American Beauty

E’ possibile descrivere American Beauty con un’unica frase? Impresa difficile. Ci viene in aiuto una delle frasi più celebri di questo film: “mai sottovalutare il potere della negazione”. Citazione ambigua ed emblematica, ma che racchiude al suo interno molte delle tematiche e delle sfaccettature che l’opera di Sam Mendes nasconde. Si nega e ci si nega, a se stessi ed agli altri, in questo quartiere, simbolo della classe media americana, dove le giornate scorrono in un’incessante ed incalzante routine. Un padre, schiacciato dalle donne della sua famiglia, da un lavoro che non ama più fare e da relazioni inconsistenti. Una madre, maniaca della perfezione, sessualmente repressa e alla continua ricerca del successo nella sua attività di immobiliarista. Una figlia, incompresa dalla famiglia, arrabbiata con i genitori e con il mondo. Dei vicini, incastrati nelle loro ambizioni, frustrazioni ed ossessioni. Tutti nascondono la propria vera personalità, ognuno maschera il suo vero io. I vari personaggi di questa storia si incontrano e si scontrano, senza mai entrare in un contatto profondo gli uni con gli altri. Quando un giorno, il padre, Lester Burnham, si invaghisce della giovane compagna di scuola della figlia, tutto cambia. Gli equilibri, le strutture fragili, che avevano sorretto l’apparente perfetta cornice di questo quadretto familiare, crollano. I rapporti si trasformano, alcuni tentativi per scalfire la superficialità delle relazioni vengono fatti. Si prova a comunicare, si tenta di comprendere l’altro, di riscoprire l’altro nelle sue dimensioni più profonde. Ma sarà troppo tardi?
American Beauty è un film complesso, che tratta con ironia svariate tematiche. Un film sulla vita, sull’esistenza di ognuno di noi, fatta di incomunicabilità, annientamento e riscoperta di sé, impegno per costruire e coltivare relazioni. Ma non è solo questo. E’ un film sulla bellezza, quella esteriore che colpisce i sensi e su quella interiore, che tocca l’anima; un film sulla bellezza delle piccole, ma grandi cose che la vita quotidiana ci regala, e che spesso noi ignoriamo. Un film che, grazie alle interpretazioni sublimi di tutti gli attori, Kevin Spacey e Annette Bening su tutti, la sceneggiatura spigliata ed ironica e la regia moderna di Mendes, regala allo spettatore un’ esperienza dolce-amara che difficilmente scorderà.