia, la sua simpatia anche.. Un uomo completo che dedica prima l'intera sua esistenza alla Boxe (Alla cui presenza effettiva non è che dedicato un elemento marginale!) e poi, piano, comincia a perdere ogni cosa, vittima di ossessioni e pressioni che lo schiacciano e che, nonostante la lotta continua, non riesce a dominare. E' emblematico che la pellicola termini con LaMotta in piedi, nel suo camerino, a sferrare pugni nell'aria, in memoria dei tempi e dell'uomo che fu, sussurrando "Io sono il più forte.. Io sono il più forte!". LaMotta decade, viene sconfitto dalla vita pur conservando fino all'ultimo il fuoco della passione e della battaglia: LaMotta non cade mai. Nemmeno nella sconfitta. Abbandonato dalla moglie, perso il fratello, conclusa con una sconfitta la sua carriera da pugile, finito in carcere, LaMotta non cade, ma preferisce continuare a sferrare pugni, perchè se non potrà vincere, almeno non vuole arrendersi. E' tutta in questa tensione tra la sconfitta e la resistenza la grandezza del personaggio interpretato da De Niro e affiancato magistralmente da Pesci.
    Probabilmente, senza la caratterizzazione di LaMotta e le note magiche della Cavalleria Rusticana, un grande film non si sarebbe mai potuto ergere a capolavoro indiscusso della storia del cinema. Un grazie a Scorsese e a De Niro per una prova di bravura che rimarrà impressa per sempre nella storia del cinema.

    Voto: 9.
     
    .
  6.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Wall of Fame

    Group
    Assistente di produzione
    Posts
    26,638
    NSC Top Player
    +1,285
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Nonostante io non nutra un particolare interesse per la Boxe mi hanno sempre attratto i film che ne parlano: scene cariche di tensione dove i protagonisti sul ring mettono in gioco anche la loro vita personale.

    Lo avevo in lista da un po', soprattutto perché frutto della sapiente visione di Scorsese.

    L'ho visto, analizzato e assaporato...un film intenso pieno della maestria del regista, alcune scene che a prima vista risultano semplici (per il contesto e l'ambientazione) invece traspirano accuratezza nei particolari ad esempio la scena di De Niro e la Moriarty (scopro che la Carrigan di Casper era di una strabiliante bellezza :woot: ) a casa di lui dopo il primo appuntamento ci sono quei silenzi imbarazzanti ma resi così veri...

    De Niro eccezionale poco da dire...forse la miglior interpretazione della sua carriera!

    :10:
     
    .
  7.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Attore non protagonista

    Group
    Regista
    Posts
    3,243
    NSC Top Player
    +1,036

    Status
    Offline
    De Niro al top, il suo personaggio lo ami e lo odi.

    Film che dovrò rivedere ma che comunque non mi è dispiaciuto.

    La regia di Scorsese, manco dirlo apposta, regala spunti interessanti e di cui farne tesoro.
     
    .
6 replies since 29/8/2008, 02:55   408 views
  Share  
.